La Stampa - 08.08.2019

(Barré) #1
.

CLAUDIA LUISE


L

a sicurezza è anche
una questione di per-
cezione. Una perce-
zione a volte errata e
amplificata, soprattutto di
notte, ma che comunque limi-
ta la voglia di vivere la città.
Quindi via libera alla speri-
mentazione di soluzioni che
coinvolgano mezzi tradizio-
nali, come le telecamere, e i
più moderni sensori per crea-
re servizi innovativi. Un esem-
pio è un device che mostra
quante sono le persone che
fanno jogging al Valentino la
sera. «Così - spiega l'assesso-
ra all'Innovazione del Comu-
ne di Torino, Paola Pisano - se
si vuole andare a corre si sa
che non si è soli e si ci sente
meglio. Un altro esempio è un
sistema che riesce a cogliere il
rumore e distinguere se si trat-
ta di un suono normale della
città o di un urlo di una perso-
na in pericolo per attivare au-
tonomamente i soccorsi». I
fondi per migliorare questo
aspetto arriveranno a Torino
grazie all'Ue che ha finanziato
"TO-nite" con 5,8 milioni tota-
li, di cui 3,3 milioni andranno
direttamente al Comune co-
me partner principale a cui se
ne affiancano altri sette. Si par-
te subito: il 1 settembre inizie-

ranno i lavori che si conclude-
ranno nel 2022. «Ci siamo resi
conto che in città ci sono dei
luoghi dove è percepito un gra-
do di insicurezza che non corri-
sponde al vero pericolo, spe-
cialmente durante la notte
quando il presidio è demanda-
to solo alle forze dell'ordine.
Quindi dobbiamo comprende-
re quali sono le zone conside-
rate insicure e aumentare la
sensazione di sicurezza. Parti-

remo con un'analisi dei dati
perché la maggior parte delle
telefonate che arrivano di not-
te alla polizia municipale sono
per schiamazzi, disturbo e van-
dalismo e solo il 5% per conflit-
ti reali», spiega Pisano. Nel
progetto è coinvolto anche To-
rino city lab che ha il compito
di aprire alle aziende che vo-
gliono fare test su specifiche
tecnologie del settore. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Parte la sperimentazione in Piemonte: soldi ai migranti che decidono di tornare nel proprio Paese d’origine

Task force in ogni provincia per i rimpatri

ANDREA ROSSI

I


n ogni provincia del Pie-
monte verrà organizzata
una struttura per censi-
re, organizzare e suppor-
tare i migranti che potrebbe-
ro aderire al progetto speri-
mentale sui rimpatri volonta-
ri. Domani, con la firma di
un accordo, prende il via il
piano del Piemonte per ripor-
tare nei Paesi d’origine quel-
le persone che non hanno
più titolo (o intenzione) di re-
stare in Italia. Cardine del
progetto - per cui la Regione
è stata scelta come territorio
in cui attuare la prima speri-
mentazione - sono i 5 milioni
messi a disposizione dal Vi-
minale ma soprattutto un ap-
proccio nuovo rispetto al pas-
sato: collaborazione istitu-
zionale tra Prefetture e co-
muni, percorsi innovativi e
soprattutto un sistema di ge-
stione il più possibile decen-
trato: in ogni provincia na-
sceranno cabine di regia e ta-
voli tecnici con l’obiettivo di
coinvolgere tutte le realtà
che seguono i migranti e ren-
dere il più efficace possibile
l’accesso al programma per i
potenziali beneficiari.
A siglare l’intesa che coin-
volge anche la Regione arri-

verà domani il sottosegre-
tario leghista agli Interni
Nicola Molteni, che ha lavo-
rato al piano con l’assesso-
re regionale alla Sicurezza
Fabrizio Ricca (anch’egli
della Lega) e i prefetti pie-
montesi.
L’esperimento piemonte-
se si basa su un contributo
per chi voglia rientrare nel
proprio Paese d’origine e
avviare un’attività. Il pri-
mo banco di prova saranno
gli ospiti delle palazzine
all’ex Moi, liberate dieci
giorni fa: una trentina ha
già aderito al piano, altri
potrebbero farlo.
Si delinea così la nuova
strategia di gestione dell’im-
migrazione in Piemonte,
frutto dell’asse tra la Lega
che governa in Regione e
quella che governa a Roma,
ben diversa rispetto a un
passato nel quale il territo-
rio è diventato un modello
nei percorsi di accoglienza e
integrazione. Dalla libera-
zione anticipata del Moi ai
rimpatri il nuovo corso pren-
de forma: un nuovo paradig-
ma, che all’ospitalità preferi-
sce i rimpatri e per agevolar-
li mette a disposizione risor-
se pubbliche.
Qualche mese fa il mini-
stro Matteo Salvini ha stan-
ziato 12 milioni, di cui me-

tà finanziati dall’Unione eu-
ropea, per rimpatriare
2.700 persone, in prevalen-
za cittadini di Bangladesh,
Pakistan, Nigeria e Costa
d’Avorio, tutti Paesi con cui
l’Italia non ha accordi di

riammissione. Il tentativo è
consolidare uno strumento
che finora ha funzionato po-
co e male: nei primi cento
giorni del 2019 l’Italia ha
operato appena 122 rimpa-
tri volontari assistiti, di cui

20 dal Piemonte, mentre
quelli forzati sono stati
2.179. Nel 2018 i rimpatri
sono stati 5 mila, meno che
nel 2017.
Con i 5 milioni stanziati
dal ministero dell’Interno -

stando alle esperienze prece-
denti dei programmi di rim-
patrio - in Piemonte si potreb-
be finanziare il ritorno ai Pae-
si d’origine di poco più di mil-
le migranti. —
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Il primo banco di prova del nuovo progetto saranno alcuni migranti che abitavano all’ex Moi

RETROSCENA

IL CASO

Ragazzi al parco del Valentino, polmone verde di Torino

I progetti finanziati dall’Europa per rendere più vivibile la città di notte


Al Valentino un contatore per capire quanti stanno facendo jogging


Sensori e Big Data al parco

per aumentare la sicurezza

44 LASTAMPAGIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019
CRONACA DI TORINO

T1 PR
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