la Repubblica - 30.07.2019

(ff) #1

Germania


Muore a Francoforte


bimbo di 8 anni


spinto sotto un treno


Può il capriccio di una donna cam-
biare il destino politico di un Pae-
se? Può se la donna in questione si
chiama Sara Netanyahu ed è l’in-
fluente moglie del primo ministro
uscente e candidato da battere al-
le prossime elezioni politiche
israeliane, a settembre. Il veto di
Sara, scrive il quotidiano Haaretz,
sarebbe stata la causa della porta
sbattuta in faccia dal premier alla
sua ex braccio destro ed ex mini-
stra della Giustizia Ayelet Shaked,
che nelle settimane scorse aveva a
più riprese chiesto di essere am-
messa nel Likud, il partito di Neta-
nyahu: un “no” tanto fermo che ha
spinto Shaked a cercare altri lidi e
a diventare una spina nel fianco
per il suo ex mentore.
Shaked ha annunciato ieri che
sarà lei a guidare “Destra Unita” la
lista che unisce i partiti che si col-
locano alla destra del Likud che,
secondo i sondaggi, alle urne con-
quisterà fra i 10 e i 12 seggi, diven-
tando quindi fondamentale per la
formazione del nuovo governo. In-
sieme a Shaked correrano alcuni
dei big della destra israeliana: l’ex
ministro dell’istruzione Naftali
Bennett nonchè due esponenti po-
litici vicini al movimento dei colo-
ni: Rafi Peretz e Bezalel Smotrich
(rispettivamente n.2 e n.3 della
nuova lista). La porta del movi-
mento inoltre, ha spiegato la lea-
der, resta aperta per Otzma Yehu-
dit, il movimento radicale noto
per le sue posizioni razziste nei
confronti dei palestinesi, a lungo
considerato un impresentabile

sulla scena politica israeliana.
Per la ex ministra della Giusti-
zia, 43 anni, considerata da Forbes
Israel «la più influente donna
israeliana» e da Haaretz «la politi-
ca israeliana destinata ad aver
maggior successo dai tempi di Gol-
da Meir» è un clamoroso ritorno in
primo piano, dopo aver perso la
sua poltrona a causa di dissapori
con il premier. Shaked e i suoi in-
fatti si preparano a dettare condi-
zioni chiare a Netanyahu in cam-
bio del loro appoggio: la leader del-
la lista potrebbe anche diventare
ministro degli Esteri.
Un’ipotesi che fa tremare più di
una cancelleria: nei suoi quattro
anni da ministra infatti Shakel si è
distinta per le posizioni durissime
contro i palestinesi, per aver impo-
sto alle Ong che operano in Israele
regole di registrazione contestatis-
sime e per aver collaborato alla ste-
sura dei progetti di legge sulla li-
mitazione dei poteri della Corte
suprema e sul riconoscimento di
Israele come Stato-nazione del po-
polo ebraico, che esclude la popo-
lazione di origine araba da molti
diritti riservati ai cittadini di reli-
gione ebraica.

berlino — Uno scioccante caso di
cronaca ha indotto il ministro
dell’Interno Horst Seehofer a inter-
rompere le sue vacanze e, a fronte di
“altri gravi casi recenti” a convocare
per stamane una riunione straordi-
naria con i capi dei servizi segreti. Ie-
ri mattina alle dieci, a Francoforte,
un uomo ha spinto una donna e suo
figlio sui binari della stazione men-
tre stava arrivando un treno. Il bam-
bino di otto anni è morto, la madre
quarantenne è riuscita all’ultimo
istante a rotolare accanto ai binari e
a salvarsi. È ferita e sotto shock. L’uo-
mo, un eritreo quarantenne, secon-
do quanto dichiarato dalla polizia,
avrebbe cercato di spingere una ter-
za persona sotto al treno, fortunata-
mente senza riuscirci. Sempre se-
condo la polizia, avrebbe poi cerca-
to di scappare e sarebbe stato ferma-

to da alcuni passanti e consegnato
alla polizia. Quel tratto di stazione,
tra il settimo e il nono binario, è ri-
masto chiuso per ore. Seehofer ha
espresso il suo cordoglio alla fami-
glia, ha dichiarato di “condannare
fortemente” l’attacco e di voler riu-
nire i vertici dei servizi per informa-
re successivamente l’opinione pub-
blica su questo e altri episodi simili.
Seehofer ha chiesto anche aiuto ai
cittadini per trovare testimoni o per-
sino qualcuno che possa aver regi-
strato il fatto.
Sabato scorso una donna di 34 an-
ni era morta in circostanze identi-
che a Voerde (Nordreno-Westfalia),
spinta sui binari da un tedesco ven-
tottenne con precedenti penali, che
aveva agito per pura volontà di ucci-
dere. Del movente di ieri non si sa an-
cora nulla, ma secondo prime infor-
mazioni l’uomo che ha spinto la ma-
dre e il figlio sotto al treno superve-
loce che stava entrando nella stazio-
ne di Francoforte non avrebbe avu-
to rapporti con le vittime. Il governa-
tore dell’Assia, Volker Bouffier
(Cdu), si è detto “sconvolto” e ha par-
lato di un gesto “orrendo”.

Mondo


di Filippo Santelli

pechino — Lo ricordiamo disperato
nel marzo del 2016, dichiararsi col-
pevole di spionaggio sotto le gigan-
tografie della dinastia Kim, in una
classica confessione forzata di regi-
me. Poi sorridente nel maggio del
2018, scendere dall’aereo e fare un
gesto di vittoria a fianco a Donald
Trump, finalmente libero. Solo che
Kim Dong-chul, manager america-
no arrestato dalla Corea del Nord e
poi rilasciato durante il disgelo con
Washington, una spia lo era per
davvero. Dal 2009, sia per la Cia
che per i servizi sudcoreani. Lo ha
rivelato lui stesso in una intervista
al sito Nk News, la prima da uomo li-
bero, spiegando che le agenzie di in-
telligence lo avevano reclutato per
il suo accesso privilegiato alla Co-
rea del Nord, visto che lavorava in
una delle zone economiche specia-

li create dal regime. Il suo compito
era raccogliere informazioni «mol-
to significative» sui programmi mi-
litari e nucleari, e di agganciare pos-
sibili informatori locali. «Filmavo
con un orologio dotato di fotocame-
ra e usavo strumenti per intercetta-
zioni», ha raccontato. Kim
Dong-chul ha anche aggiunto di es-
sere stato sottoposto a vari tipi di
torture durante i due anni trascorsi
nei famigerati campi di lavoro del
regime, dalle percosse all’annega-
mento simulato, e di aver provato
più volte a togliersi la vita.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro
dell’Interno
tedesco Horst
Seehofer ha
convocato un
vertice dei
servizi segreti
per analizzare
i possibili legami
fra la tragedia
di Francoforte
e alcuni episodi
simili avvenuti
in altre città

Vertice
d’urgenza

PHILIP PACHECO / AFP

Israele


Ayelet, la lady di ferro


che sfida Netanyahu da destra


Nota per le posizioni


dure, la ex ministra


della Giustizia diventa


leader dell’ala estrema


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La scheda


hLe elezioni
Il 17 settembre
Israele torna alle
urne per la
seconda volta
quest’anno: il
premier
Netanyahu ha
vinto le elezioni
ad aprile ma non
è riuscito a
formare il
governo

hI temi
Messa da parte la
questione
palestinese, il
voto si giocherà
sul ruolo degli
ultraortodossi
nella società

hI protagonisti
Le formazioni
principali sono il
Likud di
Netanyahu e Blu
e Bianco di
Gantz. I partiti
arabi si
presenteranno in
un’unica lista

kLa spia
Kim Dong-chul,
cittadino
americano, al
momento della
liberazione:
l’uomo ha
ammesso di aver
spiato per gli Usa

Corea del Nord


Era davvero una spia


l’americano che Kim


liberò grazie a Trump


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di Francesca Caferri

di Tonia Mastrobuoni

kEx ministra della Giustizia
Ayelet Shaked, 43 anni, ex ministra
della Giustizia ed ex capo dello staff
di Netanyahu, si è distinta per le
posizioni durissime sui palestinesi,
le Ong, l’immigrazione. E’ a capo
del blocco delle destre israeliane

THOMSON REUTERS ITALIA

pagina. 18 Martedì, 30 luglio 2019

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