Di colpo ero diventato realista, avevo aperto gli occhi su una delle tragedie sentimentali più gravi
della storia dell’umanità: i matrimoni misti, che nella stragrande maggioranza dei casi diventano
una vera e propria tortura, per tutta la vita! E questo valeva anche per le generazioni successive, se
fossero sopravvissute ai rischi di morte!
Quella ragazza inoltre aveva aggiunto, prima che la salutassi, che nella vita delle persone che
avevano consumato matrimoni misti capitava di tutto, come se si scatenasse non solo l’ira di Dio
ma anche la violenza del diavolo, e non c’era alcuna via di scampo, alcun perdono possibile!
Se un uomo avesse voluto tornare indietro, alle proprie origini, c’era solo la morte come
prospettiva, e nella migliore delle ipotesi si sarebbero persi per sempre i figli che, per sopravvivere,
sarebbero dovuti restare musulmani a vita, senza poter seguire il padre pentito!
L’infelicità e la desolazione dell’Anima, per quella ragazza, erano conseguenze frequentissime.
Infatti aveva conosciuto tempo prima diverse coppie miste, sempre con mariti italiani, ed aveva
letto nei loro occhi una tristezza infinita, un vuoto spaventoso: sembravano degli automi
senz’Anima, sopraffatti da una personalità ormai inerme, idonea solo ad obbedire ai dictat della
moglie araba che al contrario era sempre fiera ed entusiasta di avere affianco uno schiavo deprivato
di ogni diritto spirituale! La maggior parte delle donne in quelle circostanze, cioè nei matrimoni
misti, propinavano ai loro mariti occidentali le stesse privazioni umane che erano abituate a subire
dagli uomini arabi. Quella era la civiltà musulmana in quell’epoca, anche in un Paese molto evoluto
e tollerante come il Marocco che in ogni caso anche quella ragazza riteneva il migliore al mondo tra
quelli arabi.
Oggi in verità è molto migliorata la situazione nel mondo arabo, ma per tante persone che ci sono
passate, come si nota spesso in documentari in televisione, i matrimoni misti restano una tragedia
immane, anche se si sono ridotti notevolmente i rischi di condanne a morte, pur sempre possibili in
alcune sacche di resistenza degli estremismi radicali.
gianni zito
(Gianni Zito)
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