Il Sole 24 Ore - 19.09.2019

(Ron) #1

26 Giovedì 19 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore


Norme & Tributi


Per l’amministratore delegato


pensione con il cumulo contributivo


PREVIDENZA


Se il rapporto di lavoro


è trasformato da dipendente


a collaboratore


In alternativa si recuperano le


somme versate fino a  anni


perdendo però l’anzianità


Sulla tassa Airbnb a decidere sarà la Corte Ue


AFFITTI BREVI


La decisione del Consiglio


di Stato: per il colosso web


occorre rivedere la norma


Giuseppe Latour


Sarà la Corte di Giustizia dell’Unio-


ne europea a mettere la parola fine


alla lunga controversia sulla «tassa


Airbnb». È la sostanza della decisio-


ne (ordinanza /) con la


quale ieri il Consiglio di Stato ha


rinviato ai giudici lussemburghesi


l’analisi delle regole sulla cedolare


secca per le locazioni brevi.


Il rinvio rappresenta, senza
dubbio, una vittoria per il gigante

della sharing economy: di fatto,


congela ancora per molto tempo la
sentenza (/) che era stata

pronunciata dal Tar Lazio a feb-


braio . Lì si diceva che, per Air-
bnb, non sarebbe stato possibile

sottrarsi alla sua funzione di sosti-


tuto di imposta.
La questione - va ricordato - ri-

guarda il regime introdotto per le


locazioni brevi dal decreto /:
qui è stato previsto l’obbligo per so-

cietà come Airbnb di operare una


ritenuta del % sull’ammontare di
canoni e corrispettivi al momento

del pagamento. Non solo: chi gesti-
sce il portale telematico deve anche

raccogliere e trasmettere i dati rela-
tivi ai contratti. Tutti adempimenti

che Airbnb ha sempre rifiutato, non


considerandosi un intermediario.
Al centro delle contestazioni c’è,

in sostanza, l’incompatibilità di


questi adempimenti con i principi
del diritto europeo: manca la ne-

cessaria comunicazione preventiva
a Bruxelles di una regola tecnica di

questo tipo e, soprattutto, c’è con-


trasto tra questi obblighi informa-
tivi e fiscali e la libera prestazione

dei servizi nel territorio comunita-


rio. Questi oneri di intermediazio-
ne, cioè, renderebbero più difficile

l’esercizio di un servizio in Italia


per i soggetti esteri.
Per il Consiglio di Stato, le obie-

zioni relative al diritto comunitario
devono essere affrontate con un

nuovo giudizio, anche perché «la
Corte non si è ancora occupata della

specifica questione». Arriva, così, la


remissione alla Corte di Giustizia.
Secondo Airbnb questa ordinan-

za dovrebbe portare a una revisione


della norma. «Anziché - si legge in
una nota - attendere passivamente

l’esito del giudizio per anni, confi-


diamo che il rinvio possa riaccende-
re il dibattito e il confronto con gli

operatori per una soluzione legisla-


tiva più moderna». L’ipotesi po-
trebbe consistere nell’integrare le

misure previste dal decreto crescita


(Dl /), che ha introdotto la
banca dati delle strutture ricettive.

Questo materiale potrebbe, cioè,


essere usato anche per la complian-


ce fiscale, archiviando il meccani-
smo del sostituto di imposta.

Bisogna, però, registrare che Fe-


deralberghi dà all’ordinanza una
lettura parecchio diversa. Il suo

presidente Bernabò Bocca spera,


infatti, che «la Corte di Giustizia
metta fine a questa commedia, che

vede Airbnb appigliarsi ad ogni ca-


villo pur di non rispettare le leggi
dello Stato. Siamo stanchi di assi-

stere a questa esibizione indecoro-


sa dei colossi del web, che realizza-
no nel nostro Paese utili milionari

ma dimenticano di pagare quanto


dovuto al fisco italiano».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonello Orlando


A fronte del messaggio Inps


/ pubblicato il  settem-


bre (si veda il Sole  Ore di ieri), può


essere utile considerare gli impatti,


a valle di una possibile verifica ispet-


tiva, sulla posizione pensionistica


del lavoratore dipendente al con-


tempo destinatario di una carica so-


ciale, con particolare riferimento al


caso del dirigente che sia anche am-


ministratore delegato o anche sem-


plice componente del Cda.


Il rimando alla sentenza
/ di Cassazione aiuta a

configurare una situazione spesso
rintracciabile in numerosi contesti

aziendali, anche multinazionali e di


grandi dimensioni. Si tratta del caso
di un dirigente, nominato tale dopo

pochi anni di carriera, che assurga a


ruoli di leadership fino all’acquisi-
zione della carica di consigliere de-

legato, magari anche con potere di


assunzione e licenziamento dei di-
rigenti senza necessità della appro-

vazione di altri consiglieri o della ra-


tifica del Cda.
In questo contesto l’originario

contratto di lavoro, mai aggiornato


rispetto alla prima nomina dirigen-
ziale e l’ampio spettro delle deleghe

configurate dal mandato societario


rendono fin troppo facile al funziona-
rio ispettivo l’ingrato compito di trar-

ne le conseguenze a livello previden-


ziale, complice l’esame della attività
svolta in azienda a  gradi: annul-

lamento d’ufficio della contribuzione
all’assicurazione generale obbligato-

ria a far data dall’efficacia della nomi-


na societaria che ha fagocitato il rap-
porto di lavoro dipendente.

La portata cronologica di tale di-


sposizione, secondo Inps, non ha
argini nell’ambito della prescrizio-

ne: secondo l’ultima versione del


messaggio /, se il versa-
mento indebito di contributi è avve-

nuto in carenza di presupposto assi-


curativo, la contribuzione è annul-
labile senza limite temporale. In

presenza di dolo nella creazione


della posizione da dipendente non
vi sarà alcun rimborso, mentre in

presenza di buona fede i contributi


saranno rimborsabili a domanda
nell’ambito del limite decennale

(articolo  del Codice civile).


Prima di guardare i contributi da
recuperare, si dovrà tener conto della

conseguenza sulla posizione pensio-


nistica dell’assicurato, specie nel ca-
so di compensi di amministratore del

tutto reversibili nella retribuzione
dirigenziale. In questo caso potrà es-

sere richiamata la clausola di assor-


bibilità, riqualificando le somme ero-
gate quali compensi del consigliere e

non più a titolo di retribuzione, e in-


vocata la traslazione dei contributi
dalla gestione lavoratori dipendenti

alla gestione separata, secondo


quanto previsto dalla legge
/, articolo , comma .

Grazie al cumulo contributivo


(gratuito e attivo fra tutte le gestioni
Inps e le casse dei professionisti) l’as-

sicurato riuscirà a non perdere nem-


meno una settimana di contributi per
il diritto a pensione, ma alla contri-

buzione accolta dalla gestione sepa-
rata si applicherà il massimale con-

tributivo (per il  pari a .


euro), con una sostanziale riduzione
della futura pensione per i dirigenti

che superano di parecchio tale limite.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

quotidianolavoro.ilsole24ore.com
La versione integrale dell’articolo

QUOTIDIANO


DEL LAVORO


PER LAVORATORI E INPS


Appalti, prescrizione


differenziata


In tema di solidarietà negli
appalti, la prescrizione ha durata

biennale per i lavoratori e


quinquennale per l’Inps
— Giulia Bifano

Massimiliano Biolchini


Il testo integrale dell’articolo su:
quotidianolavoro.ilsole24ore.com

QdL


Antiriciclaggio,


per l’Uif serve


più collaborazione


DENARO SPORCO


Audizione di Clemente


sul decreto di recepimento


della V direttiva


Davide Colombo


ROMA

Per una più efficace attività di pre-


venzione delle attività di riciclaggio
o di finanziamento del terrorismo

l’Ufficio di informazione finanzia-


ria (Uif) attivo presso la Banca d’Ita-
lia dovrebbe poter contare su una

più fitta collaborazione con le altre


autorità nazionali e internazionali
e sulla possibilità di accedere diret-

tamente alle informazioni raccolte


nel corso di attività investigativa
pre-giudiziaria. Aspetti operativi

delicati e non risolti dallo schema di


decreto legislativo messo a punto
dal governo per completare il rece-

pimento della quarta direttiva Ue e


avviare l’attuazione della quinta di-
rettiva. È quanto ha affermato il di-

rettore dell’Uif, Claudio Clemente,


nel corso dell’audizione che si è
svolta ieri davanti a sei commissioni

congiunte di Camera e Senato (Giu-


stizia, Finanze e Politiche europee).
Il testo prevede all’articolo  che

gli scambi di informazioni «in dero-


ga al segreto d’ufficio» non possano
avvenire con forze di polizia diverse

dalla Dia o dal Nucleo speciale di


polizia valutaria e neppure con altre
autorità come l’Anac, le agenzie del-

le Dogane o delle Entrate. Un limite


per Uif, che chiede una correzione
per garantire un’operatività di pre-

venzione e controllo in linea con le
regole europee e internazionali sul-

l’antiriciclaggio. Altro appunto sol-


levato riguarda poi i limiti all’acces-
so a informazioni di carattere inve-

stigativo pre-giudiziario, motivato


con il rispetto del «segreto investi-
gativo». Un’incoerenza - secondo

l’Uif - visto che allo stesso tipo di in-
formazione, con l’autorizzazione

della magistratura, può già accede-


re nell’ambito delle collaborazione
con le altre Financial intelligence

unit (Fiu) estere. Clemente ha con-


segnato ai parlamentari una serie di
proposte correttive che fanno se-

guito alle collaborazioni tecniche


sostenute sulla materia con il mini-
stero dell’Economia.

Per mitigare i rischi nel compar-


to delle valute virtuali, il decreto
impone il rispetto di obblighi anti-

riciclaggio a una serie di operatori


oltre gli exchanger, come i gestori
di portafogli digitali e gli emittenti

di valute virtuali. Secondo l’Uif an-


drebbero imposti maggiori doveri
informativi sulle attività sospette

di soggetti che risiedono all’estero


e che svolgono la loro attività in
Italia «anche senza l’utilizzo di

punti fisici per l’accesso ai prodotti


o ai servizi offerti».
Nei casi di violazione più gravi -

ha spiegato - dovrebbero essere
consentite sanzioni drastiche, fino

allo stop all’uso delle reti dei sog-


getti individuati. L’Uif - ha ricordato
Clemente - ha visto quasi decupli-

care la sua attività sul fronte della


quantità e qualità delle segnalazioni
raccolte e analizzate, pratica centra-

le dell’apparato antiriciglaggio e


anti-terrorismo nazionale. Dalle
circa mila segnalazioni del ,

anno di nascita dell’ufficio, si è saliti


alle circa mila degli ultimi anni,
segnalazione che «vengono esami-

nate da Uif sotto il profilo finanzia-


rio e messe a disposizione del Nu-
cleo speciale di Polizia valutaria,

della Guardia di Finanza e Dia a be-


neficio delle successive indagini -
ha sottolineato Clemente - e che so-

no alla base delle collaborazioni con


la Dna, l’Autorità giudiziaria inqui-
rente e con la rete delle Fiu estere».

L’Uif conta attualmente su un orga-


nico di  addetti.


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