In cantiere eventi
per le piattaforme: la
storia della dynasty
della famiglia Gucci
Dario Argento mi ha
concesso i diritti
di “Profondo rosso”
il progetto
La tragedia di Vermicino
diventa una fiction
Il produttore Marco Belardi: “La serie è destinata a Mediaset
Racconterà come quella lunga diretta cambiò la tv e l’Italia”
produttore
Marco Belardi,
46 anni, si divide
tra cinema E tv
f
g
Box office Usa “Fast & furious” resta in vetta
Fast & Furious - Hobbs & Show, primo spin off della saga, diretto
da David Leitch, resta in vetta al box office americano. Il film ha
rastrellato nel week end altri 25,4 milioni di dollari per un totale
in due settimane di 108 milioni di dollari
di Silvia Fumarola
Il produttore Marco Belardi raccon-
ta che nel giugno 1981 c’era anche
lui tra gli spettatori della diretta tv:
Alfredino Rampi era precipitato in
un pozzo a Vermicino. Belardi aveva
otto anni, mentre un altro bambino
di sei, di cui i giornali pubblicano la
foto, sorridente con la canottierina
a righe insieme al fratello Riccardo,
lotta contro la morte. La sera del 10
giugno è caduto in un pozzo, i tg pri-
ma danno la notizia poi scatta la di-
retta: diciotto ore. L’Italia si ferma,
21 milioni di spettatori davanti alla
tv. Alfredino muore il 13 giugno do-
po 60 ore di agonia. Niente sarà più
come prima, è una sconfitta colletti-
va, quell’evento cambia per sempre
la tv. «Ricordo la sensazione di spe-
ranza, di attesa e la paura» racconta
Belardi «Quello per Alfredino fu un
lutto nazionale. Ricordo l’arrivo del
presidente Sandro Pertini che rima-
se lì, per ore, il tifo per Angelo Liche-
ri che si calò per salvare il bambino.
Quando Mediaset mi ha chiesto di
realizzare la fiction, mi sono detto
che era arrivato il momento giusto».
La vicenda di Vermicino a reti unifi-
cate segna un prima e un dopo. «Lo
considero il primo reality» dice Be-
lardi, che ha incontrato la famiglia
Rampi «Racconteremo la spettacola-
rizzazione della tragedia ma anche
l’unico aspetto positivo, che dopo
quei tentativi falliti senza una solida
organizzazione, nacque la Protezio-
ne civile». Ancora ci si chiede se fu
giusto, oltre la cronaca, trasmettere
quell’agonia — Alfredino Rampi mo-
rì il 13 giugno 1981 — oggi ha senso fa-
re una serie? «È un evento che ha se-
gnato l’Italia e ha cambiato profon-
damente il rapporto con la tv» dice
il produttore «lo spiegheremo a chi
non l’ha vissuto. Inizieremo a girare
nel 2020 per andare in onda nel qua-
rantennale della tragedia, il 2021.
Nessuna speculazione, faremo una
donazione al Centro Alfredo Rampi
che organizza corsi di sicurezza per
i ragazzi».
Premiato con il Nastro d’argento
e il David di Donatello, socio di Leo-
ne Film group con la sua Lotus, Be-
lardi ha in cantiere la storia della dy-
nasty Gucci. «Ho avuto la liberatoria
dalla famiglia» spiega Belardi «rac-
conteremo il processo ma soprattut-
to un’avventura umana e imprendi-
toriale, l’ascesa del marchio nel
mondo. Facciamo ricerche da tre an-
ni. sarà realizzato per una piattafor-
ma». Sempre destinato «a Amazon o
a Netflix sarà il remake di Profondo
rosso. Non so ancora se sarà film o
un formato lungo» dice il produtto-
re, «Dario Argento è contento, non
aveva mai ceduto i diritti a nessuno.
Penso che lo affiderò a un regista
spagnolo, sono bravi nell’horror. Le
piattaforme vogliono garanzie e tito-
li evento, Profondo rosso è un
brand». Dal cinema alla tv, produtto-
re dei film di Paolo Genovese, prepa-
ra per Mediaset la serie Tutta colpa
di Freud con Claudio Bisio.
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DAN GARSON.
kIl presidente Sandro Pertini a Vermicino sul luogo della tragedia
. Lunedì, 12 agosto 2019^ pagina^31