la Repubblica - 01.08.2019

(ff) #1
MILANO — «Ho smesso di lavorare,
ma non prendo ancora la pensione.
Quest’anno la settimana al mare di-
pende dalla fortuna: dall’autunno
mi giocherò anche la possibilità di
pagare l’affitto». Il meccanico Ales-
sandro Galli ha 64 anni e negli ulti-
mi trenta ha fatto il pendolare tra
Milano e Carimate. Tre volte a setti-
mana, prima di salire in treno nella
stazione Cadorna, tenta i numeri
che possono cambiargli la vita. An-
che oggi, nella stessa ricevitoria af-
facciata sui binari che smistano 150
mila persone al giorno. «Mai investi-
to in un sistema – dice – mi fido del-
le giocate da uno o due euro. Pur di
provare mi è capitato di saltare la
cena. Questa volta però, se va drit-
ta, compro direttamente il super-
mercato».
È la speranza di sconvolgere la
propria vita in modo esagerato e di
spazzare via tutti i problemi, che in
queste ore accende la corsa dell’Ita-
lia al jackpot record del SuperEna-
lotto. L’estrazione di oggi non la-
scia dormire: chi centra la sestina
può portarsi a casa oltre 200 milio-
ni di euro, storico primato naziona-
le. Ieri il montepremi ha toccato i
199,4 milioni, le ultime giocate sfon-
deranno il muro d’oro che sta facen-
do salire la febbre ad un Paese che
fatica a vivere ignorando la crisi.
«Prima i clienti erano fissi – dice Ro-
sanna Cellamare, da 40 anni titola-

re del caffè-tabaccheria Corvetto –
nelle ultime settimane arrivano fac-
ce nuove. Anziani, immigrati, ma
pure madri e padri di famiglia. Si
vergognano di ammettere che l’ulti-
ma carta per la dignità è la fortuna.
Per questo il montepremi da capo-
giro spinge le persone a giocare do-
ve nessuno le conosce».
L’ultima sestina esatta risale al
giugno di un anno fa: 51,3 milioni di-
stribuiti in tutta Italia grazie a siste-
mi da 45 quote. Oggi è un altro uni-
verso. Da gennaio il SuperEnalotto
ha raccolto un miliardo di giocate,
nessuno ha mai sbancato, chi ci rie-
sce può aver bisogno di uno psicolo-
go con esperienza.
Migliaia i giocatori in coda a Mila-
no e in ogni luogo del Paese, sogget-
ti risorti da una nazione nel dopo-
guerra. «Di solito gratto altri con-
corsi – dice Camilla Cattaneo, 48 an-

ni, impiegata – ma questa volta i sol-
di in palio sono troppi per fare gli
snob. Ho due figli all’università,
pronti a emigrare. Se mi va bene po-
trei non restare sola da vecchia».
Probabilità, si fa per dire, remote. I
matematici calcolano una possibili-
tà di vittoria su oltre 622 milioni.
Più facile, secondo il calcolatore
del Cnr, che un asteroide colpisca

la Terra: o che componendo un nu-
mero telefonico a caso negli Usa ri-
sponda Sharon Stone, o che un ban-
comat sputi banconote pigiando ta-
sti alla cieca. Non impossibile, pe-
rò.
Maurizio Mercurio e Tommaso
Guarro, titolari del Bar Alby Tabac-
chi di Bruzzano, martedì ci sono an-
dati vicino. Nella loro ricevitoria un

5+1 ha regalato oltre 872 mila euro.
«Qui nessuno passa per caso – dice
Tommaso – conosco i giocatori di
persona. È un quartiere di anziani,
migranti, operai, ragazzi delle co-
munità, come Cormano. Non so chi
ha vinto, ma ci è riuscito con un pa-
io di euro. Spero telefoni almeno
per dirci grazie».
Quasi assenti i giovani, tra chi è
in coda con la schedina in mano:
tutti concentrati sulla sorte online.
In massa pensionati, stranieri, pre-
cari e disoccupati. «Anche persone
separate come me – dice Mattia Co-
sta, 53 anni, insegnante che gioca
in piazzale Maciachini – rimaste
senza una casa. Un Paese che dà
l’assalto alle ricevitorie del SuperE-
nalotto non è una curiosità: è un
ammalato rimasto solo».
Un boom sì, ma non una festa. De-
cine le stesse ricevitorie in vendita:
non basta la commissione lorda
dell’8% sulle giocate per tirare avan-
ti. «Prima vendevo auto – dice Raf-
faele Bergamaschi, simbolo di piaz-
zale Cadorna – da sedici anni vendo
sogni. Se prometti 200 milioni la
gente corre: ma la verità è che an-
che il gioco tradizionale è al tra-
monto. Tira la fortuna che costa po-
co, paga poco e lo fa spesso. Ci si ac-
contenta di brividi modesti perché
è l’esistenza della maggioranza ad
essere tornata mediocre».
Sempre di più, non solo a Milano,

le ricevitorie in mani cinesi. Prima
sostituivano parrucchieri, baristi,
sarti e cuochi. «Adesso aiutiamo
chi gioca – dice Michel Wang, titola-
re del caffè-tabacchi della stazione
centrale – e garantiamo i servizi. La
gente paga multe e bollette, il resto
lo investe nella sorte. Nemmeno in
Cina la fede nella dea bendata è tan-
to assoluta».
I picchi, come oggi, a cavallo dei
mesi: negli ultimi giorni il portafo-
glio è vuoto ma le spese restano pie-
ne, nei primi lo stipendio fresco per-
mette il brivido del potenziale mi-
lionario per caso. Non sarà il miliar-
do e mezzo di euro piovuto in au-
tunno sulla Carolina del Sud con la
lotteria Mega Millions. Ma 200 mi-
lioni, anche a Milano, sono troppi
per dormire come sassi: per non
guardare con il sole negli occhi
quelle sei «ics» tra l’1 e il 90.

kTommaso, il mago dei sistemi
Tommaso Guarro, uno dei titolari del Bar Alby Tabacchi
di Bruzzano, dove martedì un 5+1 ha regalato oltre 872
mila euro. “Vinti con due euro. Spero in un grazie»

Corsa al Superenalotto dei record


“Ci fa sognare una nuova vita”


199,40 milioni


Il jackpot del SuperEnalotto,
più alto nella storia del gioco e
attualmente primo al mondo

175 milioni


L’incasso totale delle giocate
di luglio (record assoluto)

990 milioni


Il totale delle giocate
dall’inizio dell’anno

I numeri
Jackpot da sogno

kTante facce nuove
Rosanna Cellamare, titolare del caffè-tabaccheria
Corvetto: “Molti giocatori si vergognano di ammettere
che l’ultima carta per la dignità è la fortuna”

kDalle automobili ai sogni
Raffaele Bergamaschi, simbolo di piazzale Cadorna:
“Se prometti 200 milioni la gente corre: ma la verità è
che anche il gioco tradizionale è al tramonto”

Febbre a 200


Il meccanico: “Mai


investito in un


sistema, mi fido delle


giocate da uno o due


euro. Ma se va dritta,


compro direttamente


il supermercato”


di Giampaolo Visetti

177 milioni


Il jackpot più alto centrato
il 30 ottobre 2010

13 mesi


Dalla ultima sestina centrata,
il 23 giugno 2018

1 su 622 mln


Le possibilità di indovinare la
sestina vincente, secondo gli
statistici del Cnr

CC/Fotogramma

L’impiegata: “Sono


troppi soldi per fare


gli snob. Ho due figli


pronti a emigrare


Se mi va bene potrei


non restare sola


da vecchia”


. Giovedì, 1 agosto 2019 Cronaca pagina^17

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