Non osai chiedere quali fossero i reati per i quali aveva subito così tanti anni di reclusione e doveva
trascorrerne altri ancora, ma fu lui stesso a dirmeli, leggendo nei miei occhi la curiosità.
Oltretutto per certi boss un elenco lungo di condanne equivale ad un ottimo curriculum che riserva
sempre notevole rispetto da parte di tutti gli altri detenuti, per cui nominò quasi tutti i reati più
gravi: associazione a delinquere di stampo camorristico, spaccio di droga internazionale, estorsioni,
aggressioni, rapine, truffe, e purtroppo alla fine, dopo un attimo di silenzio, aggiunse “omicidi”!
Io ebbi un groppo in gola e tentai di far finta di niente, ma lui si accorse che rimasi scosso
soprattutto dall’ultimo reato, il peggiore possibile, e subito dopo ci tenne a precisare, giustificandosi
in qualche maniera:“sai Gianni, quando si è in guerra con clan rivali esiste una regola drastica: o
ammazzi o sei ammazzato, ed io in quella occasione mi difesi, non potevo fare altrimenti, e ne feci
fuori due di loro!”.
La precisazione mi risollevò non poco perché trattandosi di una legittima difesa, anche se in una
guerra tra clan feroci, la crudeltà rappresentata dagli omicidi assumeva tutta un’altra dimensione.
E lui aggiunse ancora:“e mi sono fatto comunque una decina d’anni di carcere, anche se si trattò di
una legittima difesa da parte mia!”.
Io per stemperare la tensione risposi semplicemente: “ti capisco, è ovvio che in quelle circostanze ti
dovevi difendere, comunque è acqua passata, ora pensa a guarire. Vedo che qui ti vogliono tutti
bene, infermieri, medici, guardie! Ci hai saputo fare, complimenti!”
Sul suo volto finalmente si stampò un’espressione sorridente ed orgogliosa, e rispose: “è vero, hai
ragione, ma qui mi vogliono bene tutti perché vedono come sono io veramente, invece quelli fuori
avevano a che fare con un soggetto completamente diverso! Quando perdevo le staffe sottomettevo
tutto e tutti e diventavo davvero pericoloso. Pensa che ho perso 30 kg negli ultimi anni, prima ero
un bestione, ed avevo persino i capelli lunghi. Facevo davvero paura a tutti!”.