(^66) COELUM ASTRONOMIA
I Primi Visitatori di Mercurio
Una rappresentazione artistica della sonda NASA Mariner 10, la prima a visitare il pianeta più interno
del Sistema Solare. Crediti: NASA
La prima navicella spaziale ad avvicinarsi con
cautela a Mercurio fu la sonda NASA Mariner 10
ma, ironicamente, se la missione si fosse svolta
come originariamente previsto, molte
caratteristiche del pianeta sarebbero rimaste un
mistero.
Nell'iniziale proposta di missione, presentata nel
1970, il Mariner 10 avrebbe dovuto effettuare un
fly-by di Mercurio - quindi un unico, breve volo
sopra il pianeta, dopo essere passato vicino a
Venere.
Tuttavia, uno scienziato italiano di nome
Giuseppe Colombo (1920-1984), dell’Università
di Padova, che all'epoca era in visita presso il Jet
Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, aveva
notato che il periodo orbitale del Mariner 10
attorno al Sole, dopo aver sorvolato Mercurio,
sarebbe stato quasi esattamente il doppio del
periodo del pianeta stesso, quindi la navicella
spaziale e il pianeta si sarebbero incontrati
nuovamente e, con un po' di ingegno, venne
organizzato un secondo fly-by.
Il JPL esaminò l'idea di Colombo e scoprì che,
scegliendo accuratamente il punto del primo fly-
by, era effettivamente possibile ottenere un
secondo e addirittura anche un terzo incontro con
il pianeta. Nel 1974-75, il Mariner 10 fu così in
grado di sorvolare Mercurio ben tre volte,
arrivando a fotografare il 45% della sua superficie
e a rilevare il suo campo magnetico, che a quel
tempo risultò essere una scoperta sconcertante
perché si pensava che Mercurio fosse troppo
piccolo e il suo moto di rotazione troppo lento per
poterne averne uno.
Mariner 10 è rimasto poi l'unico veicolo spaziale a
sondare Mercurio fino alla recente missione
MESSENGER (MErcury Surface, Space ENvironment,
GEochemistry and Ranging – una sigla che fa un
riferimento al mitologico e divino messaggero
romano Mercurio), la prima con l'unico scopo di
studiare il pianeta di ferro.
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