«Una delle migliori possibilità offerte dalle
osservazioni di ALMA è quella di vedere le galassie
lontane con una risoluzione senza precedenti»,
afferma Tadaki, il cui team ha potuto delineare
con grande dettaglio la distribuzione, le proprietà
fisiche e cinematiche dei gas molecolari nella
galassia AzTEC-1.
Una delle prime sorprese emerse è che la galassia
è già dotata di un disco in rotazione.
Contrariamente a quanto il team si attendeva
infatti, AzTEC-1 mostra un disco galattico già
formato. A tal riguardo, Min Yun, uno dei coautori
dello studio e professore di astronomia presso
l’Università del Massachusetts, ha affermato:
«È una vera sorpresa che questa galassia, osservata
com’era quasi 13 miliardi di anni fa, abbia un
massiccio e ordinato disco gassoso in regolare
rotazione, contrariamente a una specie di caotico
“disastro ferroviario” che ci aspettavamo di
osservare, e che è quanto previsto dalla maggior
parte degli studi teorici».
Al di là di questo però, la proprietà che
maggiormente caratterizza questo mostro
cosmico primordiale è l’elevatissimo ritmo di
formazione stellare osservato, oltre 1.000 volte
maggiore di quello della Via Lattea: AzTEC-1 è una
frenetica e inarrestabile fucina stellare. Questa
caratteristica permette di classificare tale oggetto
come una “galassia starburst”, ossia quella
famiglia di galassie che presentano un tasso di
produzione di nuove stelle insolitamente alto.
Le precedenti osservazioni compiute con il Large
Millimeter Telescope in Messico avevano già
evidenziato una enorme quantità di monossido di
carbonio distribuito nel disco galattico e rivelato
l’intensa formazione stellare. Ma se nelle
tradizionali galassie starburst la formazione di
nuove stelle avviene per lo più al centro del disco
galattico, anche in questo AzTEC-1 si è dimostrata
originale e in controtendenza.
Cercando le ragioni di una tale frenetica attività, i
ricercatori giapponesi hanno cercato di
caratterizzare l’ambiente attorno alle nursery
stellari per ottenere delle mappe precise delle
nubi di gas molecolare da cui le stelle si formano.
Per compiere tale ricerca, ALMA si è dimostrato
uno strumento validissimo che ha permesso di
Sopra. La galassia COSMOS-Aztec-1 osservata con ALMA. A sinistra è mostrata la distribuzione del gas
molecolare mentre a destra quella delle particelle di polvere. Oltre alla nucleo centrale, i ricercatori hanno
trovato due dense nubi a diverse migliaia di anni luce dal centro. Dinamicamente instabili, si pensa siano siti
di intensa formazione stellare. Crediti: Alma (ESO / NAOJ / NRAO), Tadaki et al.