la Repubblica - 01.08.2019

In cerca di droga

kAccusati Finn Elder e Gabe Hjorth

Arrivano i carabinieri

ore 0.

La dinamica: quelle 4 ore tra il 25 e il 26 luglio

L’appuntamento

All’appuntamento davanti al cinema

Alcatraz col pusher, Italo Pompei,

qualcosa va storto: si presentano 4

carabinieri liberi dal servizio. Il pusher

si sottrae all’identificazione, Gabe e

Brugiatelli fuggono, mentre Finn era

rimasto sulla panchina di piazza

Mastai ad aspettarli

Brugiatelli dà una

versione diversa

rispetto all’Arma

E sulla chiamata al 112

“Mi minacciavano”

Il mediatore della cocaina

“Mai parlato di magrebini”

kIn bici Sergio Brugiatelli

ore 1.

Quando Brugiatelli torna alla

panchina scopre i due californiani

sono fuggiti col suo zaino. I due

carabinieri Cerciello e Varriale

arrivano in piazza Mastai, chiamati

dal maresciallo Sansone che gli

chiede supporto per identificare il

pusher e le due persone fuggite

ore 23.

È ancora la sera di giovedì 25 luglio.

I due ragazzi americani, Finnegan

Lee Elder e Christian Gabriel Natale

Hjorth, incontrano Sergio

Brugiatelli in piazza Trilussa, a

Trastevere, e gli chiedono 80 euro

di cocaina; l’uomo non ne ha e si

offre di portarli da un pusher

di Federica Angeli

roma — «Non ricordo di aver detto

subito dopo l’omicidio di Cerciello

che gli aggressori fossero magrebi-

ni». Sergio Brugiatelli, l’uomo deru-

bato del borsello nero da cui tutto è

iniziato la notte a cavallo tra il 25 e

il 26 luglio, a Trastevere, ha affidato

al suo legale una serie di dichiara-

zioni. Tra cui quella di non ricorda-

re di aver indicato comenordafrica-

ni i due assassini del vicebrigadie-

re.

Una versione diversa da quella

che due giorni fa aveva dato il gene-

rale Francesco Gargaro. «L’indica-

zione dei magrebini c’è stata data

subito dopo l’omicidio da Brugiatel-

li — aveva detto il comandante del

Provinciale — poi la sera in caser-

ma, davanti alle evidenze, ha am-

messo che erano americani e di

aver mentito perché non voleva es-

sere coinvolto nella vicenda dell’o-

micidio».

Brugiatelli racconta ancora che

dopo essere stato derubato della

borsa, ha chiamato il numero del

suo cellulare. I due americani, spie-

ga, hanno risposto e «mi hanno mi-

nacciato, dicendo che sapevano do-

ve abitavo e sarebbero venuti a cer-

carmi. Nel borsello rubato, oltre al

documento d’identità, c’erano an-

che le chiavi della casa dove vivo

con mio padre, che è molto malato,

mia sorella e mio nipote. Ho avuto

paura che potessero far del male a

me e soprattutto a loro, e per que-

sto ho chiesto aiuto al 112. Le stesse

minacce che avevano rivolto a me

sono state ripetute poco dopo,

quando, in viva voce, ho richiama-

to di fronte ai carabinieri il mio nu-

mero di cellulare». L’uomo tiene an-

che a precisare di non essere «né

un intermediario di pusher né, tan-

to meno, un informatore delle for-

ze dell’ordine», anche se lui stesso,

nell’ordinanza del gip, sottoscrive

di avere accompagnato da un ami-

co spacciatore gli americani che vo-

levano cocaina.

Proseguono intanto le indagini.

Sul fronte procura sono stati acqui-

siti i turni di lavoro dei carabinieri

della stazione Farnese che sei notti

fa sono stati protagonisti della vi-

cenda, per verificare la presenza in

servizio di Cerciello. Ieri mattina, al-

la presenza degli avvocati della fa-

miglia del vicebrigadiere ucciso e

dei difensori dei due ragazzi, i mili-

tari sono tornati nella stanza nume-

ro 109 dell’albergo in cui i due cali-

forniani hanno alloggiato per rile-

vare tracce di sangue e altre im-

pronte digitali.

Ancora: anche la procura milita-

re ha aperto un’inchiesta sulla foto,

scattata nella caserma di via in Sel-

ci, che ritrae Christian Gabriel Nata-

le Hjorth ammanettato e bendato.

Dell’indagine è titolare la procura

di Roma: le ipotesi di reato nei con-

fronti dei carabinieri responsabili

sono abuso d’ufficio e rivelazione

di segreto. Il padre di Gabe, che ieri

è andato a trovarlo in carcere, dice

di essere convinto della sua inno-

cenza. Del resto il figlio ha scarica-

to da subito l’amico dicendo di non

aver visto l’omicidio e di non sape-

re che Elder fosse armato.

pagina. (^12) Politica Giovedì, 1 agosto 2019