Il Sole 24 Ore - 22.10.2019

(Brent) #1

20 Martedì 22 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore


N


ational Instruments (NI) è presente


in Italia da oltre 30 anni, durante i


quali ha collaborato con le principali re-
altà industriali per sviluppare sistemi di

misura ad alte prestazioni, che aiutas-


sero ad affrontare le sfi de legate alla


realizzazione e produzione di sistemi


complessi in un mondo in sempre più
rapida evoluzione.

NI è da sempre al servizio dell’industria


dell’Aerospazio e Difesa con sistemi di


test automatico, basati su strumenta-


zione modulare software-defi ned, in
grado di ridurre i costi e i rischi asso-

ciati a validazione, test di produzione


e logistica.


I principali vantaggi delle soluzioni NI


per chi opera nel mercato dell’Aero-
spazio e Difesa sono tre:


  • sviluppo più veloce e riduzione dei ri-


schi, grazie ad una piattaforma har-


dware e software modulabile in base


alle esigenze specifi che e adatta a
tutte le fasi dello sviluppo del prodotto


  • costi di manutenzione e di supporto ri-


dotti, per una gestione effi cace del ci-


clo di vita degli strumenti e per ridurre


i costi di gestione dell’obsolescenza



  • misure estremamente accurate, fun-


zioni di elaborazione e sincronizza-


zione, per soddisfare i requisiti delle


applicazioni più complesse.


Recentemente è stata creata una Bu-
siness Unit dedicata al mercato dell’A-

erospazio e Difesa che coinvolge tut-


ti i dipartimenti di NI. Sempre di più


possiamo offrire prodotti, soluzioni e


servizi che rispondano alle specifi che


esigenze di un settore nel quale i no-


stri sistemi hanno sempre fornito un
vantaggio competitivo, riconosciuto e

sfruttato sia dalle grosse aziende sia


dalle piccole realtà territoriali.


Valutazione di budget e ROI
Il successo delle aziende dell’industria

dell’Aerospazio e Difesa dipende dalla


loro capacità di consegnare un prodot-


to di qualità rispettando tempistiche e


budget. Sebbene l’innovazione tecnolo-


gica e le nuove caratteristiche rendano
un prodotto attraente sul mercato, vali-

dare tale prodotto è quasi impossibile


senza test completi, affi dabili e rigorosi.


Purtroppo, i test vengono spesso visti


come semplici attività tecniche anziché
come una funzione aziendale critica in

tutte le fasi dello sviluppo del prodotto,


dalla validazione alla logistica.


Usare solo l’investimento di capita-


le iniziale per valutare le attrezzature
per i test non è suffi ciente per mostrare

correttamente i vantaggi legati all’effi -


cacia operativa ed ai costi di gestione


del sistema in tutti gli anni nei quali do-


vrà essere utilizzato.
Il Total Cost of Ownership (TCO) è

quindi un metodo più completo per va-


lutare in modo adeguato il vero impatto


dei test sui costi di progetto comples-


sivi. È anche uno strumento fonda-
mentale per giustifi care gli investimenti

nell’industrial e test engineering.


Se si comprende il TCO, è possibile


prendere decisioni ragionate e giustifi -


cate sul ritorno sugli investimenti (ROI).
Prendiamo in considerazione un’azien-

da che utilizza un sistema di test ma-


nuale funzionante ma obsoleto. Se


consideriamo soltanto l’investimento


iniziale possiamo pensare che mante-
nere lo status quo sia la decisione più

economica. Tuttavia, un approccio ba-


sato sul TCO mostra che i costi operati-


vi, i tempi dei test e i problemi di qualità


dovuti all’errore umano rappresentano
un’importante giustifi cazione economi-

ca per l’aggiornamento del sistema.


L’analisi del TCO mostra che tenere ag-


giornati i sistemi di test garantisce una


maggiore effi cenza ed effi cacia del test
nel corso degli anni. Questo approccio

ha dimostrato inoltre che spesso inve-


stire in prodotti commerciali (commer-


cial off-the-shelf, COTS) anziché fare


affi damento su ricerca e sviluppo inter-
ni anche per i sistemi di test, porta ad

un ritorno sull’investimento maggiore


con dei tempi di payback molto bassi.


Sebbene continuare a usare sistemi


obsoleti o svilupparli all’interno possa
quindi sembrare inizialmente più eco-

nomico, il forte impatto che ha sui costi


operativi (spesso nascosti all’azienda


stessa) rende questa scelta la più co-


stosa a lungo termine.


Total Cost of Ownership


Il TCO è un metodo che aiuta a calcola-


re il costo complessivo della proprietà e


del funzionamento di attrezzature, busi-
ness unit o di un’intera azienda. Nel no-

stro caso, il TCO scompone il costo di


un sistema di test, differenziando costi


di sviluppo, di duplicazione del banco e


costi operativi o di manutenzione.
I costi di sviluppo includono gli stru-

menti di pianifi cazione, l’hardware e


il software utilizzati per convalidare il
progetto, lo sviluppo di una eventuale

POC (Proof of concept) ed il costo del


tempo dedicato al progetto dagli svi-


luppatori.


I costi di duplicazione includono tutte
le attrezzature e il lavoro necessari per

una nuova stazione di test. La parte più


ovvia di questi costi è la spesa di capi-


tale necessaria per procurare le attrez-


zature, mentre spesso si sottovaluta il
lavoro ingegneristico necessario per

assemblare il sistema di test automa-


tico (ATE) e personalizzare il softwa-


re, ed il costo di emissione degli ordi-


ni (autorizzazioni, fi rme, negoziazione,
portali d’acquisto, etc.).

I costi operativi e di manutenzione


sono generalmente la componente


maggiore del TCO, specialmente nel-


le aziende del settore Aerospaziale e
della Difesa, poiché le attrezzature per

i test vengono acquistate con una pre-


visione di utilizzo di almeno 10-15 anni.


I costi operativi e di manutenzione ten-


dono inoltre a crescere col passare del
tempo. Attrezzature per i test obsole-

te, recupero di pezzi di ricambio per


componenti legacy, circuiti elettrici e


funzionalità dell’attrezzatura superate


e affi tto degli spazi sono tutti elemen-
ti che contribuiscono ai costi operativi

crescenti. I responsabili di manutenzio-


ne devono valutare questi costi in rela-
zione al rischio e al costo dell’interru-

zione della produzione, nel caso in cui


un componente del test dovesse gua-


starsi. I costi operativi includono anche


lo stipendio e la formazione degli ope-
ratori, le utenze, l’alimentazione elet-

trica o il raffreddamento necessario a


mantenere in funzione le attrezzature.


I costi di manutenzione comprendono


invece la calibrazione delle attrezzatu-
re per i test, la gestione dei guasti, la

sostituzione di componenti obsoleti.


Investire nel test garantisce il suc-


cesso a lungo termine
Il test è una funzione importante per

qualunque azienda tecnologica, ma è


addirittura fondamentale per chi ope-


ra nel settore Aerospaziale e della Di-


fesa. Tuttavia, l’obbligo di operare ri-
spettando le limitazioni temporali ed

economiche può creare pressione su


questa funzione aziendale così impor-


tante. Comprendendo e usando il TCO


è possibile giustifi care i nuovi investi-
menti nella standardizzazione dei si-

stemi di test, creando una competenza


aziendale critica che ha una valenza


sempre maggiore per conquistare la fi -


ducia degli investitori.
http://www.ni.com

AEREA S.p.A. - Turate (CO)

Utilizza il metodo del Total Cost of Ownership per giustificare gli investimenti nei test


Le strategie di test garantiscono l’affi dabilità dei sistemi mission-critical. National Instruments aiuta a soddisfare requisiti sfi danti minimizzando il TCO


Una piattaforma di test modulare garantisce
scalabilità e minori costi di gestione

Test rigorosi sono necessari in tutte le fasi del
ciclo di vita di un sistema

Mantenere in funzione sistemi di test obsoleti
comporta costi operativi crescenti

Il metodo del Total Cost of Ownership permette di identifi care tutti i costi legati agli Asset di Test
e fornisce un quadro fi nanziario completo utile a giustifi care futuri investimenti

La strategia di AEREA per l’aerospazio


Eccellenza internazionale degli equipaggiamenti di missione per la difesa


A


EREA S.p.A. è una società priva-
ta, attiva nell’aeronautica della di-

fesa dal 1927. Nel 2014 l’azienda si


trasferisce dalla storica sede di Milano


al nuovo stabilimento all’avanguardia


realizzato a Turate in totale autofi nan-
ziamento. È il segno di una strategia

ben più ampia, sempre caparbiamen-


te e coerentemente perseguita dalla


famiglia Mantovani che negli anni ’


assume la proprietà. Superando ine-
vitabili momenti di diffi coltà, grazie al

costante aggiornamento di tecnologie,


sistemi e risorse umane, AEREA arriva


ad eccellere sul mercato internazionale


della progettazione, sviluppo, produzio-
ne, manutenzione e supporto logistico

di equipaggiamenti per il trasporto ed il


rilascio in volo di carichi aviotrasporta-


ti, componenti strutturali ed attrezzatu-


re di supporto a terra per velivoli ad ala


fi ssa e ad ala rotante.
Sui più signifi cativi programmi interna-

zionali ed intergovernativi, quali AMX,


EFA ed NH-90, per citarne alcuni, la
collaborazione è diretta con i principa-

li produttori di velivoli e sistemi d’arma.


Sul programma F-35 AEREA si è ag-


giudicata su base competitiva nume-


rose e signifi cative forniture di sviluppo
e di produzione di componenti del veli-

volo e di equipaggiamenti di supporto


a terra. Nelle fasi iniziali del program-


ma ha fornito supporto ingegneristico a


Lockheed Martin per attività di proget-
tazione e qualifi ca di equipaggiamenti

di missione di ultima generazione oggi


in servizio sui velivoli di tutte le aero-


nautiche militari dei paesi aderenti al


Programma. Il futuro di AEREA parla
anche di additive manufacturing e nuo-

vi prodotti per applicazioni spaziali.


L’


AIAD accoglie nel proprio ambito le


principali aziende italiane del settore:
considerandone l’indotto il patrimonio oc-

cupazionale è di circa 230.000 addetti, oltre


50.000 quelli diretti; 16,2 mld di € il fattu-


rato annuo (2018). Leonardo, Fincantieri e


altre Grandi Aziende coprono oltre l’80% di


questi numeri; pur tuttavia, in termini unitari
di impresa, ben oltre l’85% delle aziende

federate sono PMI. L’AIAD, che dispone


peraltro di un uffi cio a Bruxelles, garantisce


stretti e costanti rapporti con quegli Organi


ed Istituzioni che in tutto il mondo svolgono


attività d’interesse per l’Aerospazio e la Di-
fesa; propone documenti di indirizzo e forni-

sce un signifi cativo contributo allo sviluppo


di piani settoriali ai vari dicasteri governativi


e ad ogni altra organizzazione istituzionale,


nazionale ed estera, su temi ed attività d’in-


teresse delle proprie industrie. Signifi cativa
l’attività promozionale condotta a sostegno

del processo di internazionalizzazione. Ne


è Presidente l’On. Guido Crosetto; Carlo


Festucci il Segretario Generale.


AIAD,


Federazione


di riferimento


“Per noi è fondamentale completare


progetti di alta qualità rispettando il


budget e le tempistiche per continuare


ad acquisire clienti e a garantire loro


un elevato valore. Abbiamo sviluppato


una collaborazione produttiva con NI


che ci aiuta a rispondere a queste sfi de,


utilizzando le loro piattaforme con


tecnologie moderne e la loro conoscenza


delle best practice nell’esecuzione dei


test a livello aziendale”.


Vice Presidente del Program Management,


azienda fornitrice di radio tattiche


++=


DEVELOPMENT
COSTS


  • Planning

  • Training

  • Tools

  • Development Effort

  • Development System


DEPLOYMENT
COSTS


  • Capital Equipment

  • Assembly

  • Software
    Deployment

  • Shipping


OPERATIONAL
COSTS


  • Labor

  • Training

  • Maintenance

  • Spares

  • Installation

  • Utilities


TOTAL COST
OF OWNERSHIP


  • Quantifi ed Financial
    Impact

  • Minimized Test TCO

  • Improved Cost/Defect

  • Optimized Test
    Organization


S


e ne parla circa da di-
verso tempo, ma oggi

più che mai i settori dell’a-


erospace e della difesa non


solo sono in forte crescita,


ma vi risultano presenti le
industrie più importanti a li-

vello economico del mon-


do, con implicazioni che si


estendono ad ampio raggio.


Il settore dell’aerospace at-
tualmente si muove in un

contesto globale di grande


cambiamento, dove il tema


della sostenibilità è pres-


sante e declinato in tutti gli
ambiti, e quello della tecno-

logia spinge sull’accelerato-


re, ponendo già le basi di un


futuro non troppo lontano;


basti considerare l’avvento
di auto elettriche o ibride a

guida autonoma, di sistemi


di comunicazione sempre


più accurati e capillari, e di


satelliti in grado di trasmet-
tere importanti informazioni

e predizioni sulle condizio-


ni climatiche o di aggiorna-


re le situazioni di crisi, quali


incendi, scioglimento ghiac-
ciai o uragani.

Affacciate sulla soglia di una


trasformazione epocale, le


aziende che in particolare si


occupano di progettazione


e fabbricazione dei cosid-
detti Ducting Systems and

Propulsion Lines, vale a dire


tubazioni in materiali non


metallici, in leghe specia-


li e giunti fl essibili, destinati
al settore aerospace, sono

chiamate a soddisfare
requisiti specifi ci in

materia di rispet-


to ambientale,


sostenibilità


e innovazio-
ne, al fi ne

di affronta-


re i cam-


biamenti


in maniera
competiti-

va.


Sebbene si-


ano gli Stati


Uniti a detene-
re il primo posto

nella graduatoria


dei produttori mon-


diali per il settore aero-


spaziale, l’Europa e in par-
ticolare l’Italia continua la

fase di signifi cativa crescita


e acquisizione di expertise


che la pongono tra i player


più importanti.
L’aumento degli investimenti

nel settore aerospaziale, sia


in ambito civile che militare,


ha comportato e sta com-


portando infatti un balzo di
tutte le aziende della fi liera

che, al fi ne di soddisfare tut-


te le richieste in un merca-


to così competitivo, hanno


concentrato risorse umane
ed economiche su un seg-

mento che sta raggiungen-


do livelli di eccellenza.


La ricerca di materiali più


leggeri da dedicare all’avia-
zione civile, nell’ottica di ri-

durre i consumi di carburante


ed essere così meno impat-


tanti sul livello di emissioni


nocive, l’adozione di stru-
mentazione all’avanguardia

in grado di testare i prodot-


ti che andranno a costituire
ad esempio i satelliti in orbi-

ta per monitorare situazioni


climatiche ambientali e geo-


politiche, team di ingegneri in


grado di sviluppare soluzioni
customizzate che non solo

massimizzano le prestazio-


ni ma aggiungono valore, la


collaborazione con laboratori


esterni in grado di certifi care
la qualità della produzione,

dinamismo e tempistica sono


alcune delle peculiarità che


alcune realtà italiane, nello


specifi co del nord del Paese,
riassumono quale unico in-

terlocutore.


La costante attenzione al


cliente, la capacità di af-


fi ancarsi in modo decisivo
e risolutivo al cliente stes-

so già nelle fasi di sviluppo


e di progettazione, il rispetto


dei tempi di consegna unito


all’elevata qualità dei pro-
dotti, costituiscono il plus di

aziende che non solo han-


no guadagnato prestigio nel


settore aerospaziale inter-


nazionale e hanno ottenu-
to tutte le certifi cazioni più

importanti e riconosciute,


ma sono diventate un pun-


to di riferimento sul merca-


to, diventando fornitori uffi -
ciali di primo impianto delle

maggiori case aeronautiche,


consolidandone i rapporti.


Supportate da un manage-


ment di elevato livello, alcu-
ne di esse hanno integrato,

completato e rafforzato la


posizione dei gruppi ame-


ricani a cui sono associa-


te, contribuendo a portare il
Made in Italy ovunque, an-

che nello spazio.


Lo spazio non è mai stato così vicino


Evoluzione tecnologica e sostenibile per affrontare il (prossimo) futuro


Eurofi ghter Typhoon

Gimbal

Panoramica

del campus

INRIM a

Torino

Eccellenza italiana nel cuore atomico di Galileo


L’INRIM coopera allo sviluppo del sistema europeo di navigazione satellitare


D


a dicembre 2016 sono attivi gli initial services di Galileo,


il sistema di navigazione satellitare concepito dall’Europa


per scopi civili, al contrario del GPS, creato dagli Stati Uniti
con fi nalità militari. Nel suo sviluppo, che coinvolge numerosi

enti e aziende, coordinati dalla Commissione Europea trami-


te la European Global Navigation Satellite Systems Agency


(GSA), l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) gio-


ca da oltre vent’anni un ruolo di primo piano grazie alle proprie
competenze nella metrologia del tempo. La localizzazione sa-

tellitare si basa infatti sulle misure di tempo: quanto più esse


sono precise, tanto più la posizione che ne deriva è accurata.


La massima precisione è oggi fornita dagli orologi atomici,


cuore dei sistemi di navigazione. A bordo dei satelliti di Gali-
leo il loro funzionamento viene costantemente verifi cato con

il contributo di un team di ricercatori INRIM, guidati da Ila-


ria Sesia, nell’ambito di un contratto con Thales Alenia Spa-


ce Italia. Ma, oltre a guidarci mentre viaggiamo, Galileo sa-


prà anche dirci l’ora esatta. Come? La sua ora di riferimento
viene mantenuta in accordo con l’ora esatta UTC (il Tempo

Universale Coordinato) tramite continue correzioni, calcolate


grazie agli algoritmi ideati dall’INRIM.


Con il progetto DEMETRA l’INRIM ha inoltre dimostrato


come sia possibile rendere l’ora esatta più affi dabile e preci-


sa in modo da soddisfare le esigenze di nuovi utenti quali il


mondo delle telecomunicazioni, la fi nanza, le reti di distribu-
zione dell’energia ed i trasporti. Insomma, Galileo si prepara

a essere davvero versatile!


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INFORMAZIONE PROMOZIONALE

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