Sopra. Un'immagine della SN 2013ev esplosa nella piccola IC 1296, vicina della più famosa M57. L'immagine
è stata ottenuta con un Newton da 254 mm e focale 1200 mm e un tempo di posa di 14x300 secondi, pari ad
un totale di 70 minuti! Cortesia Sergio Bove.
dallo sviluppo di nuove ed efficienti survey
professionali ci ha indotto a ricercare e sviluppare
strategie e soluzioni sempre migliori. Sebbene
tale condizione possa sembrare faticosa, o
addirittura demoralizzante, ha invece
rappresentato, per tutti noi di Monte Agliale,
motivo di stimolo e crescita continui. Infine, come
accennato sopra, la possibilità di fornire
contributi in pubblicazioni scientifiche o di
partecipare a programmi di follow up coordinati
da astronomi professionisti costituisce, per me,
un elemento fortemente motivante.
Emiliano: in questo tipo di ricerca l'entusiasmo
cresce quando le cose passano dalla completa
disperazione, perché qualcosa non funziona, ai
progressi che portano piano piano a ottenere i
risultati sperati. Tanto per rimanere in tema, il
picco di entusiasmo sale alle stelle quando dopo
ore di controllo passati al monitor a cercare
questi puntini che brillano, arriva la conferma di
una nuova scoperta.
- Quale strumentazione utilizzate attualmente e
con quali metodologie di ricerca?
Fabrizio ed Emiliano: fino a ora abbiamo condotto
l'attività di ricerca di supernovae utilizzando un
telescopio newtoniano da 50 cm di apertura f/4.6,
equipaggiato con camera CCD FLI Proline con chip
retroilluminato e focuser elettronico PDF, sempre
della FLI. Il campo ripreso è di circa 20 primi
d'arco e, operando in binning due, abbiamo una
risoluzione di 2,3 arcsec/pixel. Con questo set up
raggiungiamo una magnitudine limite superiore
alla diciannovesima, utilizzando 30 secondi di
esposizione; nella stagione invernale possiamo
acquisire oltre 700 immagini per notte.
L'elemento essenziale è comunque rappresentato
dalla completa automazione della struttura: il
(^152) COELUM ASTRONOMIA