Bell_39_Italia_-_Maggio_2016

(Maria Cristina Aguiar) #1
A sinistra: Santa Maria della
Pietà. A destra: Uno scorcio
del Rifugio della Rocca,
nel borgo di Rocca Calascio.

il dedalo delle viuzze, strette, a gradini,
sotto gli angiporti, intagliate nella roccia,
ornate da fioriture spontanee, chiuse fra
dignitose dimore in pietra di puro cal-
care bianco. Dopo un lungo periodo
di spopolamento, Santo Stefano ha
conosciuto negli ultimi decenni del
secolo scorso una lusinghiera cresci-
ta turistica grazie al recupero edilizio e
all’ospitalità diffusa. Oggi i suoi 117 abi-
tanti si stanno risollevando dai danni del
sisma del 2009.
Dal bivio sottostante l’abitato si segue,
verso destra, la direzione per Campo
Imperatore; sulla sinistra, in basso, si
scorgono il laghetto di Santo Stefano
con il suo santuario. Si segue la strada
asfaltata per poco più di un chilometro,
fino al primo tornante; qui la si abbando-
na e si imbocca una larga strada sterra-
ta che, a mezza costa, contorna il Piano
Lucchiano, posto circa 200 metri più in
alto rispetto ai precedenti piani. Netto il
contrasto fra il verde del pianoro e le spo-
glie pendici circostanti, con spuntoni di
roccia e una rada vegetazione. Raggiunta
con lieve pendenza quota 1.329, la stra-
da si biforca: il ramo di sinistra prosegue
su altri pianori, mentre il ramo di destra,
che seguiamo, rimonta la pendice orien-
tale del Monte delle Croci in direzione
del diruto maniero di Rocca Calascio,
ardita sentinella di queste aspre terre.
Stupiscono, pur nello stato di rovina, la
forma liscia e compatta delle sue mura e
la posizione, a 1.500 metri d’altezza. La
pianta è rigorosamete quadrata, con
quattro eguali torri cilindriche agli
angoli e il massiccio màstio centrale,
forse primo nucleo del complesso, ri-
preso e potenziato nella seconda metà


ITINERARIO in mountain bike
sul versante meridionale del
Gran Sasso d’Italia, nei comuni di
Calascio, Castelvecchio Calvisio,
Santo Stefano di Sessanio.
Partenza e arrivo: Calascio.
In auto si raggiunge
da L’Aquila (km 41), utilizzando
un tratto della statale 17
fino a Castelnuovo
e quindi la provinciale 8.
Lunghezza: 25,2 km
Tempo di percorrenza: 2 ore
e 30 minuti.
Dislivello: 677 metri.
Altezza massima: 1.429 metri.
Condizioni del percorso:
strade sterrate e asfaltate;
utilizzare il casco e avere
con sé acqua e attrezzi per
la manutenzione della bici.
Periodo indicato: estate.
Indirizzi utili: Parco Nazionale del
Gran Sasso e Monti della Laga,
http://www.gransassolagapark.it;
Centro Visite di Santo Stefano
di Sessanio, Museo Terre
della Baronia, 340/7.10.02.18-
347/3.15.98.55.

Alberghi e ristoranti


Rifugio della Rocca
(338/8.05.94.30-340/4.69.69.28).
È il riferimento d’obbligo
nel borgo di Rocca Calascio:
ristorante, camere e
appartamenti dell’albergo diffuso
restaurati, in diverse case
del paese. Menu da 25 a 30 €.
Sextantio (Santo Stefano
di Sessanio, via Principe
Umberto, 0862/89.91.12).
29 camere di albergo diffuso
come parte di un progetto
di recupero e trasmissione della
cultura locale. Doppia da 165 €
a notte con colazione.
La Locanda sul Lago (Santo
Stefano di Sessanio, via
del Lago, 0862/89.90.19). Nel
menu, zuppa di lenticchie, pasta
ammassata, ricotta di mucca
e pecora e gli agnelli di Campo
Imperatore. Conto 25 €.
Da Clara (Calascio, via della
Playa, 0862/93.03.65). Ottimi
primi e carne alla brace, cotta
nel caminetto. Arrosticini degni
della tradizione. Menu da 20-25 €.

del XV secolo. Prima di arrivarvi appare
un’altra sorpresa, il santuario della Ma-
donna della Pietà, splendido per archi-
tettura e isolamento. Innalzato a pianta
esagonale in uno spazio immenso, guar-
da e sorveglia il lontano profilo del Gran
Sasso. A questo punto l’itinerario si rac-
corda col sentiero d’accesso alla rocca
e scende al villaggio di Rocca Calascio,
posto sul versante opposto della rupe
(qui occorre prudentemente scendere
di sella e proseguire con la bici in spal-
la). Si passa fra le antiche case in pietra,
per gran parte in abbandono, poste a
diversi livelli, e si giunge al locale ac-
cogliente rifugio e poi alla piazzola del
parcheggio. Da qui, un esaltante e pano-
ramico tratto in forte discesa riporta in
breve alla sottostante Calascio.

Bell’Italia 213

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quando


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