Dialect Poetry of Southern Italy (Italian Poetry in Translation Book 2)

(Marcin) #1

parìat puddu in su puddarzu e contu
tenìat de onzi passu in sa leada.
Ricordi d’estate ─ Ricordo che le tortore vedevo /
nascoste in mezzo al grano già mietuto / e che il cuore per
esse temeva / il guardiano vicino armato di fucile. //
Tortora, dicevo, non spaventarti / se ti faccio volar via
gridando, / meglio un soprassalto che a volo / ti porti a
fiumi senza gente. // I carri passavano lentarmente /
carichi di covoni dorati; / il nonno nell’aia dalla mattina /
per tempo i buoi riposati // legava al giogo e un macigno /
di granito del Limbara con la soga /gli faceva trascinare e in
quell’impiego / essi parevano contenti. Io in disparte //
seduto all’ombra di una capanna / gli uomini vedevo
impolverati / in un vortice di paglia: sembravano / diavoli
armati di forcone. // Lui, il nonno, a tutto l’occhio, attento,
/ con la berretta in testa attorcigliata / sembrava gallo nel
pollaio e conto / teneva di ogni fatto all’intorno. //

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