Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1

(^34) COELUM ASTRONOMIA
Perché proprio
Ryugu?
di Michele Diodati
Prima di parlare di ciò
che farà Hayabusa2 e
di come lo farà, è
opportuno fare la
conoscenza con il destinatario
inconsapevole di un così
grande sforzo di progettazione,
creatività, ingegno e risorse finanziarie:
l’asteroide carbonioso Ryugu.
Perché la JAXA ha scelto proprio questo
asteroide? Le ragioni sono molteplici, e hanno a
che fare con la sua composizione e con la sua
orbita. Ma cerchiamo di capire innanzitutto perché
sia valsa la pena di organizzare una complessa
missione spaziale per esplorare un asteroide.
Gli asteroidi, come le comete, sono oggetti di
particolare interesse per gli scienziati: sono
ritenuti, infatti, corpi primitivi, risalenti alle origini
stesse del Sistema Solare e possono essere
considerati, in un certo senso, i mattoni con cui
sono stati costruiti i pianeti. Studiarne la
composizione significa quindi risalire a circa 4,5
miliardi di anni fa, all’epoca della nascita del
Sistema Solare.
Ma perché non studiare direttamente i pianeti?
Questi, al contrario di comete e asteroidi, sono il
Sopra. Una delle immagini ravvicinate di
Ryugu scattate da Hayabusa2. Crediti: JAXA
A destra. Una bella immagine
dell’asteroide Itokawa, ripresa dalla
sonda Hayabusa quando si trovava
a circa 8 km di distanza. L’asteroide,
dalla forma oblunga e grande circa
600x300 metri, prende il nome da
Ideo Itokawa, pioniere
dell’astronautica giapponese, e
appartiene alla classe Near Earth
Object (NEO). Al momento di queste
riprese era lontano dalla Terra circa 300
milioni di chilometri, e questo spiega molte
cose sulla difficoltà di far compiere manovre
molto complesse ad una sonda i cui tempi di
reazione ai comandi si misurano nell’ordine delle
decine di minuti. Crediti: Jaxa

Free download pdf