Il sistema incaricato di generare il cratere
artificiale, compito cruciale per il successo
della missione, si chiama SCI, acronimo di
Small Carry-On Impactor: si tratta di un
cilindro metallico di 18 kg contenente un
proiettile metallico che verrà espulso dalla
detonazione di una carica esplosiva. Per
ovvie ragioni, avverrà all’esterno della
sonda, il che richiederà di sganciare lo SCI a
un’altitudine di 500 metri, attraverso un
meccanismo a molla, cosa che avverrà
probabilmente nella prima metà del 2019.
L’innesco del detonatore è impostato per
avvenire 40 minuti dopo lo sgancio, in modo
da consentire a Hayabusa2 di mettersi al
riparo dietro l’asteroide prima che avvenga
l’esplosione che lancerà il proiettile. Nel
frattempo, lo SCI sarà sceso di circa 300
metri in caduta libera verso la superficie di
Ryugu e alla detonazione il proiettile
metallico verrà scagliato a una velocità
superiore ai 2 km/s contro la superficie,
Come fare un cratere su Ryugu e riprendere tutto
senza correre rischi