La Stampa - 23.03.2020

(Elle) #1

PAOLA SCOLA
CAMERANA (CUNEO)


Quasi ogni fiaba che si rispetti
parla di un tesoro. Meglio se se-
polto e da cercare. Ma se l’argo-
mento si affaccia anche nella
storia, ecco che la curiosità si
trasforma in oggetto di studio
per gli appassionati di cose lo-
cali e antiche. Come accade in
un paese (600 abitanti) del «sa-
liscendi» di fondovalle e colli-
ne tra la Langa cebana e l’entro-
terra di Savona. Perché a Ca-
merana potrebbe trovarsi il te-
soro dei Longobardi
Tutto ruota intorno alla chie-
sa di San Floriano. «Citata già
in un documento, risalente al
re longobardo Liutprando, che
regnò tra il 712 e il 744 - spiega
Guido Araldo, insegnante di
Saliceto ed esperto di vicende
della sua terra -. Fu sconsacra-
ta nel XIX secolo, ridotta a un
pollaio e demolita a metà del
secolo successivo». Sottolinea:
«La storia è stata ricostruita in
una tesi di due laureande, al-
meno trent’anni fa. Io l’avevo
appresa dal maestro Augusto
Pregliasco, gran conoscitore
delle vicende locali, passate e
presenti. Finora era tramanda-
ta solo verbalmente. E l’ho mes-
sa per iscritto».


La storia del tesoro è emersa
da alcuni documenti ritrovati
in un college di Dublino, dov’e-
rano giunti - racconta Araldo -
dopo che le truppe napoleoni-
che li avevano razziati a Casale
Monferrato e portati a Parigi
per venderli in aste improvvisa-
te. Prosegue: «Si narra di un
processo a metà del 1600, per
stregoneria, a due mulattieri
accusati dal cuoco del marche-
se di Gorzegno di scavare not-
tetempo in San Floriano». Che
cercavano i due mulattieri tom-
baroli? «Proprio il tesoro dei
Longobardi. A guidarli un par-
roco, d’identità mai stata rive-
lata, che recitava misteriose
giaculatorie, leggendo un’anti-
ca pergamena che avrebbe fa-
vorito il ritrovamento sotto la
chiesa. Il cuoco li accusò per-
ché escluso». I due vennero ar-
restati e, per evitare la reclusio-

ne nelle terribili segrete del For-
te di Ceva (dove di rado i prigio-
nieri superavano l’inverno), ac-
cettarono di autoaccusarsi di
pratiche magiche. Le prigioni
cebane, infatti, erano scavate
nel tufo, buie e malsane. Mi-
gliori, dunque, quelle della
Santa Inquisizione. Guido
Araldo spiega: «Così i mulattie-
ri scelsero di dichiararsi masco-
ni con l’arte della magia, amici
di una masca di Mombarcaro,
in grado di far essiccare e am-
muffire il fieno nei prati. E com-
plici di certi frati nel commer-
ciare pizzini magici». I due fu-
rono reclusi a Casale Monferra-
ti. Ma il forziere? Araldo sorri-
de: «Di tutto questo è rimasto
nel vento il fascino del tesoro
dei Longobardi, nascosto da
qualche parte, sulle rive della
Bormida, a Camerana». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno scorcio di Camerana con la torre: il paese ha 600 abitanti

PAOLA GUABELLO
BIELLA
«Eya, emmo, sì: là dove il sì
suona, s'emmo e s'eya can-
tant». E’ il titolo di un labora-
torio singolare che rimanda
a un celebre verso dell’Infer-
no nella Divina Commedia
(«le genti del bel paese là do-
ve ’l sì suona»). La terzina di
Dante è tradotta in sardo per-
ché Su Nuraghe, a Biella, ha
scelto questo titolo per una
serie di appuntamenti lingui-
stici che legano fra loro i dia-
letti: sardo, piemontese e pre-
sto pure il castigliano.
Dante componeva men-
tre l’Italia era ancora un con-
cetto di là da venire. Per lui
il «sì» era il primo nucleo di
un’identità comune alle di-
verse genti dello Stivale.
«Per la nostra identità quel
“sì” si traduce con “s'emmo
e s'eya”- spiega il presiden-
te del circolo culturale Batti-
sta Saiu -. Lo sanno bene i
sardi emigrati, sradicati ma
fedeli custodi di tutto ciò
che hanno dovuto lasciare
e, prima fra tutto “sa Lim-
ba”, la lingua di origine,
con la quale si riconoscono
in ogni parte del mondo».
Ma il laboratorio linguisti-

co per imparare a leggere e
scrivere in sardo e in piemon-
tese, è aperto anche a chi non
è dell’isola o vive in terra su-
balpina. Come testo vengo-
no utilizzate le poesie «fre-
sche di giornata» composte
da Tore Spanu di Pozzomag-
giore: «Versi “de die in die” -
prosegue Saiu -, avvenimen-
ti ispirati dall’attualità; stro-
fe che fotografano il presen-
te raccontandolo in rima, co-
me la dedica agli angeli del-
le corsie degli ospedali, in-
fermieri e dottori che stanno
facendo turni massacranti
per la pandemia in corso. E’
questo il sussidio didattico
messo a disposizione per im-
parare la lingua materna. Il
testo viene tradotto in ita-
liano da Roberto Perinu,
poi la versione diventa
quella d’ij Brandé, nel pie-

montese letterario di Sergi
Girardin, di Caraglio».
Ma nel tempo del coronavi-
rus, con una società rinchiu-
sa in casa a forza di decreti,
anche le attività ordinarie
della comunità sarda si man-
tengono in essere con la tec-
nologia. E fra queste rientra
il laboratorio linguistico che
ora viaggia on line attraverso
chiamate e videoconferenze
su Skype. Martedì 31 l’appun-
tamento sarà però transocea-
nica. Al sardo e al piemonte-
se si aggiungerà la traduzio-
ne in castigliano di Matteo
Rebuffa. In linea, superando
mari e oceani, ci sarà il circo-
lo «Antonio Segni» di La Pla-
ta in Argentina. Il mondo di-
venta piccolo mentre le radi-
ci sono ancora più profonde
e vive grazie a internet. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le storie

del territorio

CUNEO


L’antica chiesa sconsacrata


nasconde il tesoro longobardo


Forte e coraggioso come sempre,

è mancato


Antonio Grosso

con amore Angela, Maurizio con


Rossana E Giulio, SimonA, il fratello,
le sorelle, tutti i familiari, gli amici ed i


suoi adorati animali.


Vinovo, 21 marzo 2020


O.f. Gariglio - 011722452

Il suo esempio ci illuminerà sempre


Antonio Grosso

Maestranze, dipendenti, collabora-


tori, ex dipendenti e fornitori della


Grosso MAT e delle società collegate,
si stringono con affetto al dolore del-


la famiglia Grosso.


Gerbole di Volvera, 21 marzo 2020


Enrico Valle e la società ACLA parte-


cipano al dolore della famiglia Grosso.


Fiorella, Giorgio e Cristina Gariglio,


ricordano con affetto e stima il caro


Antonio Grosso

e partecipano commossi al lutto dei


familiari.


Gli amici di Montecatini Terme pian-


gono con molto affetto


Antonio Grosso

da tantissimi anni amico della loro città.


Montecatini Terme, 21 marzo 2020


I soci del Gentleman Driver Club di
Torino esprimono la partecipazione
al lutto della famiglia per la scom-
parsa di uno degli storici Gentleman
di Vinovo

Antonio Grosso
Vinovo, 22 marzo 2020

Le famiglie Colombino piangono la
scomparsa dell’indimenticabile ami-
co di una vita

Antonio Grosso
e partecipano al lutto della famiglia.

Massimo Gariglio è vicino a Maurizio
ed alla famiglia di

Antonio Grosso
in questo triste momento.

Resterai sempre fra i ricordi più cari.
I tuoi amici del primo mercoledì del
mese.

Vicini nel dolore, porgiamo le nostre
più sentite condoglianze, famiglia
Saracco.

E’ mancata all’affetto dei suoi cari

Marianna Gennero

(Nina) in Gandiglio
di anni 86
Lo annunciano il marito Guido, i ni-
poti Alberto, Guido, Elena e Annalisa;
i pronipoti: Lorenzo, Federico e Mar-
gherita; le cognate Romana e Nella
e parenti tutti. Un ringraziamento
sentito a Lucia e Natalie. Le esequie
si svolgeranno in forma privata.

E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Maria Teresa Ventavoli
di anni 78
Lo annunciano con profondo dolore i
figli Pepe con Magda e Giordano con
Giada. La salma verrà tumulata nel
cimitero di Poirino il giorno 25 mar-
zo. Ringraziamo parenti e amici per
la vicinanza e partecipazione.
Torino, 20 marzo 2020
Giubileo 011.8181
L’Arte del Commiato

Renzo con Annagiulia e Bruno, Maria
Luisa e Delia partecipano al dolore
per la scomparsa dell’amata sorella.

Ci ha lasciati serenamente
Clotilde Viberti
ved. Dellavalle
anni 91
la piangono le figlie Annamaria, Flavia,
Paola. In tempi migliori sarà ricordata.

Iucci, Carlo, Giorgio e Paolo si strin-
gono ad Annamaria, Flavia e Paola.

Bruno Gennari
Un grande uomo ci ha lasciato. Per
sempre nella mente e scolpito nel
cuore. Alessandro R.

E’ tristemente mancato all’affetto
dei suoi cari
Livio Raimondo
anni 93
ne danno l’annuncio il figlio Claudio, la
nuora Carla e l’adorato nipote Davide.
Torino, 21 marzo 2020

Alberto Cirillo e tutti i colleghi dello
studio associato KPMG partecipano
al dolore della famiglia per l’improv-
visa scomparsa di

Fiorenzo Codognotto
uomo di grandi doti umane e profes-
sionali.

Fiorenzo Codognotto
Siamo vicini in questo momento.
Presidente, Direttore e Staff I3P.

Paolo Pacciani ricorda con affetto e
profonda stima
Fiorenzo Codognotto
Ed è vicino a Laura e ad Elena.

Con infinita tristezza l’Università
del Piemonte Orientale intera par-
tecipa la scomparsa di
Gian Luigi Bulsei
Professore aggregato di Sociolo-
gia applicata, docente amatissimo
e stimato dagli studenti e da tutti i
colleghi, instancabile nell’impegno
didattico e di ricerca. Giunga a Patri-
zia un abbraccio collettivo.
Vercelli, 22 marzo 2020

I colleghi del Dipartimento di Studi
Umanistici partecipano con dolore
al cordoglio della famiglia di
Gian Luigi Bulsei

Caro
Luciano
nella costernazione dei Tuoi affetti
più cari, troppo presto ci hai lascia-
to; con Maria Pia e Bianca Maria Ti
ricorderemo sempre. Il Tuo amico,
Piero

L’Università del Piemonte Orientale
intera piange la scomparsa del

Professor

Eugenio Inglese
già professore associato di Diagno-
stica per immagini e radioterapia
presso la Facoltà di Medicina e Chi-
rurgia UPO. L’Ateneo si unisce con
grande affetto al dolore della fami-
glia.

Vercelli, 22 marzo 2020

ANNIVERSARI


2005 23 marzo 2020

Renato Limone
Da 15 anni in cielo brilla una lumi-
nosa stella, quella stella sei tu. Mam-
ma e papà.

2008 2020

Enrico Corrado Perazzi
Ricordandoti sempre.

http://www.manzoniadvertising.it

Nella piccola Camerana
si tramandano intrecci
di processi e tombaroli
ricostruiti dall’insegnante
esperto di vicende locali


BIELLA

I dialetti di Sardegna e Piemonte


a confronto fra poesia e attualità


La comunità sarda attorno al nuraghe costruito alle porte di Biella

Il laboratorio online
di Su Nuraghe insegna
a parlare e scrivere
in lingua madre. Ora
s’aggiunge il castigliano

Il presidente Battista Saiu

LUNEDÌ 23 MARZO 2020LASTAMPA 25
TM SOCIETÀ
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