NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

(Gianni Zito) #1

In quei pochi attimi, vissuti di sfuggita perché il poliziotto andava di fretta, provai un’incantevole
sensazione di accoglienza e protezione da parte della Madonna, infatti mentre proseguivo nel
percorso mi voltavo spesso indietro per osservarla meglio e ringraziarla per l’enorme aiuto
spirituale!
Di colpo capii che quel luogo di tetra perdizione era comunque protetto dalla Madonna, da Dio, dai
miei Amori Infiniti! Si trovavano anche loro nel carcere! Il loro Amore Eterno regnava anche in
quel luogo di penosa emarginazione, e quindi potevo stare assolutamente tranquillo!
Fu un Messaggio d’Amore dal vivo, chiaro e lampante, che sovvertì completamente il mio stato
d’animo! La Madonna mi trasmise un chiaro segnale, sembrò dirmi: “vai, andrà tutto bene”.
E così riuscii a ritrovare coraggio e fiducia nel destino!!


Subito dopo mi sottoposero ad una visita medica e poi, con l’Anima molto più serena, affrontai il
momento più duro, l’ingresso nella cella.


Era notte fonda ormai e gli altri detenuti dormivano quando arrivammo io ed il poliziotto che aprì la
cella facendo un notevole rumore, inserendo le enormi chiavi nella serratura senza alcun riguardo
per i carcerati, i quali mi squadrarono dalla testa ai piedi con espressioni di disprezzo perché erano
stati svegliati di soprassalto per colpa mia!


Li guardai anch’io in faccia, uno per uno, cercando di simulare, con l’espressione del mio volto, una
sorta di compartecipazione al fastidio di averli svegliati, ed infatti molto imbarazzato dissi a bassa
voce: “scusate per l’orario, non è colpa mia, abbiate pazienza!”.


Questa frase da sola fu sufficiente per stemperare la tensione e per far capire ai detenuti che ero una
persona per bene e rispettosa, infatti cambiarono espressione e si svegliarono per accogliermi ed
aiutarmi a fare il letto con le modalità classiche dei carcerati.


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