mole dell’abbazia di Monte Maria, il
convento benedettino più alto d’Eu-
ropa, fondato alle fine del XII secolo:
dista circa un paio di chilometri dalla
ciclabile, ma è una “digressione” con-
sigliatissima.
Malles è invece il paesino giusto non
solo per farsi ammaliare dalle armo-
nie dei colori delle case, dall’ordine,
dalla “cura chirurgica” degli orti, ma
anche per fare una prima sosta dedi-
cata allo shopping goloso. Ci si può
fermare alla fattoria Christlhof, dove
la famiglia Bernhart crea, con il mar-
chio “Venosta 1760”, marmellate con
il 65% di frutta, utilizzando fragole,
albicocche, ribes e lamponi che cre-
scono intorno a casa.
GLORENZA E CASTEL COIRA,
I DUE GIOIELLI DELLA VALLE
Pian piano il panorama si apre e sui
fianchi delle montagne iniziano a
farsi notare, possenti, i castelli. Dalle
frazioni di Malles a Glorenza le peda-
late sono davvero poche. Glorenza è
un gioiello unico, una città medievale
ben conservata con portici, case affre-
scate, torri, una scenografica porta e
tre pregevoli chiese. La più suggestiva
è quella dedicata a San Giacomo, al
maso di Söles, che si trova un po’ fuori
dal paese, pedalando verso Spondigna:
è immersa tra prati e meleti, lontana
da tutto. Un’altra perla è castel Coira,
che però dista 4 chilometri dall’itine-
rario ciclabile. Difficile trovare in Alto
Adige una residenza rinascimentale
meglio conservata, con una sorpresa
extra: la più grande collezione privata
di armature al mondo. La tappa suc-
cessiva è Prato allo Stelvio, da dove
parte la mitica strada a tornanti
Bell’Italia 5