Io le risposi con voce molto emozionata: “Miriam da qualche settimana sto facendo brutti sogni su
di te, veri e propri incubi! Ti vedo ogni volta in pericolo, e non riesco mai ad aiutarti, per cui a
volte mi sono svegliato di soprassalto! Non ne potevo più, avevo bisogno di sentirti per capire se
stai bene, se non hai nessun tipo di problema!”.
Lei fu molto colpita dalla mia spiegazione ed iniziò a parlare con voce commossa e tremula: “Si
Gianni, adesso sto bene, ma nei giorni scorsi sono stata ricoverata in ospedale per molto tempo, ed
ho rischiato di morire! Avevo avuto una grave epatite alimentare, forse per colpa di frutti di mare
infetti, e mi hanno salvato giusto in tempo! Oltretutto sono anche incinta ed a breve devo partorire,
quindi c’è stato un grosso rischio di sopravvivenza anche per mia figlia! Mi hanno tenuta in coma
farmacologico per diversi giorni, e sono rientrata a casa soltanto da poco più di una settimana!”.
A quel punto ebbi la conferma che le mie preoccupazioni erano fondate e le risposi: “Miriam avevo
avvertito a migliaia di km di distanza che eri in pericolo, e nonostante non ci parlassimo da 8 anni!
Grazie a Dio sei salva!”.
E tirai un forte sospiro di sollievo, aggiungendo: “scusa se ti ho disturbato, forse non avrei dovuto,
magari tuo marito si è arrabbiato, chiedigli scusa da parte mia!”.
Ma lei mi rassicurò precisando che il marito non si era affatto arrabbiato anche perché di carattere
non era geloso, e quindi mi rilassai anch’io.
Una volta compresa la straordinarietà dell’evento rimanemmo entrambi in silenzio per un po’,
sospirando di tanto in tanto, e poi riprendemmo emozionati a parlare. C’era molta commozione in
quel momento, sia per la gioia di risentirsi dopo tanti anni, sia per la circostanza, assurda, per me, di
aver avvertito la sua sofferenza a distanza di migliaia di chilometri!
Per la verità quello non era il primo episodio, tra di noi, che destò scalpore per l’assurdità
dell’evento!