Historical Painting Techniques, Materials, and Studio Practice

(Steven Felgate) #1

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representationally so as to appeal to the heart and mind as well as to the
senses. As Horace said, "Painting should instruct as well as delight by the two
ways open to it: close scrutiny or distant viewing."

Notes



  1. Du Fresnoy, C. 1750. Observations on the Art of Painting. Dryden translation, first
    published in 1667.

  2. Boschini, M. 16 60. La Carta del Navegar Pittoresco. Venice.

  3. Bellori, G. P. 1672. Le vite de' Pittori, Scultori e Architetti Moderni, first published
    in 1672. Pis a 1821 edition.

  4. Felibien, A. 1685. Entretiens sur les vies et les ouvrages des plus excellents peintres
    anciens et modernes, 2nd ed. Paris. Vo!' 2, Entretien VII:240.

  5. Ibid., 242.

  6. This passage in a different translation is quoted by Robert Ruuhrs in his article
    "Matte or glossy? Varnish for oil paintings in the seventeenth century," which
    appeared in an English translation in the ICA Newsletter, Oberlin, Ohio: Novem­
    ber 1985. The article was originally published in Maltechnik-Restauro in July 1983:
    "E i forestieri certo in quela parte / Fa tanto cavedal, che la lustrezza / A lori
    ghe par l'urUca belezza. / Ghe par che la sigila tuta l'arte."

  7. Horace. Ars Poetica. 361. See Lee, R. W 1940. Ut pictura poesis: the humanistic
    theory of painting. The Art Bulletin (XXII).

  8. Baldinucci, F. 1692. II Lustrato. Paper presented at the Accademia della Crusca
    29 December 1691 and 5 January 1692. Florence. On page 25: "Trovansi bene
    notizie di Pittori antichi, che fanno credere, che tale uso non vi fosse; fra Ie quali
    potra sempre appresso di me cio che fu scritto d' Apelle, cioe, ch' egli fu ritrovatore
    d'un certo color bruno, 0 vernice che si fosse, la quale rUuno seppe imitare, e
    davala all'opere dopo averle finite; e che servivane con tanto giudizio, che i colori
    accesi la vista non offendevano, facendoli vedere da lungi come per un vetro (e
    notate questa particolarita) e che Ie tinte lascive, mediante quella acquistavano
    un certo che d'austero, 0 di scuro, che e tutto quello appunto, che facevano i
    nostri pittori del 1300, avanti il ritrovamento della tempera coll'olio, cioe, che
    davano sopra Ie tavole una vernice, che era una certa mestura, che alia loro
    dilavata pittura un certo che di pili profondo, e di forza maggiore aggiungeva,
    ed il soverchio chiaro alquanto smorzando, riduceva a maggior somiglianza del
    naturale .... " On page 31: "Se poi sara detto, che i moderni Pittori usano an­
    ch'essi talvolta vernice sopra Ie lor pitture a olio, io rispondo, che tale usanza­
    ch'e di pochi-non e per supplire al mancamento della pittura a olio, cioe, per
    render pili profondi gli scuri, e i chiari pili mortificati, e pili carnosi, cose tutte
    delle quali la pittura a olio non ha bisohno rna bensi per rimediare ad un'acci­
    dental disgrazia, che occorre taJora a cagione dell'imprimatura, mestica, 0 altro
    che dassi sopra Ie tele, 0 tavole, 0 pure proviene dalle medesime tele, 0 tavole,
    cioe d'atrarre cosi forte il liquido dell'olio, quasi rubandolo al colore, ch'e' venga
    in qualche luogo prosciugato per modo, ch'e' non possa farsi vedere in superficie
    per tutto ugualmente, com'egli avrebbe fatto col cessare di tale accidente; con
    che per mezzo d'un'altra cosa untuosa, che e la vernice data dove I'olio in
    superficie manco, fassi apparire (e questo e il punto stretto e forte) con che fassi
    apparire 10 scuro, che gia nella pittura fatta a olio veramente e, non quello che
    non v'e, ch'era appunto l'effetto, che in qualche piccolissima parte faceva aile
    sue pitture la Vernice d'Apelle."

  9. In Italian, the word used is bruno. It should be noted that imbrunire is the word
    used for burnishing gold, that is, making it darker and increasing its sheen.

  10. Beal, M. 1984. A Study of Richard Symonds: His Italian Notebooks and Their Rel­
    evance to Seventeenth-Century Painting Techniques. New York: Garland Publishing,
    fo!' 46.

  11. Ibid., fo!' 143.

  12. Ibid., fo!' 75.

  13. Ibid., fo!' 25.

  14. Armenini, G. B. 1587. De veri precetti de la pittura. Ravenna.

  15. A good example can be fo und in Caravaggio's Boy with Lizard. National Gallery,
    London.

  16. Symonds in Beal, op. cit., fo!' 10. "Terra Rossa, biacca da corpo a little. Creta
    un tantino, negro Carbone. He complayned the ordinary imprimers putt in no
    biacca."

  17. Ibid.

  18. Ibid.


Historical Painting Tech niques, Materials, and Studio Practice

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