A suo tempo non capivo il significato di tale comportamento ed in verità non ne ero particolarmente
preoccupato perché sembrava più che altro un capriccio grafico, mentre il disegno delle tombe
comprendevo che era inquietante perché i miei genitori si allarmavano puntualmente, e pertanto col
tempo cercai di limitarlo, lasciando progressivamente spazio proprio a questa scritta ossessiva.
Per un lungo periodo, comunque, i due strani comportamenti convissero pur rimanendo distinti, ma
successivamente iniziarono a congiungersi e coabitare negli stessi fogli, quelli ove ci mettevo più
impegno e creatività.
Nelle pagine più stilizzate, quindi, venivano presentate sia le tombe che le scritte Ancora.
La spiegazione più intima, profonda, drammatica, sconvolgente, che ho abbozzato successivamente
da adulto - associando quei comportamenti ad altri avvenimenti sovrannaturali che manifestavano
anch’essi evidenti segni di intercessione spirituale - è che quella parola “Ancora” fosse in realtà una
richiesta relativa al tempo da vivere, come se chiedessi a Dio di farmi vivere ancora, di non farmi
salire così presto in Cielo, come probabilmente era previsto nel mio destino!
Forse il Fato avrebbe voluto che divenissi un Angelo del Signore, un fanciullo volato in Cielo per
destino precostituito, e quella dolcissima richiesta “Ancora” - ripetuta centinaia e centinaia di volte
non soltanto su tantissimi fogli ma su tutte le superfici ove fosse possibile scriverla o intarsiarla, in
particolare nel legno che reperivo ovunque, anche sui banchi di scuola - fu accolta dal Buon Dio,
infatti eccomi ancora qui a raccontare la mia particolarissima esistenza!
A sostegno di quest’ipotesi inverosimile tiravo in ballo considerazioni altrettanto sorprendenti ed
apparentemente improbabili, che col tempo però divennero convincenti, relative sia alla mia
particolare bellezza essendo biondino con gli occhi verdi, sia all’evidente dolcezza nelle sembianze
e negli atteggiamenti, entrambe testimonianza di una notevole purezza interiore, entrambe tipiche
degli Angeli nell’immaginario comune!
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