un appartamento. Passa il tempo guardando
fuori dalla finestra, e nella migliore tradizione
hitchcockiana inizierà a vedere cose strane. Ma
sono vere o frutto della sua fantasia?La donna
alla finestra era un film20th Century Fox,ma
l’acquisizione della major da parte dellaDisney
ne ha cambiato i destini, venendo acquistato daA
lcuni film sono destinati a
una vita avventurosa. Come
Ladonnaallafinestra,pri-
maunbestsellereditoriale,
uscito nel gennaio 2018,
firmato daA.J. Finn, pseu-
donimo di Dan Mallory, che
un anno dopo sarebbe finito nella bufera dopo
larivelazionediaverementitoperannisullesue
condizioni di salute, fingendo di essere affetto
da un cancro al cervello. Non erano mancate
le polemiche anche sul romanzo, che ha non
poche similitudini conSaving April,scrittoda
Sarah Denzil tre anni prima. Ma questo non ha
impedito all’attore, drammaturgo e vincitore di
unPremio Pulitzer Tracy Letts di trarne una
sceneggiatura che sarebbe poi arrivata nelle
mani del regista britannicoJoe Wright, fresco
del successo deL’ora più buia. Wright ha dato
ad Amy Adams il ruolo della protagonista, Anna
Fox, alcolizzata e agorafobica che vive reclusa inLA FINESTRA
DI FRONTE
Amy Adams(46
anni) è
Anna Fox, la
protagonista
de La donna
alla finestra.Il montatore
deLa donna alla finestra
Valerio Bonelli (45 anni).WRIGHT
E BONELLI,
INSIEME
ANCHE
IN LIBRERIA
Amy AdamsinLadonnaallafinestra, claustrofobico
thriller diJoe Wright,conGary Oldman, Anthony Mackie
e un montaggio d’autore, affidato aValerio Bonelli.
Lo abbiamo incontrato
DiALESSANDRO DE SIMONEMAGGIO IN STREAMING
Netflix che lo renderà disponibile dal 14 maggio.
Al fianco di Amy Adams troviamoGary Old-
man, premio Oscar proprio perL’ora più buia,
Anthony Mackie, sulla cresta dell’onda grazie
alla serie MarvelThe Falcon and the Winter
Soldier, da cui arriva ancheWyatt Russell,eJu-
lianne Moore.
C’è anche un po’ d’Italia: il montatoreValerio
Bonelli, che aveva già curato l’editing deL’o r a
più buiae supervisore al montaggio della serie
NetflixSanPa, è ormai considerato nell’ambien-
teinternazionaledelcinemaunasortadi‘’mago’’
dell’assemblaggio e della post-produzione delle
immagini. Lo abbiamo raggiunto a Londra,
dovevive,perparlaredeLadonnaallafinestra.
«Abbiamo girato a New York -dice- ricostruendo
l’appartamentodellaprotagonistainuncapan-
none nella zona di Williamsburg, e ho iniziato il
mio lavoro già durante le riprese, Joe è un regista
a cui piace lavorare con il montaggio, in questo
film più che mai, perché il set, con i due piani
dell’appartamento costruiti uno di fianco all’altro,
permetteva diverse soluzioni».La collaborazione
continua:«Stiamo ultimando – spiegaBonelli -
il montaggio del nuovo film di Joe, una versione
musical del Cyrano, con Peter Dinklagenel ruo-
lo del protagonista. È la prima volta che lavoro a
un musical e la colonna sonora firmata dai The
National mi ha dato modo di sperimentare molte
cose per me nuove». nDedicare una monografia all’opera di un
regista con 25 anni di successi alle spalle
è cosa quasi sacrosanta. Fare lo stesso per
un montatore, ancora giovane oltretutto
(45 anni compiuti a gennaio), è invece più
unica che rara. Il binomio Wright-Bonelli
è riuscito anche in questo, grazie a Elisa
Torsiello, critica cinematografica che nel
2018 ha pubblicato il saggioJoe Wright.
La danza dell'immaginazione, da Jane Au-
sten a Winston Churchill.Come da titolo,
un excursus della carriera del cineasta
britannico dal suo esordio conOrgoglio e
pregiudiziofino al celebratoL’orapiùbu-
ia, senza dimenticare l’importante carrierateatrale, precedente e contemporanea al
suo passaggio sul grande schermo. Autore
eclettico, con alcune opere da riscoprire,
comeThe Soloist, e classici moderni, co-
me la magnifica versione diAnna Kareni-
nacon Keira Knightley, Wright ha trovato
con Valerio Bonelli la giusta sintonia, e lo
si nota proprio nel lavoro fatto su Chur-
chill. Un aspetto che Torsiello ha voluto
approfondire intervistando il montatore
napoletano e traendone il saggio breve
L’arte invisibile del montaggio. Entrambi
sono pubblicati daBietti, editore corag-
gioso che ha ben due collane dedicate al
cinema. Di questi tempi, un gesto eroico.
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