Giovanna era sempre accanto a me, alla mia destra, ma non osai guardarla negli occhi, non perché
credevo di aver rimediato una gran brutta figura col mio pianto a dirotto - estremamente
mortificante visto che mi ero professato per un anno intero un super uomo immune da quelle che
avevo definito erroneamente crisi mistiche - ma perché non volevo distrarmi dalla visione celestiale,
proiettata in una dimensione senza tempo, Eterna, che la Madre Santissima mi stava offrendo in un
tramonto tra i più belli e profondi della mia vita!
Oltretutto ero assolutamente certo, ormai, che Giovanna avrebbe capito tutto, avendo lei prima di
me sperimentato la sublime accoglienza della Madonna a Lourdes.
Alla fine della processione ero diventato un’altra persona, lo Spirito Santo disceso su di me mi
aveva profondamente trasformato: sapevo che non sarei mai più tornato com’ero prima, egoista,
sfrontato, presuntuoso, e ne ero felice.
Finalmente trovai il coraggio di girarmi verso Giovanna, lei mi guardò con comprensione, nessun
pensiero di rivalsa le pervase la mente nonostante le abbia fatto patire un anno intero di offese e
prese in giro.
Indice