MI MANCA
L’ARIA
U
n risveglio improvviso e inaspettato per Elizabeth Hansen.
Senza ricordare come ci sia arrivata, apre gli occhi in una
camera criogenica su un’astronave nello spazio. Non sa
chi l’abbia portata lì, cosa sia successo prima di addormentarsi,
soprattutto non sa come riuscire a liberarsi e sopravvivere, perché
l’ossigeno a sua disposizione sta per finire. La sua è una corsa contro
il tempo, deve ricostruire tutta la successione di eventi e trovare un
modo per salvarsi la vita.
Alexandra Aja è uno specialista dell’Alta tensione,nonacaso
era questo il titolo del suo secondo film, quello che lo rese celebre
nel 2003 a tutti gli appassionati del genere, uno slasher con
protagonista Cecile De France. Le eroine femminili sono una costante
di questo regista francese che è approdato a Hollywood subito dopo,
grazie al remake di un classico dell’horror comeLe colline hanno
gli occhi, il classico di Wes Craven. E dal genere non si è mai
allontanato, il parigino Aja, il cui ultimo film è l’animal monster movie
Crawl, in cui Kaya Scodelario se la deve vedere con un alligatore per
salvare la vita a suo padre e se stessa. Oxygene si ispira, come afferma
lo stesso regista, aBuried – Sepolto, che vedeva Ryan Reynolds
sepolto vivo senza sapere perché. «Mi è venuto in mente appena
mi hanno proposto la sceneggiatura.Oxygenprende il meglio di quel
film e lo mischia a28 giorno dopoin un viaggio post apocalittico
molto intenso». Sarà stata contenta di queste parole Christie LeBlanc,
che con il suo primo script è stata scelta da Netflix, dove il film
atterrerà il 12 maggio. Protagonista èMélanie Laurent, attrice e
regista francese che ricordiamo inBastardi senza gloriadi Quentin
Tarantino. Il ruolo di Elzabeth Hansen era stato inizialmente prenotato
daAnne Hathaway, come annunciato nel luglio del 2017. L’attrice
ha poi lasciato il passo aNoomi Rapace, e infine è subentrata la
transalpina Laurent, a cui fanno compagnia i due connazionali
Mathieu Amalric eMalik Zidi. In che modo i tre interagiscono tra
loro lo scopriremo presto, e se siete impazienti fate un bel respiro.
Senza esagerare, però.
ADS
Mélanie Laurentprigioniera nello
spazio nel thriller claustrofobico
Oxygene, firmato daAlexandre
Aja perNetflix
CIAKMAGAZINE.IT | 37
l’elegante appartamento in Great Portland
Street el’impenetrabile tempio che è
Harrods.«L’unica cosa che sapevamo è
che volevamo che Harrods fosse nel film»
continua il regista. «Quando li abbiamo
contattati non sapevamo neanche come,
ma gli abbiamo detto che se non avessero
accettato avremmo rinunciato al film».
Ed è stato un argomento convincente,
perché il più celebre grande magazzino
delmondo,anch’essocostrettoaosservare
le regole del lockdown (e che ha riaperto
nuovamente i battenti il 12 aprile, dopo
quattro mesi di ulteriore serrata) ha fatto
quello che nei suoi 172 anni di storia ha
concesso solo tre volte: aprire le porte a
un set cinematografico. La prima volta
accadde nell’epoca del muto, la seconda
perPeter Rabbitnel 2017, ma Liman e
la sua ridottissima troupe sono arrivati
dove nessuno era mai giunto prima. «Ab-
biamopotutogirarenellacamerablindata
di Harrods. Inizialmente ce lo avevano
negato, allora abbiamo chiesto di poterla
fotografare per ricrearla da un’altra parte.
A quel punto ce l’hanno concessa».
Una ulteriore soddisfazione per i pro-
tagonisti del film, che potranno dire ai
nipotini di avere partecipato a un progetto
sulla carta folle. «Come tutti non vedovo
l’ora di tornare a lavoro» dice Chiwetel
Ejiofor, che ricordiamo protagonista di 12
anni: schiavo.«Apprezzo molto sia Steven
Knight che Doug Liman, ero felice di poter
lavorare con loro, e quando mi hanno man-
dato le prime 90 pagine di sceneggiatura
ho pensato che fosse il film praticamente
completo. Invece era solo metà, perché è
una storia complessa, imprevedibile, e la
cosa che mi è piaciuta di più è la sensibilità
concuièdescrittoilrapportotraidue
protagonisti. La loro è una storia d’amo-
re sincera e complicata, raccontata senza
filtri e con grande realismo nei confronti
della relazione».Unpuntoquestosucuiè
concorde ancheAnne Hathaway, premio
Oscar perLes Miserables,cheaggiunge:
«Il fatto che dopo le prime 90 pagine inizi
un film completamente diverso, un tipico
heist movie che si innesta nell’impianto
sentimentale, è stata una sorpresa incredi-
bile. È la prima volta che lavoro con Steven
Knight e ne sono rimasta entusiasta. Il
mio personaggio a un certo punto ha un
monologo anticapitalista che si conclude
con il concetto che tutti hanno bisogno
di...vino! Non vedo cosa possa esserci di
più 2020 di questo! E oltre ciò, anche io
sono stata molto contenta di tornare sul set,
il nostro lavoro è un privilegio, ma come
pertuttianchepernoièstatoundifficilee
temevamosarebbedurataalungo.Questo
film poteva sembrare una pazzia, ma ci ha
riportato alla vita».
Le riprese si sono dovute attenere a tutte
leregoledelCovid.Glialtriprotagonisti
erano anch’essi confinati in casa per il
lockdown, quindi hanno registrato le loro
parti da remoto.Ben Stiller,cheinterpre-
tainuncameoilcapodellasocietàpercui
lavora Linda, è stato scelto perché la sce-
neggiatura prevedeva che avesse un figlio
adolescente, proprio come lui. E in alcuni
casi, si è dovuto improvvisare. «Auncerto
punto ho dovuto invertire due giorni nel
piano di produzione. Anne e Chiwetel an-
cora non avevano memorizzato le battute
del giorno dopo e abbiamo disseminato
bigliettini per tutto il set, rispettando le
linee di campo dei protagonisti. È stata
lascenapiùbelladituttalalavorazione,
cinemaallostatopuro».■
Anne Hathaway eChiwetel Ejiofor (43 anni) si
aggirano per la desertafood hall diHarrods.
Mélanie Laurent(38 anni), la protagonista diOxygene.