la Repubblica - 30.07.2019

(ff) #1
di Teresa Monestiroli

milano — Alla vita in orbita si è
adattato subito, «molto più veloce-
mente della prima volta», al caffè
no, «a quello sarà difficile abituar-
si», deve essere davvero pessimo.
«Mi sono sentito subito a casa, il
mio corpo ha imparato in fretta a
muoversi in libertà e, approfittan-
do dell’assenza di peso, a godere
della bellezza della microgravità».
Al primo collegamento dallo spazio
l’astronauta Luca Parmitano sem-
bra in gran forma. Sorride, scherza,
gioca con il microfono come fosse
una majorette e volteggia nel vuo-
to, aggrappandosi alle maniglie per
non uscire dall’inquadratura dello
schermo che rimanda la sua imma-
gine sul pianeta Terra nell’audito-
rium del Museo della Scienza e del-
la Tecnologia di Milano, 400 chilo-
metri dalla stazione spaziale inter-
nazione (ISS) dove abita dal 21 lu-
glio in un ciclo continuo di giorni e
notti che contano sedici albe e sedi-
ci tramonti ogni 24 ore, fluttuando
su oceani di nuvole da togliere il fia-
to che posta su Twitter per la gioia
dei suoi 580 mila follower con gli
occhi puntati verso il futuro.
D’altronde «tra le stelle si vede il
futuro» racconta AstroLuca in di-
retta, orgoglio italiano della missio-
ne ESA Beyond di cui da ottobre sa-
rà comandante in capo. Ha avuto
poco tempo per guardare fuori dal-
la cupola, giù sulla Terra, ma una
sbirciata alla sua Sicilia l’ha fatta,
«con tante foto che sono in attesa
di essere scaricate». Immagini di ca-
sa scattate insieme a quelle che cer-
tificano, se ce ne fosse ancora biso-
gno, l’allarme numero uno che ab-
biamo di fronte: il riscaldamento
globale. Perché fra le battute della
prima conferenza stampa spaziale
Luca non rinuncia a lanciare un mo-
nito al mondo “sotto” di lui: “L’A-
genzia spaziale europea ha un pro-
gramma satellitare ad altissima de-

finizione che fa osservazione terre-
stre ed è lì che abbiamo visto i dati
scientifici che ci danno idea di qua-
le è il trend del riscaldamento glo-
bale. Noi dalla stazione spaziale
possiamo fare osservazione uma-
na: ho visto nelle foto mie e in quel-
le dei miei colleghi i cambiamenti
rispetto a sei anni fa. Ho visto i de-
serti avanzare e i ghiacciai squa-
gliarsi. Spero che le nostre parole e
il nostro sguardo serva per allarma-
re la gente verso quello che è il ne-
mico numero uno oggi, il riscalda-
mento globale, e dare spinta a chi
guida i nostri paesi per fare tutto il
possibile per migliorare la situazio-
ne, non credo sia possibile inverti-
re il trend, ma dobbiamo fare di tut-
to per rallentarlo».
Ad ascoltarlo, in prima fila, c’è il
console russo e il viceconsole ame-
ricano, uniche istituzioni in sala, se-
duti insieme al direttore del mu-

seo, alla decana dei ricercatori spa-
ziali Amalia Ercoli Finzi e alla giova-
nissima Linda Raimondi (Astrolin-
da per la rete), a 20 anni già in adde-
stramento per diventare astronau-
ta. Sognando la Luna, Luca si prepa-
ra al lavoro sulla navicella, che sarà
intenso. La prima passeggiata nello
spazio la faranno gli americani, lui
resterà dentro. Ma ci sono oltre 200

esperimenti da coordinare, di cui
50 proposti dall’Europa e sei dall’I-
talia, tutti di biomedicina realizzati
direttamente sul corpo degli astro-
nauti approfittando della microgra-
vità, come Nutris, che prevede l’a-
nalisi della variazione delle propor-
zioni fra massa grassa e massa ma-
gra durante le missioni spaziali, o
gli esperimenti che aiuteranno a
comprendere come il funziona-
mento del cervello e i suoi comandi
ai cinque sensi in condizioni di gra-
vità diverse da quelle sulla Terra.
La battuta che circola in queste
ore fra gli astronauti alle prese con
le operazioni di trasloco dei mate-
riali appena arrivati con la navicel-
la cargo Dragon 18, è “Purtroppo
non abbiamo spazio!”. «A noi fa ri-
dere sempre» scherza Parmitano in
chiusura. Purtroppo non c’è stato
spazio per approfondire. La Nasa
ha chiuso il collegamento.

di Giacomo Talignani

Le trecce al vento e un messaggio
chiaro, “zero emissioni contro una
tonnellata di CO 2 ”. Così la 16enne
svedese Greta Thunberg ha deciso
di sbarcare in America: ricordando
che per aiutare un Pianeta stretto
nella morsa del cambiamento clima-
tico si può sempre cercare un’altra
via. Lei ha scelto per una rotta che la
porterà in barca a vela dall’Europa

sino a New York, dove il 23 settem-
bre è attesa al summit sul clima
dell’Onu, navigando attraverso l’o-
ceano Atlantico in un agosto per al-
tro a rischio uragani.
Saranno due settimane a bordo
della “Malizia II”, imbarcazione da
regata guidata da Pierre Casiraghi.
Datata 2015, con panelli solari, turbi-
ne sottomarine e sistemi per lo sfrut-
tamento dell’energia eolica, questa
nave è pensata per viaggiare ad
“emissioni zero” contro la tonnella-
ta di CO 2 di un volo andata e ritorno
dalla Svezia agli Stati Uniti.
Per lei questo viaggio è dunque
una questione di coerenza. Quando
il 20 agosto del 2018 si presentò da-
vanti al Parlamento svedese con il
cartello sullo “sciopero per il clima”
non aveva idea di dove quella prote-
sta l’avrebbe portata ma un anno do-
po, diventata paladina del clima, è
determinata a insistere con la scelta
di “non volare per non inquinare”.
Dopo aver annunciato di volersi
prendere un anno sabbatico da scuo-
la per incontrare gli attivisti ameri-

cani messicani e canadesi, parteci-
pare al summit di New York e soprat-
tutto alla Cop25 in Cile a dicembre,
in centinaia le hanno scritto per aiu-
tarla ad organizzare il viaggio. “Non
ci sono treni per l’America e non so
ancora come ci arriverò” scriveva ai
follower. Poi è arrivata la proposta
del Team Malizia e della Fondazio-
ne Prince Albert II di Monaco: un
“passaggio” sulla barca da 18 metri.
Partirà assieme al padre Svante, il
regista Nathan Grossman, che gire-
rà un documentario sulla traversa-

ta, lo skipper Boris Herrmann e il
fondatore del team Pierre Casira-
ghi, terzo figlio della principessa Ca-
rolina di Monaco, anche lui al timo-
ne della nave. Si parte nelle prime
settimane d’agosto. La data verrà de-
cisa in base al meteo. “La navigazio-
ne sarà lunga e impegnativa”, ha det-
to Greta ricordando che la nave è do-
tata di strumenti per rilevare la CO 2
e fornire dati agli scienziati.
Malizia II è proprietà dell’ impren-
ditore tedesco Gerhard Senft e soste-
nuta dallo Yacht Club di Monaco, di
cui Pierre Casiraghi è vice presiden-
te. Per il nipote di Grace Kelly “Gre-
ta è un ambasciatrice che trasmette
un messaggio fondamentale sia per
la nostra società che per la sopravvi-
venza delle generazioni future”.
Quei milioni di giovani che, dice Gre-
ta, “hanno alzato la voce per sveglia-
re i leader mondiali. Nei prossimi
mesi, a New York e in Cile, scoprirò
se ci stanno ascoltando. Il nostro fu-
turo è a rischio: dobbiamo tutti unir-
ci davanti all’allarme lanciato dalla
scienza”.

A New York
L’eco-attivista
svedese Greta
Thunberg, 16
anni, non viaggia
in aereo a causa
del forte impatto
che i voli hanno
sull’ambiente

kLa prima foto scattata
L’alba sulla Terra del Fuoco, con
gli arcipelaghi attorno all’estremità
meridionale dell’America del Sud

I numeri
Un pianeta malato

Il collegamento dallO SPAZIO

Parmitano, un allarme da lassù


“Il nemico è la Terra che si scalda”


NASA LIVE/ANSA

A settembre AstroLuca


sarà il comandante


della stazione orbitante


“Il mio sogno? La Luna”


2000


Il riscaldamento globale
sta avanzando a una velocità
che non trova eguali negli
ultimi duemila anni. E’ così
esteso da riguardare il 98%
del pianeta (studio su Nature,
Università di Berna)

1,5 gradi


L’innalzamento
della temperatura a cui
andremo incontro già nel
2030 se non si riusciranno a
limitare i gas serra prodotti
dall’uomo (fonte ONU-IPCC)

2050


Milano come il Texas
e Roma come la Turchia.
Gli scenari futuri secondo lo
studio di un team di scienziati
pubblicato su PlosOn

kL’eco yacht Malizia II può produrre
Elettricità a zero emissioni di carbonio

Viaggio con Pierre Casiraghi


Greta va in America


in barca a vela


per non inquinare


“Ho visto i deserti


avanzare, i ghiacci


squagliarsi


Dobbiamo far di tutto


per rallentare


questo trend”


. Martedì, 30 luglio 2019 Cronaca pagina^15

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