Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1

(^40) COELUM ASTRONOMIA
Detection and Ranging), che usa impulsi di luce
laser emessi a brevi intervalli per determinare la
distanza dall’obiettivo e permette di studiarne la
struttura superficiale.
Gli strumenti scientifici di Hayabusa2
(^) Hayabusa2 trasporta due strumenti scientifici: uno
spettrometro e una camera termica.
Lo spettrometro NIRS3 (3μm Near InfraRed
Spectrometer) è in grado di compiere osservazioni
nelle lunghezze d’onda comprese tra 1,8 e 3,2
micrometri, cioè nel vicino infrarosso, con una
risoluzione spaziale di 35 m da 20 km di altitudine
e di 2 m da 1 km di altitudine. Il suo principale
obiettivo scientifico sarà l’identificazione dei
minerali idrati che sono stati rilevati su Ryugu
nelle osservazioni da Terra, minerali di cui
dovrebbe essere in grado di stimare l’abbondanza
fino a concentrazioni pari all’1% della massa
totale analizzata.
Lo strumento servirà inoltre per determinare l’età
della superficie dell’asteroide e per studiare i
materiali eiettati durante la creazione di un
cratere artificiale da parte di un apposito
proiettile trasportato dalla sonda. Si spera che
NIRS3 possa fornire indizi sulla composizione
iniziale, il metamorfismo termico, i rapporti con
l’acqua e gli effetti dell’erosione spaziale sulla
superficie di un asteroide di Tipo C come Ryugu.
L’altro strumento scientifico di bordo è la camera
termica TIR (Thermal Infrared Imager) che servirà
per fare termografie della superficie di Ryugu,
cioè per misurare le variazioni locali di
temperatura nel corso della rotazione
dell’asteroide, variazioni dalle quali è possibile
risalire alla composizione dei materiali: un suolo
composto da particelle molto fini è soggetto, per
esempio, a escursioni termiche molto più marcate
di una roccia densa e massiccia. Lo strumento
analizzerà la composizione dei massi sulla
superficie di Ryugu e il materiale nascosto nei
crateri, nel tentativo di determinare la struttura
dell’asteroide: se è composto cioè da una massa di
materiale leggero e poroso, appena tenuta
insieme dalla gravità, oppure se ha una struttura
più solida e compatta.
TIR è in grado di rilevare variazioni di temperatura
tra −40 e 150 °C, con un’accuratezza di 0,3 °C e
con una risoluzione di 20 m da 20 km di altitudine
Sopra. I quattro motori ionici di Hayabusa2. A sinistra, una vista sui motori della sonda in fase di montaggio. A
destra, un rendering grafico mostra l’emissione azzurrina tipica di questi motori. Crediti: JAXA

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