La Stampa - 30.08.2019

(avery) #1
.

barriera di milano


Calcie e pugni


ai poliziotti


per difendere


il covo di pusher


IRENE FAMÀ
Seguendo le tracce di un
sms, che avrebbe dovuto es-
sere custodito come un se-
greto, gli investigatori del-
la Squadra mobile sono arri-
vati a scoprire l'indirizzo di
uno dei santuari della dro-
ga in Barriera di Milano. In
un modesto alloggio al pri-
mo piano di uno stabile di
via Brandizzo, i poliziotti
hanno trovato un covo di
pusher, ben noto a una rete
di clienti e altri piccoli spac-
ciatori che condividevano i
messaggi top secret. Per la
polizia non è stata un'irru-
zione facile. Sono finiti in
manette in tre. Due senega-
lesi e un gabonese. Quando

gli investigatori sono entra-
ti nell'appartamento, due
di loro li hanno aggrediti
con calci e pugni per dare il
tempo a un loro complice,
minorenne, di sbarazzarsi
della droga nascosta in un
secchio in bagno.
Gli agenti hanno seque-
strato oltre 140 dosi di co-
caina e crack, il materiale
necessario per il confezio-
namento e oltre 5 mila euro
in contanti. I tre uomini so-
no stati tutti arrestati per
detenzione di stupefacente
e due di loro anche per l'ag-
gressione alla polizia. Il mi-
norenne è stato denuncia-
to. Il blitz della Squadra mo-
bile è una delle risposte con-
crete alle proteste di resi-
denti e amministratori, esa-
sperati dal dilagare delle zo-
ne di spaccio nella zona
Nord della città. —
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Farmacie
QUARTIERI

San Salvario

In sella con il Bike Pride


sulla ciclabile della discordia


“Imperfetta, ma necessaria”


crocetta

La protesta dei residenti

“Una foresta lungo il viale

davanti al Politecnico”

Le panchine letteralmente inghiottite dalla vegetazione

REPORTAGE


  1. La doppia pista di via Nizza continua a divide-
    re la città. 2. La ferramenta che fa lo sconto del
    10% a chi si presenta in bici. 3. Elisa Gallo, atti-
    vista Bike Pride: «È assurdo ostacolare questi
    progetti». 4. Il tratto non ancora completato,
    verso corso Dante.


DIEGO MOLINO
Siepi alte quasi tre metri che
nascondono le panchine in
pietra e invadono il lungo
percorso ciclopedonale sotto
il viale alberato. Non succe-
de in una strada di periferia -
e non sarebbe normale co-
munque - ma in corso Duca
degli Abruzzi, su cui si affac-
ciano le eleganti palazzine
nell’area del Fante. È qui che,

nel tratto tra corso Einaudi e
corso Stati Uniti frequentato
ogni giorno dagli studenti
del Politecnico, la cura del
verde pubblico lascia a desi-
derare. E le proteste dei resi-
denti non si fanno attendere.
«Una volta da quelle siepi
spuntavano fiorellini, ora in-
vece ci sono le erbacce» dico-
no. Il colpo d’occhio non men-
te, con i ragazzi seduti sulle

panchine inghiottiti dai ce-
spugli. Una situazione che
dovrebbe essere risolta, co-
me assicura Francesco Marti-
nez, vicepresidente della Cir-
coscrizione 1: «Le attività di
sfalcio sono già partite da cor-
so De Nicola, entro la prossi-
ma settimana i giardinieri ar-
riveranno anche nella zona
del Politecnico».
Ma non è l’unica maga-
gna segnalata dai cittadini di
Crocetta: sotto accusa anche
la cura di alberi e aiuole. «Su
alcune piante è cresciuta l’e-
dera, che è un parassita e dan-
nosa per la loro salute. Stan-
ca di segnalare inutilmente il
problema, qualche giorno fa
ho preso le forbici e mi sono
messa a tagliarne via un po’ -
dice Grazia Siccardi, una resi-
dente - In piazzetta del Fante

in passato c’erano delle rose,
poi la Città le ha sostituite
con altri fiori che adesso so-
no tutti morti».
Riguardo alla cura delle al-
berate, dal Verde pubblico
precisano che «di recente è
stata effettuata una leggera

potatura per evitare che i ra-
mi interferissero con la linea
tramviaria, ma anche per mi-
gliorare la stabilità delle pian-
te, che con il tempo tendono
a piegarsi verso la luce». —
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Aperte tutti i giorni: p.zza Massaua 1, sempre aperta
(24 ore su 24); atrio Stazione Porta Nuova dalle
ore 7 alle ore 20; c.so Romania 460 (Auchan) dalle

ore 9 alle ore 21. Di sera (19,30-21,30): c.so Bel-
gio 97; c.so Francia 1/bis; c.so Traiano 73; p.za Galim-
berti 7; via Foligno 69; via Sacchi 4; via San Remo

37; via Sempione 112. Aperte la sera e la notte:
p.zza Massaua 1; via XX Settembre 5.
Informazioni: http://www.federfarmatorino.it.

PIER FRANCESCO CARACCIOLO

I


l primo problema è alla
partenza: la stazione To-
Bike in piazza Santa Rita
è fuori uso. Per il tour
dobbiamo affidarci a una co-
moda bici gialla portata - sen-
za costi - da un tecnico. Alle
10 si parte: convinti dal Bike
Pride, si sale in sella per pro-
vare la pista ciclabile più di-
scussa della città, accompa-
gnati dalle attiviste Elisa Gal-

lo e Anna Maria Biraghi. Si
parte verso via Nizza, ma l'ini-
zio è da brividi: in via Tripoli,
strada non larga, si passa in
mezzo al traffico, con veicoli
che sfrecciano a pochi centi-
metri. «Per questo non capia-
mo le critiche alla piste di via
Nizza o corso Lecce: sono im-
perfette, ma garantiscono
più sicurezza». Dopo largo
Orbassano - dove la corsia c'è
ma per percorrerla bisogna
superate 4 semafori («A vol-
te tagliamo in mezzo al traffi-
co») - arriva la prima clacso-

nata: in corso Rosselli un au-
tomobilista, spazientito per
la nostra presenza, chiede
strada. E dire che avrebbe lo
spazio per passare.
Ecco via Nizza, nel tratto
dove la pista ancora non c'è.
È qui che Elisa e Anna hanno
vita facile a spiegare perché
ritengono «necessarie» le
nuove corsie. Ci sono diverse
auto in doppia fila e sono
ostacoli: d’obbligo rallentare
e controllare che non soprag-
giungano veicoli prima di su-
perarle. Già, ma i commer-

cianti sono preoccupati: di-
venterà impossibile questa
sosta mordi e fuggi per molti
vitale. «Andrebbero studiati
appositi spazi di sosta breve
gratuita, di non più di 30 mi-
nuti, per evitare la malasosta
e agevolare chi deve fare
commissioni rapide, garan-
tendo altri spazi ai residenti»
propone Luigi Matteoda,
dell'associazione via Nizza
E'Vviva, che nel suo ferra-
menta fa uno sconto del 10
per cento a chi arriva in bici.
Poi, finalmente, ecco la pi-

sta: lato dei portici, di fronte
a Porta Nuova. Ci si sente
molto più tranquilli, in una
corsia dedicata. Anche se, av-
vicinandosi agli incroci, ral-
lentare è inevitabile, temen-
do di non essere visti da
un'auto che svolta. Non sa-
rebbe stato meglio limitarsi
all'altra pista sul lato della
stazione, invece di disegnar-
ne due? «No: se vado a Porta
Nuova ne uso una, se mi muo-
vo verso San Salvario l'altra -
risponde Elisa - C'era molto
spazio: non si è tolto nulla a
nessuno e si è creato un viale
piacevole». Superato un mo-
torino parcheggiato sulla pi-
sta, si torna indietro. E sul la-
to della stazione, dove la pi-
sta è protetta, si viaggia più
spediti. All'angolo con piaz-
za Carducci, i primi incolon-
namenti.
Uno dei motivi per cui in
molti hanno alzato la voce.
«No, le code c'erano anche
prima». A dispetto dell'ingor-
go, in bici ci si può fermare fa-
cilmente per un caffè al bar
Beatrice: «In macchina sareb-
be stato complicato». —
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La Circoscrizione
assicura un intervento
dei giardinieri entro
la prossima settimana

REPORTERS

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46 LASTAMPA VENERDÌ 30 AGOSTO 2019

QUARTIERI

T1
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