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L’ASSASSINO È AL
TELEFONO
L’assassino... è al telefono
è il titolo di un bel thriller
diretto da Alberto De
Martino nel 1972, ma
all’interno del genere
“giallo” made in Italy
molte “Scream Queen”
si sono ritrovate a dover
colloquiare telefonica-
mente con colui/colei che
magari le avrebbe assas-
sinate nel corso del film.
Al primo posto trionfa
l’incantevole Daria Nico-
loli inTenebre(1982) di
Dario Argento.
Al secondo troviamo
MIchèle Mercier nell’epi-
sodioIl telefono, facente
parte del cult-movie di
Mario BavaI tre volti
della paura(1963): sola
nella sua abitazione, sul
far della notte, Michèle
viene perseguitata da un
misterioso maniaco che
la minaccia di morte.
Terzo postoperLa da-
ma rossa(che)uccide
sette volte(1972, di
Emilio P. Miraglia) e che
molesta Barbara Bouchet
per una torbida faccenda
ereditaria.
Al quarto c’è Evelyn
Stewart alias Ida Galli
inLa coda dello scor-
pione”(1971, di Sergio
Martino), la quale per
riscuotere i soldi dell’as-
sicurazione che il defunto
marito aveva stipulato
sulla sua vita, viene bru-
talmente uccisa da un
misterioso assassino che
le sottrae tutto il denaro.
Al quinto troviamo Ariana
Gorini inSei donne per
l’assassino(1964, di
Mario Bava), nei panni
di una modella che recu-
pera un diario contenente
rivelazioni compromet-
tenti e, a seguito di una
telefonata con l’assasino,
perde la vita.
WEIRDO POSTA
LA SCENA WEIRD DEL MESE
FURY
(BRIAN DE PALMA, 1978)
CINECLUB YEEEUUUCH!
Oreste Zanni da Siena ci chiede un’opinione su uno
dei “Decamerotici” più rari,Il Decamerone proibito
(1972) di Carlo Infascelli che “a naso” immagina
essere tra i più riusciti di questo genere sorto sulla scia
del successo delDecamerondi Pasolini.
Caro Oreste, il suo “fiuto” daCatecumeno
Yeeeuuuchnon la inganna:Il Decamerone proibito è
davvero – con ilDecameron n.2di Mino Guerrini –
tra i titoli più gradevoli, sia per una certa accuratezza nei
comparti tecnici (scene ambientate perfino a Certaldo, il paese
di Boccaccio; costumi di pregiata sartoria, musiche a tema del
Maestro Giancarlo Chiaramello), sia per il cast che presenta
accanto alle avvenenti (e nude) Gabriella Giorgelli, Orchidea
De Santis, Malisa Longo, Margaret R. Keil, simpatici
commedianti come Giacomo Rizzo, Mario Frera e Mario
Maranzana. Inoltre, pur basandosi sulle solite beffe tra donne
vogliose, mariti cornuti, intraprendenti giovani e prelati, si
differenzia dai prodotti coevi per il racconto unico, non
segmentato a episodi. Il titolo per l’home video è una rarità: ne
esiste una versione VHS degli Anni ‘80 (CVR).
Antonella Riani, che ringraziamo di seguire la
nostra «divertente rubrica» da «diversi anni» e
averci augurato «lunga vita e prosperità»,
chiede lumi su «un film di Jess Franco remake
de La regola del gioco di Renoir». Dunque: in 50
anni di carriera Franco ha diretto oltre 180
film,spessoconosciuticonpiùdiuntitolo:èdifficilequindi
averli visti tutti e nelle varie versioni disponibili. A me non
risulta nessun suo “remake ufficiale” diLaRègleduJeu di
Renoir. Tuttavia la storia di quel film in cui esponenti di
aristocrazia e alta borghesia si ritrovano in un castello e gli
amori dei potenti si intrecciano con quelli dei loro domestici
finché viene commesso un omicidio, si ritrova in molti titoli
(Plaisir à trois, La comtesse perverse, Sinfonia per un sadico,
ecc.) di Franco, con come protagonisti contesse, giardinieri,
domestiche, aristocratici. L’unico legame di Franco con Jean
Renoir (e con Luis Buñuel ) è semmai il “remake” diThe Diary
of a Chambermaid/Il diario di una camerierache, realizzò nel
1992 col titoloEl abuelo, la contesa y Escarlata la traviesa.
Questo mese il vostro Cineclub proporrà due titoli davvero
ultra-cheap profondamente “tossici”, tutti e due risalenti
alla seconda metà degli anni Settanta:Track of the Moon
Beast(1976, dvd Import NTSC Label Jef Films) di Richard
Ashe eSlithis(1978, dvd Import Studio Code Red) di
Stephen Traxler.
Sarà quindi consigliabile avvertire i vostri graditi ospiti che si
troveranno dinanzi due “cine-fetecchie” di rara succulenza,
perfette per un Cineclub che ormai da anni si fregia del
vocalizzo “Yeeeuuuch!” come “grido d’allarme”. Indicate
loro tutte le uscite di sicurezza perché di certo qualcuno
vorrà fuggire a gambe levate.
Track of the Moon Beastnarra la storia
di un minerologo colpito alla testa da un
meteorite lunare. Il minuscolo pezzo di
meteorite bloccato nel suo cervello lo
trasforma in una bestia assassina nelle
notti di luna piena. Donna Leigh Drake è
la co-protagonista del film, in pantaloncini corti e “tuta”
rosa, che cerca di salvare lo sfortunato giovanotto. Le sue
urla ricordano quelle grida miagolanti delle pseudo-attrici
che registrava il tecnico del suono John Travolta inBlow
Outdi De Palma. È un film talmente brutto, dai dialoghi
agli effetti speciali, che non si riesce nemmeno a trovare
una scena penosa che faccia sorridere. Applausi per tutto
il cast che ha avuto l’opportunità di partecipare a questo
esiziale trash-pic.
Dal momento che al peggio non c’è mai
fine, eccoSlithis, un “creature feature”
che vede un mostro marino ricoperto di
fango e dall’aspetto di rettile prendersela
con la comunità “bianca” che risiede nella
zona di Venice Beach in California, fino
a quando un paio di impavidi pseudo-
marinai non si decidono ad affrontarlo e distruggerlo.
È stato scritto in rete e non possiamo non condividere
l’illuminata opinione che questo «classico di serie Z si
avvale di una sceneggiatura elaborata da una scimmia
cerebrolesa con accesso a una macchina da scrivere, è
stato filmato con la videocamera della mamma dotata di
una lente graffiata e imbrattata, diretto da qualcuno con
nessuna cognizione relativa al fare cinema (o qualsiasi altra
cosa), apparentemente montato con un machete e inter-
pretato da attori che non vedremo mai più (grazie a Dio!)».
BIZARRO
PARADE
Tra i film più “weird” e meno ricordati diretti
dal maestro del thriller Brian De Palma, c’è
Fury (An experience in terror and suspense),
basato sull’omonimo romanzo di John Farris,
con protagonista Amy Irving nei panni di una
adolescente dotata di poteri psichici che cau-
sano emorragie nelle persone che la toccano.
Se ne accorgeranno con conseguenze letali
Kirk Douglas e John Cassavetes in una sfida
davvero all’ultimo sangue. Ottime musiche
di John Williams, titolo indubbiamente da
rivalutare (all’epoca vietato ai minori di 18
anni), gustandolo in Blu-ray tramite la recente
“limited edition” di Koch Media.
CHE WEIRDo DICI?
«PREPARA DELLA CIOCCOLATA E AGGIUNGI
DELL’ESTRATTO DI CAVALLETTE E FORFORA DI
FURETTI DELLA CORNOVAGLIA!»
Goldie Hawn inQualcuno salvi il Natale 2di Chris
Columbus, 2020
«LO DIRÒ A QUELLI DEL FORNO, COSÌ TI FARANNO
UN PANINO AL PROSCIUTTO METAFISICO!»
Benedict Cumberbatch inAvengers - Infinity Wardi Joe e
Anthony Russo, 2018
«OH UN BAR GAY! NON POSSO ANDARCI! I FAN MI
ASSALTEREBBERO!»
Meryl Streep inThe Promdi Ryan Murphy, 2020
BIZARRO! MOVIES
1°
DARIA NICOLODI INTENEBRE
MICHÈLE MERCIER INITRE
VOLTI DELLA PAURA
2°
BARBARA BOUCHET IN
LA DAMA ROSSA UCCIDE
SETTE VOLTE
3°
EVELYN STEWART INLA
CODA DELL SCORPIONE
4°
ARIANA GORINI IN SEI
DONNE PER L’ASSASSINO
5°