8 Giovedì 19 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore
Economia & Imprese
Michelin farà nel sito di Alessandria
le gomme che abbattono i consumi
RICERCA E SVILUPPO
Nuovi pneumatici in grado
di ridurre del % l’energia
Materiali con attriti minori
Nell’impianto piemontese
i prototipi con una forte
componente d’innovazione
Filomena Greco
SPINETTA MARENGO (AL)
È il più grande stabilimento per la
produzione di pneumatici per au-
tocarro in Italia, con una capacità di
oltre un milione di pezzi all’anno e
addetti. Lo stabilimento Mi-
chelin di Alessandria rilancia sulla
sostenibilità e lo fa grazie ad un in-
vestimento da milioni di euro
per costruire una linea pilota dove
sviluppare gli pneumatici del futu-
ro, con materiali capaci di ridurre la
resistenza al rotolamento e abbas-
sare consumi energetici ed emis-
sioni inquinanti.
Michelin Italia conta tre plant –
tutti in Piemonte, il maggiore dei
quali a Cuneo –, mila addetti e ri-
cavi per , miliardi come ricorda
Simone Mattion, il presidente e ceo
del ramo italiano. «Il radicamento
in Italia del Gruppo Michelin è sto-
rico, a Torino – racconta il ceo Mat-
tion – è nato il primo stabilimento
estero di Michelin all’inizio del No-
vecento, nel , oggi puntiamo
sullo sviluppo di competenze tec-
nologiche all’interno del gruppo,
anche per questo Michelin è tra i
soci fondatori del Competence
Center del Politecnico di Torino».
L’impianto pilota di Alessandria
rafforza questo posizionamento
visto che qui si svilupperanno una
serie di prototipi, con una forte
componente di innovazione e ri-
cerca, sostenuta anche dai fondi
europei per la coesione regionale
attraverso la Regione Piemonte,
per circa , milioni. «Sviluppere-
mo – spiega Simone Rossi, diretto-
re dello stabilimento alessandrino
- pneumatici in grado di ridurre
del % l’energia consumata per
ogni chilometro percorso, obietti-
vo di sostenibilità che l’intero
Gruppo si è dato per il e che
Alessandria ha adottato. L’impian-
to di nuova generazione è costitui-
to da una linea di estruzione si-
multanea per la fabbricazione di
battistrada complessi». L’indu-
strializzazione del prodotto è pre-
vista tra il e il .
Un tema, quello della riduzione
dei consumi legata a migliori per-
formance dello pneumatico fonda-
mentale per tutte le motorizzazioni
ma ancora più strategico, ad esem-
pio, se si guarda allo sviluppo futu-
ro della mobilità elettrica ed alter-
nativa in generale. «La dinamica
dell’autoveicolo – spiega il ceo – è
legata alle caratteristiche dei pneu-
matici e resta una delle caratteristi-
che fondamentali, per questo i pro-
duttori sono chiamati a coproget-
tare i modelli con il car maker».
Ad Alessandria si lavora su tre
turni, oltre il % della produzione
va all’estero e di questa quota, po-
co meno della metà, il %, è desti-
nato ai mercati oltreoceano. Uno
stabilimento molto flessibile, con
un portafoglio di diversi model-
li di pneumatici per il trasporto pe-
sante, oltre che per i mezzi indu-
striali e agricoli e la capacità di la-
vorare su diverse tipologie di
prodotti al giorno. Da un lato una
quota alta di automatizzazione, ad
esempio nel repartyo dove si lavo-
rano i cerchi di acciaio inseriti al-
l’interno dello pneumatico, dal-
l’altro una lavorazione sartoriale
per la rifinitura del prodotto in fa-
se finale, prima della cottura.
Il tema della fabbrica sostenibile
è stato dunque al centro della gior-
nata organizzata ieri in collabora-
zione con Confindustria Alessan-
dria per condividere progetti e best
practice. Per la Michelin di Alessan-
dria si tratta di un percorso avviato
a partire dal , con milioni di
investimenti totali per migliorare i
processi produttivi e modificare il
footprint del plant. Sostenibilità
economica accanto a sostenibilità
ambientale, sintetizza l’ammini-
stratore delegato Mattion. Da allora
i costi di produzione sono diminui-
ti del % mentre i volumi sono
quasi raddoppiati. In campo lo svi-
luppo del progetto digital twin per
la gestione virtuale della fabbrica,
l’introduzione dei carrelli automa-
tici per gli spostamenti all’interno
dei reparti e l’applicazione deno-
minata Vibes per ottimizzare i pro-
cessi di saldature dei diversi strati
del pneumatico riducendo il conte-
stuale utilizzo di solventi chimici.
L’obiettivo adotatto dallo stabi-
limento di Alessandria, coerente-
mente con le scelte del Gruppo Mi-
chelin, è di dimezzare entro il
, a confronto con il , l’im-
patto ambientale in base a una se-
rie di indicatori che misurano con-
sumo di risorse – cioé energia e ac-
qua – emissioni e quantità di rifiu-
ti. Con la torinese Enerbrain, ad
esempio, Michelin ha sviluppato
su Alessandria un sistema di mo-
nitoraggio di temperatura, umidi-
tà e qualità dell’aria che permette
di intervenire in tempo reale e ri-
durre i consumi energetici, model-
lo che presto sarà adottato anche
nella sede di Cuneo. Mentre sul ci-
clo dei rifiuti il lavoro fatto finora
ad Alessandria ha permesso di va-
lorizzare al % gli scarti, una
parte dei quali è utilizzata nelle fi-
liere della gomma-plastica.
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In linea. Una fase della lavorazione di pneumatici per autocarro nello stabilimento Michelin di Alessandria
1,1 milioni
Capacità produttiva
Volumi raddoppiati
nello stabilimento Michelin
di Alessandria
920
Gli addetti
Sono al lavoro su tre turni
42 anni è l’età media dei
dipendenti alessandrini
1,6 miliardi
Michelin Italia
Ricavi del ramo italiano
della multinazionale con tre
stabilimenti in Piemonte
DATI ACEA DI AGOSTO
L’auto frena ancora
dell’8,6%: male Fca,
tiene Daimler
Alimentazioni alternative
in crescita al ,%
delle immatricolazioni
TORINO
In frenata il mercato dell’auto in Eu-
ropa. A luglio le immatricolazioni
sono cresciute dell’% mentre sono
scese dell’,% nel mese di agosto
come rilevato dall’Acea. L’anda-
mento dei mesi estivi ha comunque
condizionato l’intero periodo: da
gennaio ad agosto le immatricola-
zioni sono state milioni e
., con un calo del ,% rispet-
to al mentre Fca perde il % di
volumi di vendita da gennaio.
Tra i mercati dell’area, come
fa notare il Centro Studi Promotor
diretto da Gian Primo Quagliano,
registrano un risultato in calo e
tra i cinque principali mercati sol-
tanto la Germania chiude il con-
suntivo degli otto mesi dell’anno
con un bilancio positivo rispetto
al (+,%), mentre sono in
rosso i consuntivi di Francia
(-%), Italia (-%), Regno Unito
(-,%) e Spagna (-,%).
Tra i gruppi automobilistici ci so-
no poche eccezioni: da gennaio tutti
hanno registrato un calo delle im-
matricolazioni, ad eccezione del
Gruppo Daimler, che cresce del ,%
grazie alle performance sia di Mer-
cedes che di Smart, e di Toyota, che
porta a casa nei primi otto mesi del-
l’anno l’,% in più di vendite. Hun-
day Group mantiene sui risultati del
e si guadagna la quinta posi-
zione dopo Fca. Continua la riduzio-
ne dei volumi di Fiat Chrysler che in
Europa perde il ,% di immatrico-
lazioni, scende dal , al , nella
quota di mercato, con Jeep che co-
munque mantiene i risultati e Lan-
cia che invece cresce. Volkswagen
registra un calo del ,% nel periodo,
con i brand principali in frenata
mentre Seat cresce del ,%. In ter-
reno negativo anche le case francesi,
sebbene PSA contenga i danni
(-,% nel periodo) mentre il Grup-
po Renault perde il ,% di immatri-
colazioni. Tiene Bmw, nonostante la
frenata dei mesi estivi, mentre Ford
perde il ,% di vendite sul mercato.
Il risultato europeo riflette la fre-
nata economica in atto e così allon-
tana la possibilità di tornare ai
milioni di auto vendute nel .
«Senza urgenti e articolati inter-
venti a sostegno dell’industria auto
europea, sul lato sia della domanda
che dell’offerta, il paventato “de-
serto dei profitti” rischia seriamen-
te di materializzarsi, colpendo un
settore che in Europa occupa quasi
milioni di persone» sottolinea
l’Unrae, a cui aderiscono le case
produttrici straniere.
Quanto alle alimentazioni, l’An-
fia, l’Associazione delle imprese del-
la filiera automotive fa notare come
nei major market il calo complessi-
vo delle immatricolazioni di diesel
nei primi otto mesi è pari a quasi
mezzo milione di vetture, -% sul
. Nella consueta rilevazione pe-
riodica, l’Acea ha fotografato la si-
tuazione completa al secondo tri-
mestre dell’anno. Dal report emerge
effettivamente la crisi strutturale
del gasolio (-,%) e l’ascesa delle
vetture alimentate a benzina che,
nel periodo considerato, rappresen-
tano quasi il % del mercato. Con-
tinua la marcia delle alimentazioni
alternative, che conquistano una
quota pari al ,% del totale delle
nuove auto immesse sul mercato.
Restano stabili le vendite di auto a
gas naturale mentre le vetture elet-
triche registrano una crescita del
,% sullo stesso periodo del .
—F. Gre.
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