che porta all’omonimo passo, protet-
ta dal gruppo dell’Ortles. Ma non ci
sono solo le vette: Prato è famosa per
il delta del rio Solda, un paradiso per
il birdwatching.
LA LUNGA DISCESA VERSO
LA CONCA DI MERANO
La pedalata continua in leggera di-
scesa, facendo anche qualche breve
incursione sullo sterrato, a fianco dei
meleti, e puntando verso Lasa, il pae-
se del marmo, dove il cimitero sembra
un catalogo dedicato alla bravura dei
suoi scalpellini. C’è tempo anche per
fermarsi da Kandlwaalhof Luggin e
scegliere nella vasta offerta di succhi
di mele. Silandro, a pochi chilometri,
è la “capitale” della vallata, con il suo
elegante centro pedonale; da qui si
prosegue, sempre immersi nei mele-
ti, verso Castelbello, con l’omonimo
castello: sfoggia un poderoso portone
d’accesso, una cappella romanica af-
frescata e una galleria d’arte che offre
diverse sorprese. Vale la pena fermar-
si qui anche per sgranocchiare il pa-
ne di Pilser. E, poco più avanti, per
acquistare le erbe rigorosamente bio
di Kräuterschlössl (a Coldrano), che
sono l’anima di tè, tisane e sciroppi, e
il miele di Pichler (a Laces).
A Merano mancano ormai una ven-
tina di chilometri, e il paesaggio è
sempre più dolce, più accogliente. Si
passa sotto il famoso castel Juval, re-
sidenza estiva dell’alpinista Reinhold
Messner ma anche museo dedicato al
mito della montagna, e si punta verso
Naturno. Qui si nasconde, circondata
dalla natura, la chiesetta di San Pro-
colo, con preziosi affreschi gotici del
In questa foto:
il castello di
Castelbello tra
fronde fiorite.
Sotto: la Bottega
del Contadino a
Naturno. In alto, nella
foto piccola: i salumi
di Pur Südtirol.
Pagina seguente:
la ciclabile
a fianco della mura
di Glorenza.