Ian Stevenson, Bambini che ricordano altre vite Una conferma della reincarnazione

(C. Jardin) #1
Ulteriori argomenti e problematiche l 249

ne (sebbene non tutte) furono considerate morte o quasi morte, prima che si ri­
stabilissero, si può supporre - ma certamente non asserire - che tutti coloro
che muoiono si trovino ad esaminare gli eventi della vita appena conclusa. Se le
cose stanno così, potrebbero in seguito scordare questi dettagli, proprio come ha
suggerito Patanjali.
Il mondo post-mortem da me immaginato dovrebbe perciò essere costitui­
to dai pensieri dell'individuo che lo abita. Potrebbe riflettere sia la cultura in cui
egli è vissuto che le esperienze e le attitudini accumulate in tutta una vita. Po­
trebbe quindi essere piacevole o doloroso a seconda del tipo di vita trascorso
dalla persona in questione.
Non vi è ragione di pensare che, nel mondo post-mortem, le personalità di­
sincarnate si trovino completamente isolate. Potrebbero incontrarsi fra di loro e
potrebbero comunicare mediante procedimenti simili a quello della telepatia. Il
biologo e filosofo Hans Driesch, del cui lavoro ho parlato precedentemente, dis­
se in modo succinto: « I metodi di comunicazione che possono essere normali
per le persone decedute sono "paranormali" per i viventi» (49). Se le cose stanno
così, le comunicazioni e le associazioni dovrebbero aver luogo principalmente
fra persone che avevano una stretta relazione fra di loro prima di morire. Ne se­
gue che, dopo la morte, noi si possa venire in contatto con un'altra personalità
soltanto perché lo si desidera. È più verosimile che, a seconda degli attaccamenti
avuti e della condotta manifestata nella propria vita, ci si unisca con persone con
tendenze simili alle nostre. Se siamo stati amorevoli, ci potremo ritrovare fra per­
sone amorevoli, soprattutto fra quelle che abbiamo amato; se invece siamo stati
degli individui odiosi, ci ritroveremo fra persone odiose.
Le personalità disincarnate che abitano il regno che sto cercando di imma­
ginare, possono riuscire ad osservare gli eventi che si manifestano nel nostro
mondo terrestre e, più raramente, possono comunicare con i viventi. Nel capito­
lo 4 ho esposto alcuni esempi di soggetti che hanno fornito delle informazioni
estremamente corrette di eventi occorsi alle famiglie della loro personalità prece­
dente in seguito alla morte di quest'ultima, dati a cui non potevano aver avuto
accesso in modo normale. Altri soggetti hanno affermato che, mentre erano in
uno stato disincarnato, riuscivano ad apparire visibilmente ai parenti o agli amici
della personalità precedente e anche altre persone hanno potuto dare conferma
di ciò. Ad esempio, Maung Yin Maung e Chaokhun Rajsuthajarn, ricordavano di
essere stati visti durante le loro apparizioni post-mortem e, il Venerabile Saya­
daw U Sobhana, ricordava delle esperienze vissute in stato disincarnato che cor­
rispondevano a quelle avvenute nei sogni di due persone; coloro che furono
coinvolti in queste interazioni fra i due regni confermarono le affermazioni del
soggetto. I casi da me studiati presentano molti altri esempi di disincarnati che
apparvero in quelli che vengono definiti sogni annunciatori; ma, soltanto rara­
mente, un soggetto come il Venerabile Sayadaw U Sobhana riuscì a ricordarsi di
essere apparso, in quanto disincarnato, nei sogni di un vivente.


dati potranno essere studiati leggendo Ring (1980), Noyes e Kletti (1977).
(49) Telepatia: una normale modalità di comunicazione fra le personalità disincarnate
La citazione è stata tratta da Driesch (1930, pag. 26). (L'ho tradotta).
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