Sapevo bene che il Buon Dio mi avrebbe concesso in dote capacità, forza, tenacia, perseveranza,
creatività, intraprendenza, per potergli dedicare finalmente il meglio della mia nuova vita.
Con queste doti nasce anche questo mio primo libro che è una coraggiosa descrizione delle mie
sofferenze, un’esaltante narrazione delle mie gioie, una Divina testimonianza dell’Amore di Dio,
della Madonna, e dei miei Amori Infiniti.
Una semplice conferma che la mia vita era cambiata davvero me la offrirono anche le voci in
lontananza, nel corridoio, di infermieri, medici, guardie, che clamorosamente risuonarono come
familiari, in un’atmosfera di serenità mai avvertita prima.
Quando i sanitari giunsero nella mia cella notarono dal monitor che la fibrillazione era passata, per
cui mi fecero i complimenti, quasi come se avessero saputo della battaglia furiosa della notte e della
storica vittoria del Bene sul male.
Fecero un elettrocardiogramma e confermarono che tutto si era risolto, ed erano scomparse persino
le altre forme di aritmie sofferte nei giorni precedenti: flutter atriale, bigeminismo, blocco atrio
ventricolare, conduzioni aberranti. Tutto scomparso.
A quel punto dissi agli infermieri: “togliete flebo, farmaci, monitor, liberatemi di tutto, non ho
bisogno più di niente per oggi, e rinuncio anche al farmaco nuovo che mi crea solo intolleranza”,
ma loro prima di procedere chiesero ai medici ed ai consulenti cardiologi se davvero potevano
eseguire la mia richiesta.
I colleghi si opposero ma io fui categorico: “ridatemi soltanto la mia terapia di base storica, che
tra l’altro dimezzerò perché sento di non averne più tanto bisogno”.
E così fu.
Quando mi liberarono dai vari fili avvertii chiaramente una nuova energia, in particolare nelle
gambe e nelle braccia, e passeggiai nella cella per godermi la magnifica sensazione di rinascita
fisica, dopo quella spirituale già osannata.
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