NEI SECOLI DEI SECOLI - Gianni Zito - Biografia

Quelle meraviglie in realtà erano vittorie spirituali perché ogni volta che qualcuno riesce a
modificare il proprio destino trasformandolo da triste in glorioso realizza sempre un grande trionfo,
quello sontuoso del Bene sul male.
La Cerimonia, per quanto importantissima nella nostra vita, fu assolutamente semplice ed umile,
come ovattata dalla protezione di Dio, e vivemmo persino un momento di gioviale ilarità, una
scenetta comica risolta comunque in pochi istanti: quando tentai di mettere l’anello al dito di
Mariella non voleva proprio entrare, evidentemente rispetto alle misure che avevano preso i parenti
qualche mese prima era leggermente ingrassata a causa della gravidanza, anche se ancora non si
intravedeva la dolce attesa sotto il bellissimo abito bianco!
Per un attimo immaginai che, visto che l’anello proprio non voleva entrare, qualche malpensante
avesse pensato: “il matrimonio non s’ha da fare”. Ma lasciai perdere la credenza popolare ed
adoperai il massimo dell’energia e dell’audacia possibile, mentre iniziavano a scorrermi sulla fronte
maldestre gocce di sudore, testimoni fedeli dell’imbarazzo che stava per soggiogarmi!
Dopo diversi tentativi fortunatamente riuscii ad infilare la fede e la cerimonia andò avanti!
L’avevo scampata bella, non so cosa sarebbe accaduto se non fosse entrata!
Ma intanto tutti i presenti, noi compresi, ridemmo prima sorpresi dall’inconveniente e poi sollevati
dal buon esito!
Alla fine tutto andò bene, i bambini soprattutto furono molto felici di essere protagonisti della
celebrazione, accanto a me ed alla madre, per tutto il tempo della cerimonia.
Io e Mariella, dopo tanto impegno come genitori, e dopo aver condiviso nel vero senso della parola
gioie e dolori, eravamo finalmente marito e moglie! Seguì un bel buffet in una grande sala della
Chiesa ove dominava su una parete la gigantografia di San Giovanni Bosco e di San Domenico
Savio, ed il convivio in quell’atmosfera ecclesiastica lo preferii di gran lunga rispetto ad un banale e
laico pranzo in qualche ristorante che di spirituale non avrebbe avuto proprio nulla.