Anche a Liverpool la gente si ammassa fuori dai super-
mercati, per paura che la merce finisca. Così il club cam-
pione d'Europa ha offerto i propri steward, celebri per
l’efficienza, per cercare di risolvere il problema: «Nel lo-
ro compito sono i migliori - twitta l’ad Reds, Peter Moore
-. Saranno felici di aiutarvi e rendere tutto più sicuro».
Il Liverpool offre i suoi steward per le code
GIULIA ZONCA
Da oggi Tokyo 2020 è un’O-
limpiade fantasma. Non c’è
più una data, sono cadute le
certezze, non ci sarà alcuna
inaugurazione il 24 di luglio e
solo tra un mese si conoscerà
il destino di questi Giochi che
mantengono un solo punto di
riferimento: «Non saranno
cancellati».
Il Cio si è riunito in telecon-
ferenza di domenica per evita-
re di condizionare le borse
già provate dal virus. Scelta
che definisce le inevitabili
priorità del tavolo al lavoro
per le prossime quattro setti-
mane nel tentativo di elabora-
re un piano B. Il piano A, fare
finta di niente, è naufragato
davanti alla tragica realtà.
Mantenere i programmi no-
nostante le insicurezze era il
faro di Tokyo 2020, una mac-
china organizzativa costata
ufficialmente 12 miliardi e in
realtà pagata oltre i 30 perché
nel conto vanno inserite infra-
strutture di ogni genere.
Il presidente del Cio,Tho-
mas Bach, ha chiesto agli atle-
ti di «continuare ad allenarsi
per l’obiettivo» fino a quattro
giorni fa. Ora scrive loro una
lettera: «L’emergenza sanita-
ria ci porta a considerare altri
scenari, non escludiamo l’ipo-
tesi di un rinvio e valuteremo
attentamente tutte le alterna-
tive». Il rinvio è obbligatorio e
ormai, in pratica, stabilito,
ma il mese di tempo chiesto
per sfinimento dopo pressio-
ni sempre più ingestibili ser-
ve a capire quanto male biso-
gna farsi. Quante settimane
cedere, quanti soldi perdere,
quanti calendari rivoluziona-
re, quanto si può salvare e che
cosa invece bisogna salutare.
A Losanna sperano che tra
quattro settimane la mappa
del coronavirus avrà una ten-
denza chiara: dove ha smesso
di devastare, dove è contenu-
to, dove è appena scoppiato.
Per allora potrebbero avere
una progressione affidabile e
si augurano di trovare spazio
per i Giochi in questo 2020.
Gli Europei di calcio hanno
cambiato anno, le Olimpiadi
resistono. Tentano di ridurre
l’impatto economico e di ac-
contentare il Giappone che
nemmeno riuscirebbe a tene-
re tutti gli impianti liberi in ca-
so si slittasse di un anno o ad-
dirittura di due. Il premier
giapponese Abe, il primo mi-
nistro che ha il record di anni
in carica, ha costruito questo
evento come lancio per la sua
nazione e come lascito dei
suoi mandati. Ha vinto lui la
candidatura, ha dato il via li-
bera a spese faraoniche e de-
ve essere sempre lui a dare
l’accordo al piano B. Al trasfe-
rimento. La prima finestra uti-
le (e anche la più fragile) è
quella tra il 25 agosto e il 6 set-
tembre, ora occupata dalle Pa-
ralimpiadi che, in caso, segui-
rebbero a ruota. L’alternati-
va, ancora accettabile, è usa-
re l’autunno. Ci sarebbe il ri-
chiamo dei giorni usati pro-
prio da Tokyo per i Giochi del
1964, dal 10 al 24 ottobre. La
soluzione abbatte pure il pro-
blema caldo e consente di ri-
portare marcia e maratona
nella capitale.
Bach spiega bene il motivo
per cui chiudere tutto prima
dell’inverno sarebbe strategi-
co: «Milioni di notti già preno-
tate negli alberghi, i program-
mi di 33 sport da adattare, so-
no solo alcune delle tante sfi-
de da affrontare».
Un domino che non può
più prescindere dalla salute
quindi deve concepire anche
scelte estreme come lo sposta-
mento al 2021 o al 2022, anni
che il Cio non vuole neanche
prendere in considerazione
al momento. Ma non voleva
neanche ammettere di esser-
si fissato su una data impossi-
bile. Ormai le Olimpiadi fan-
tasma vagano nel tempo. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A pezzi lo striscione solidale Bergamo-Brescia
Lo striscione di solidarietà tra la tifoseria dell'Atalanta e
quella del Brescia esposto nei giorni scorsi sul ponte sul
lago d'Iseo che collega la sponda bergamasca a Sarnico
con quella bresciana a Paratico è stato distrutto da un at-
to di vandalismo. Il sindaco di Sarnico, Bertazzoli: «Fat-
to di assoluta gravità! Dico una sola parola: vergogna».
DANIELA COTTO
«I
l rinvio dei Gio-
chi? Se li fanno en-
tro la fine dell’an-
no va bene, ma se
decidono di slittare al 2021
ci devo ripensare»: la voce di
Elisa Di Francisca, due ori
olimpici nel fioretto a Lon-
dra 2012 e un argento a Rio
2016, è ferma e decisa.
Sta dicendo che rinuncerà?
«Vediamo. Ho quasi 38 anni
e vorrei un secondo figlio, un
fratellino o una sorellina per
Ettore che ha due anni e mez-
zo. L’orologio biologico non
aspetta lo sport. Certo, spero
che posticipino a settembre,
sarebbe perfetto. Ma anche
ad ottobre, novembre o di-
cembre: oltre no, è una que-
stione di vita».
Amareggiata?
«Noi atleti lavoriamo quat-
tro anni con un obiettivo fis-
so. E io sognavo di chiudere
la mia carriera in Giappone,
per questo sono rientrata do-
po la maternità. Ho fatto
grandissimi sacrifici».
Come vive l’emergenza?
«Dal 9 marzo sono uscita sol-
lo due volte per buttare la
spazzatura. Mi godo la fami-
glia, cucino. Spostiamo i mo-
bili, mettiamo a soqquadro
la casa. Alla fine avremo tutti
appartamenti perfetti».
Riesce ad allenarsi?
«Ci provo, faccio gam-
be-scherma, ma a noi serve
la pedana: nulla può sostitui-
re i cinque-sei assalti al gior-
no. Sarà dura perché i nostri
muscoli sono specifici. Ci vor-
rà un mese di grande intensi-
tà per riprendere la tonicità.
E per smaltire i chili in più».
Quali fotografie sportive
porta nel cuore?
«Tante. Le più belle sono le-
gate alle Olimpiadi. Ma an-
che quelle dell’ultima gara
vinta a Kazan hanno un po-
sto importante. Ho avuto
una carriera piena di gioie».
Cosa farà in futuro?
«Mi sono abituata alla vita
della casalinga, ho impara-
to mille cose, è faticosissi-
ma. C’è tanto da fare ma mi
sono adattata. Per ora sto
bene poi si vedrà, anche
perché ho bisogno di sfide
e a casa con chi ingaggio la
lotta?».
Le esperienze più interes-
santi fuori dallo sport?
«La maternità. Mi ha regala-
to una bella dose di adrenali-
na. E poi c’è stato il mio impe-
gno con la Onluis
"WeWorld” per l’ Africa. Rifa-
rei tutto da zero. Entri in con-
tatto con una realtà particola-
re, dove i bambini sorridono
anche se non hanno nulla».
Impareremo qualcosa con i
sacrifici di questi giorni?
«Me lo auguro. La società di
prima non mi piaceva più,
tutti con lo sguardo fisso allo
smarthphone, non ci si parla-
va. Spero che questo ci svegli
e ci aiuti a capire l’importan-
za degli scambi tra persone».
Come ha fatto lei con la sua
compagna di squadra Erri-
go in Nazionale?
«Certo, ci siamo dette di tutto
in faccia. E la vittoria di squa-
dra sugli Stati Uniti in Coppa
del Mondo a Kazan è servita a
mettere il punto». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
INTERVISTA
Il Barcellona dice sì al taglio degli stipendi
I giocatori del Barcellona sono pronti a tagliarsi gli sti-
pendi per far fronte all'emergenza. Squadra e dirigenza
avrebbero trovato l'accordo dopo un confronto tra il pre-
sidente Bartomeu e i «senatori» Messi, Busquets, Ser-
gi Roberto e Piqué. Oggi conference call con Eca, Uefa e
leghe europee per una decisione comune.
ELISA DI FRANCISCA
AZZURRA DI FIORETTO,
2 ORI E 1 ARGENTO AI GIOCHI
«Questa pandemia ci sta sottoponendo a molto più
stress e incertezze del normale. Se ti senti ansioso, non
sei solo. Oltre a prenderci cura dei nostri corpi, dobbia-
mo prenderci cura anche della nostra mente». Questo il
pensiero, su Instagram, del bomber del Borussia Dort-
mund Haaland: «La meditazione è una cosa seria».
Solo l’evoluzione
dell’emergenza
mondiale chiarirà
le finestre alternative
THOMAS BACH
PRESIDENTE DEL CIO
PAOLO BARELLI
PRESIDENTE
DELLA FEDERNUOTO
7,15
I miliardi investiti
dalla Nbc per i diritti
2014-2032: dall’88 sono
broadcaster olimpici
Haaland: “Meditazione contro lo stress”
IL PUNTO
Se lo sport
vede
la realtà
alla moviola
Sembra l’aereo più
pazzo del mondo
nell’istante in cui si
passa da «Niente panico»
a «Panico». Qui la rapida
successione è «Non esiste
un piano B», «Piano B».
Lo sport forse si è abi-
tuato alla Var, all’occhio
di falco, al replay rallenta-
to perché gli viene diffici-
le capire la realtà in diret-
ta. Solo l’inquietudine de-
gli Stati Uniti che minac-
ciavano quasi di non par-
tecipare a Giochi per cui
oggi è persino difficile al-
lenarsi, hanno spinto il
Cio a una riunione d’emer-
genza. Non pensavano
certo che il virus fosse tra-
scurabile, solo che voleva-
no aspettare l’ultimo mi-
nuto possibile per consi-
derare scenari alternati-
vi. E contare danni collate-
rali inevitabili.
Ora correggono il tiro,
una virata brusca davanti
a un muro evidente. E an-
cora c’è il motore che ron-
za e l’ansia di ripartire in
fretta, prima che i Cinque
Cerchi si trasformino in
zucca. Il famoso «piano
B», fino a 24 ore fa impro-
nunciabile adesso è l’ulti-
mo rifugio. Solo che per
provare a salvare il salva-
bile prima dobbiamo esse-
re salvi noi. Tutti. Il mon-
do intero. Tra quattro set-
timane il piano B sarà sul
tavolo e speriamo che
non tenga conto solo di
quello che c’è lì sopra ma
pure (e soprattutto) di
quello che c’è fuori. Per
fermare il contagio si so-
no bloccate nazioni inte-
re e non certo a costo ze-
ro. Abbiamo solo iniziato
a calcolare le perdite.
I Giochi si mettano in
coda. G. Z.—
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Elisa Di Francisca, 38 anni il 13 dicembre, ha vinto 2 Coppe del mondo
ELISA DI FRANCISCA La regina del fioretto e gli allenamenti a casa
“Lavoro ma mi manca la pedana. Ci vorrà un mese per tornare al top”
“Non aspetterò un anno
Voglio un secondo figlio”
ANSA
Con la Errigo ci siamo
dette tutto in faccia
e ci siamo chiarite
La vittoria di Kazan
ha messo il punto
Le opzioni
2022
Improbabile. Sarebbe
più facile piazzare
l’evento in un’estate
libera dai Mondiali
di calcio (in autunno, in
Qatar) ma i Giochi estivi
e quelli invernali
sarebbero lo stesso anno
e ormai le dimensioni
non lo permettono
3
1
2020
Tutti lavorano per
tentare di non cambiare
anno alle Olimpiadi:
la prima, faticosa,
possibilità è usare
la finestra occupata
dalla Paralimpiadi, 25
agosto-6 settembre, che
seguirebbero a ruota.
Altrimenti in autunno
2
2021
Un compromesso che
piace a pochi e che
sarebbe considerato
solo in estrema
emergenza (e non per
forza in estate). Avrebbe
un forte impatto sulle
federazioni che hanno
il Mondiale nella
stagione dispari
IERI LA SVOLTA DOPO UN CONSIGLIO STRAORDINARIO
CONTO
ALLA
ROVESCIA
Il Cio ammette per la prima volta la possibilità del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo
Tre le ipotesi, decisione tra un mese. E una certezza: non saranno cancellate
L’emergenza
ci porta a considerare
altri scenari
e non escludiamo
nuove date
Prima il Cio decide
meglio è, o lo faranno
federazioni e atleti
In Italia c’è chi non si
allena da 3 settimane
33
Gli sport olimpici che
dovranno ritarare
il loro calendario
sulle nuove date
SPORT
26 LASTAMPALUNEDÌ23 MARZO 2020
SPORT