http://www.lescienze.it Le Scienze 79
Qualità e precisione delle analisi del rischio dipendono dalla
solidità delle conoscenze scientifiche usate per valutare ciascu-
na delle sue parti. Per l’energia nucleare e gli OGM la scienza è
decisamente solida. Per tecnologie nuove come i veicoli a guida
autonoma la storia è diversa. Le componenti del rischio possono
essere legate alla probabilità che un sensore «veda» o meno un pe-
done, alla probabilità che questi si comporti in modo prevedibile e
a quella che il guidatore possa riprendere il controllo della vettu-
ra al momento giusto quando un pedone non viene visto o si com-
porta in modo imprevedibile. La fisica dei sensori a base di laser a
impulsi è ben compresa, ma le loro prestazioni con neve o nebbia
no. Le ricerche su come i pedoni interagiscono con i veicoli a gui-
da autonoma sono appena iniziate. E gli studi indicano che i gui-
datori non sono in grado di rimanere abbastanza vigili da poter in-
tervenire in casi di emergenza poco frequenti.
Quando la comprensione scientifica non è completa, l’analisi dei
rischi non si basa più solo sui fatti accertati ma si affida al giudizio
degli esperti. Gli studi dedicati a questi giudizi mostrano che spes-
so sono decisamente buoni, ma solo se agli esperti arriva un buon
flusso di dati di ritorno. Per esempio, i meteorologi confrontano re-
golarmente le proprie previsioni sulla probabilità che si verifichi-
no precipitazioni con ciò che dicono i pluviometri delle stazioni
di rilevamento. Grazie a questo chiaro e rapido confronto tra pre-
visioni ed esiti, quando il meteo prevede una probabilità di piog-
gia del 70 per cento piove davvero il 70 per cento circa delle volte.
Per tecnologie nuove come le auto a guida autonoma o la modifica
dei geni, ci vorrà ancora parecchio tempo prima che arrivino i dati
di verifica. Fino ad allora, resteremo incerti – anche gli esperti – su
quanto siano realmente precise le stime di rischio.
La scienza delle scienze del clima
Il giudizio degli esperti, che dipende dal flusso dei dati di ve-
rifica, entra in gioco quando si tratta di prevedere costi e benefi-
ci dei tentativi di rallentare o adattarsi al cambiamento climati-
co. Le analisi in materia mettono insieme i giudizi degli esperti di
molti campi di ricerca, alcuni dei quali sono ovvi, come la chimi-
ca dell’atmosfera e l’oceanografia, e altri meno, come botanica, ar-
cheologia e glaciologia. Nelle analisi climatiche complesse, questi
giudizi degli esperti riflettono una gran massa di conoscenze, ali-
mentate da flussi di dati basati su prove scientifiche. Alcuni aspet-
ti, però, continuano a restare incerti.
Il mio primo incontro con queste analisi risale al 1979, nel qua-
dro di un progetto di programmazione dei successivi vent’an-
ni di ricerche sul clima. Il progetto, sponsorizzato dal Deparment
of Energy, era strutturato in cinque gruppi di lavoro. Uno tratta-
va degli oceani e delle regioni polari, un altro della biosfera gestita
dall’uomo, un terzo di quella meno gestita e il quarto di economia
e geopolitica. Il quinto gruppo, di cui facevo parte io, si occupava
delle risposte sociali e istituzionali al pericolo. Già quarant’anni fa
c’erano prove sufficienti a rivelare che stavamo giocando d’azzardo
in modo pesantissimo con il nostro pianeta. Il nostro rapporto fina-
le, che riassumeva il lavoro di tutti e cinque i gruppi, concludeva:
«il probabile esito va al di là dell’esperienza umana».
Pensare l’impensabile
In che modo, allora, chi fa ricerca in questo campo può assolve-
re al suo dovere di informare le persone sul metodo più valido di
ragionare su eventi e scelte che vanno al di là della loro esperien-
za? Si può fare se si tengono presenti due lezioni fondamentali che
Jen Christiansen (vengono dagli studi dei processi decisionali.
grafica
). Fonte:
Individuals With Greater Science Literacy And Education Have More Polarized Beliefs On Controversial Science
Topics
, di Caitlin Drummond e Baruch Fischhoff, in «Proceedings of the National Academy of Sciences», Vol 114 n. 36, 5 Settembre 2017
Bisogna sostenere la ricerca sulle cellule staminali
con fondi pubblici
L’universo si è sviluppato a partire dal big bang
Istruzione
generale
Istruzione
scientifica
Preparazione
scientifica
MinoreMaggiore MinoreMaggioreMinoreMaggiore
Più aderente
alla
posizione
della
comunità
scientifica
Meno
aderente
alla
posizione
della
comunità
scientifica
Identità politica
Estremamente
progressisti
Progressisti
Leggermente
progressisti
Centristi
Lievemente
conservatori
Conservatori
Estremamente
conservatori
Gli esseri umani sono un prodotto dell’evoluzione
Il cambiamento climatico è un problema serio
Pubblici disaccordi
sulla scienza
Sulle questioni scientifiche politicamente controverse, la polarizza-
zione è maggiore tra le persone meglio informate. Gli studiosi hanno
visto questo effetto in due sondaggi nazionali condotti negli Stati Uni-
ti nel 2006 e nel 2010 su un totale di oltre 6500 persone. A esse è
stato chiesto come la pensavano su diversi temi scottanti e se erano
d’accordo con la posizione della comunità scientifica. Con la crescita
del livello di istruzione e preparazione scientifica aumentava la diver-
genza di opinioni tra progressisti e conservatori. Può darsi che que-
sto accada perché le persone più preparate sono più in sintonia con
le posizioni del gruppo politico cui aderiscono e si sentono più sicu-
re nel difenderle.