L'Orologio

(Chris Devlin) #1
ca. In particolare per suonare oc-
corre conoscere il solfeggio la tec-
nica studiare l’armonia imparare le
regole per poter dire quello che vo-
gliamo proprio come in una lingua
con cui non siamo cresciuti. In real-
tà la musica va oltre questo princi-
pio: è un linguaggio non verbale

che non ha sempre bisogno di esse-
re spiegato. Non infila concetti pre-
cisi è leggera e vaga e di conse-
guenza molto più aperta alla libera
interpretazione: alcune cose posso-
no apparire e sparire e non lasciare
traccia altre invece essere riprese. È
un linguaggio molto più magico di
quello che stiamo usando io e te
che presuppone invece significati
pesanti per ognuna delle proposi-
zioni che formulo.

Ma allora quanto di quello che
vuole esprimere un musicista arriva
all’ascoltatore? Il messaggio dipende
da chi suona o dalla disposizione e
dal vissuto di chi ascolta?
Credo che non arrivi quasi nulla di
quello che si vuole esprimere. Biso-
gna pensarla per grandi temi: io per
esempio spero di lanciare un mes-
saggio di gioia ed entusiasmo. Su
tutto il resto su dettagli come l’im-
magine che avevo in mente mentre
suonavo il titolo la sensazione la
nostalgia il romanticismo la rabbia
o la voglia di rivoluzione che posso-
no essere dentro una composizione
non mi faccio grandi illusioni. An-
che perché non è fondamentale:
l’importante è che arrivi energia. La
persona che dopo un concerto ti di-
ce “Mi sono annoiata non ho capito
niente” non è stata investita da quel-
l’energia mentre chi dice “Ho capi-
to cosa voleva dire Stravinsky” e te
lo spiega non ha più ragione di
Stravinsky stesso o di chiunque al-
tro. Il significato della musica è mi-
sterioso.

Quanto si gioca con il tempo in
musica? Quanto è importante nel-
l’interpretazione di un brano nel
darne una lettura o un’altra nel ti-
rarne fuori lo spirito?
Il tempo è una delle cose su cui si
gioca di più in musica classica visto
che le note sono quelle. La prima
domanda che si pone l’interprete
spesso è proprio: “Come posso tro-

Stefano Bollani classe ’ 72  è uno dei più grandi pianisti di jazz (ma non solo)
del panorama internazionale.

105


La musica è una forma di espres-
sione un linguaggio. Anche in mu-
sica è difficile comprendere le “altre
lingue”?
Rispetto al linguaggio la musica
ha un grande vantaggio. Per anni si
è detto che per suonarla e ascoltarla
fosse meglio saperne la grammati-

©V


ale


nt
ina


C
en


ni


L’OROLOGIO 226 - Aprile 2014
Free download pdf