Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1

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giorni terrestri, confermato da tutte le
osservazioni successive.
Si pensava che Mercurio volgesse sempre la
stessa faccia al Sole, come fa la Luna con la Terra.
Nel 1965 misure radar fatte ad Arecibo da R. B.
Dyce e G. H. Pettengill stabilirono che la rotazione
era di 59±5 giorni in senso diretto. Nel 1966,
sull’Astrophysical Journal, comparve un articolo di
Giuseppe Colombo e I. I. Shapiro in cui si
analizzava perché il periodo di rotazione fosse di


59 giorni e si ipotizzava che il valore esatto fosse i
due terzi del periodo di rivoluzione. Questa
ipotesi fu confermata dal Mariner 10.
Il giorno solare di Mercurio, cioè l’intervallo di
tempo fra due passaggi consecutivi del Sole sullo
stesso meridiano, è pari a 176 giorni terrestri, il
più lungo fra quelli misurati tra i pianeti del
Sistema Solare. Si noti come il giorno solare di
Mercurio sia maggiore del suo anno siderale, una
particolarità unica tra i pianeti.

Sopra. Un’interessante conseguenza del rapporto 2/3 è che, mentre sulla Terra il giorno solare e il giorno
siderale sono quasi uguali, su Mercurio il giorno solare (cioè l’intervallo di tempo fra due passaggi consecutivi
del Sole sullo stesso meridiano) è pari a 176 giorni terrestri, il più lungo fra tutti i pianeti del Sistema Solare,
quello siderale è invece di circa 58,65 giorni. Mercurio è anche l’unico pianeta del Sistema solare in cui la
durata del giorno solare è superiore alla durata dell’anno. L’illustrazione mostra la scena a cui assisterebbe un
ipotetico abitante di Mercurio nel seguire il percorso del Sole durante il giorno. La nostra stella sorge a est e
avanza lentissimamente nel cielo (circa tre volte più lento del moto sidereo delle stelle) aumentando sempre
più il diametro apparente; nei pressi del meridiano il moto rallenta ancora fino a cessare del tutto; poi il Sole
si produce in una doppia inversione e riprende il cammino per tuffarsi verso l’orizzonte, che raggiungerà 88
giorni dopo, tornando alle dimensioni originali.
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