Il Sole 24 Ore Venerdì 13 Marzo 2020 15
Economia & Imprese
Nicoletta Picchio
ROMA
La corsa per la presidenza di Con-
findustria per il mandato -
prosegue con due candidati,
Carlo Bonomi e Licia Mattioli. En-
trambi potranno andare al voto del
consiglio generale fissato il mar-
zo. L’elezione definitiva avverrà a
maggio, il , all’assemblea privata
della confederazione. La decisione
è stata presa dai tre saggi, Andrea
Bolla, Maria Teresa Colaiacovo e
Andrea Tomat, che ieri hanno aper-
to con la loro relazione il consiglio
generale convocato, in base al ca-
lendario fissato a gennaio, per la
presentazione dei programmi.
Lunedì si sono concluse le consul-
tazioni. In base al sondaggio tra la
base, hanno detto i saggi, il presiden-
te di Assolombarda, Bonomi, ha ot-
tenuto oltre il % dei voti del consi-
glio generale considerando i con-
siglieri che hanno partecipato alle
consultazioni (l’,% del totale di
componenti aventi diritto di vo-
to) e la maggioranza assoluta dei voti
assembleari. L’auspicio dei tre saggi,
che hanno sottolineato la distanza
rilevante tra i due candidati, è che la
designazione possa avvenire il
marzo, nonostante le difficoltà lega-
te al coronavirus. E, anche su richie-
sta della base, si sono affidati al pre-
sidente, Vincenzo Boccia, affinché si
possano trovare tutti i meccanismi
organizzativi per rispettare la sca-
denza. Le tappe successive sono il
aprile, con un consiglio generale in
cui il presidente designato presente-
rà la squadra, il maggio l’assem-
blea privata con l’elezione del presi-
dente e il mattina l’assemblea
pubblica la sua prima relazione da-
vanti ai delegati e alle istituzioni.
La corsa per il nuovo vertice si è
avviata a gennaio, con la nomina dei
tre saggi. A presentare l’autocandi-
datura sono stati in tre: Bonomi,
Mattioli, che è vice presidente di
Confindustria per l’internazionaliz-
zazione, e Giuseppe Pasini, presi-
dente degli industriali di Brescia.
Pasini, con una lettera agli asso-
ciati, sabato scorso ha deciso di riti-
rarsi, sia, come ha scritto, per non
aver ottenuto i voti necessari, sia per
senso di responsabilità in questa dif-
ficile fase, auspicando una sola can-
didatura. Proprio in base alla diffusa
richiesta di unitarietà emersa nelle
consultazioni tra i membri del consi-
glio, confermata nel dibattito di ieri,
e per la distanza di voti, i tre saggi
avevano chiesto alla Mattioli di fare
un passo indietro per presentare un
unico candidato. La vice presidente
ha fatto presente di poter far scattare
la norma dello Statuto per cui con il
% dei voti assembleari si può anda-
re al voto del consiglio e i saggi ne
hanno tenuto conto, come hanno
spiegato ieri, per dare forza ad una
presidenza futura che dovrà affron-
tare sfide difficili.
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Antonelli alla guida di EY Italia
SERVIZI PROFESSIONALI
Dal ° aprile ricoprirà
anche la posizione
di Regional partner Med
Enrico Netti
Cambio al vertice di EY Italia. Dal °
aprile Massimo Antonelli, anni, ri-
coprirà la posizione di Regional part-
ner dell’area mediterranea, che com-
prende Italia, Spagna e Portogallo, e
Ceo per l’Italia di EY. Partner dal
e dal Med Assurance Lea-
der in Italia, Spagna e Portogallo An-
tonelli ha fatto crescere la practice sia
in termini di professionisti che ricavi
toccando lo scorso anno i milio-
ni. Ha anche coperto la posizione di
Account and business development
leader dell’area tra il e il .
Parlando dell’emergenza sanita-
ria Antonelli spiega che «è importan-
te pensare a questa grave congiuntu-
ra come un’opportunità di trasfor-
mazione e ripensamento strutturale
del nostro modo di lavorare - dice -.
A breve arriverà il momento della ri-
costruzione e sarà importante avere
progetti e proposte adeguati al nuo-
vo contesto che si andrà a definire.
Come EY abbiamo predisposto
gruppi di lavoro multidisciplinari
per offrire supporto al mondo im-
prenditoriale, individuando le criti-
cità che stanno emergendo e dando
risposte e soluzioni per superare l’at-
tuale contesto».
Antonelli è laureato in Economia
e Commercio all’università La Sa-
pienza di Roma. In passato ha coor-
dinato l’attività di revisione di grandi
aziende italiane e internazionali, tra
cui Eni, Enel e Tim, leader nei rispet-
tivi comparti industriali. Ha inoltre
maturato una lunga esperienza nel-
l’ambito delle operazioni straordina-
rie di società quotate nel mercato ita-
liano e americano e nel settore del ca-
pital market. Succede a Donato Iaco-
vone che nell’ultimo decennio ha
guidato EY Italia ed è stato managing
partner nella regione mediterranea.
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Alla Luiss 120 laureati on line
e 7mila studenti in aule virtuali
DIDATTICA DIGITALE
Il rettore Andrea Prencipe:
«È una opportunità
per studenti e professori»
Cristina Casadei
Oggi arriveranno a i neolau-
reati dell’Università Luiss Guido
Carli che avranno discusso la tesi
di laurea a distanza, su una piat-
taforma telematica. La solennità
del momento è diversa da quella
tradizionale, ma parenti e amici
dei candidati possono seguire la
laurea in diretta, collegandosi al
sito web Luiss. Sono invece mila
gli studenti che stanno regolar-
mente frequentando le lezioni
nelle classi virtuali. «È un’inno-
vazione della didattica, soltanto
accelerata dall’emergenza sani-
taria di questi giorni», spiega il
rettore Andrea Prencipe. Dalla
Comunità Luiss «sono arrivati fe-
edback positivi. Posto che si trat-
ta di un’esperienza didattica di-
versa - afferma Prencipe - noi la
stiamo sperimentando da tempo,
grazie alle nostre relazioni con-
solidate con diverse università in
tutto il mondo, dalla Cina alla
Svezia all’Olanda agli Usa: questo
ci porta spesso ad organizzare
sessioni di laurea e lezioni a di-
stanza. Una modalità che, in que-
sta fase, sperimenteremo anche
per l’orientamento, per i nostri
open day».
Al di là della drammaticità del-
l’emergenza sanitaria, per il ret-
tore della Luiss questa esperienza
va vista come «un’opportunità in
più per il corpo docente e per i
laureandi. Ci stiamo cimentando
in qualcosa di diverso oggi, ma
che poi diventerà una modalità
molto importante di interazione
nel contesto di lavoro», spiega
Prencipe. La piattaforma utiliz-
zata dalla Luiss è quella di Cisco
Webex che consente agli studenti
non solo di seguire i corsi, ma an-
che di partecipare attivamente,
intervenendo anche con doman-
de. «Abbiamo fatto un passo in
più – dice il Direttore Generale
della Luiss Giovanni Lo Storto –
abbiamo scelto di non registrare
le lezioni, ma di andare da subito
live con tutti i docenti per non in-
terrompere il rapporto in presen-
za, per quanto virtuale». Agosti-
no Santoni, amministratore dele-
gato di Cisco Italia, racconta di un
lavoro intenso «in tutto il mondo
ed in particolare in Italia, per aiu-
tare a mitigare l’impatto delle mi-
sure necessarie a contenere
l’emergenza Coronavirus met-
tendo le nostre tecnologie e le no-
stre competenze a disposizione
delle esigenze delle persone, dei
nostri dipendenti, delle aziende».
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MASSIMO
ANTONELLI
Dal 1° aprile
Regional partner
dell’area Med
e Ceo di EY
in Italia
CARLO
BONOMI
Presidente di
Assolombarda
LICIA
MATTIOLI
Vice presidente
di Confindustria
per l’internazio
-nalizzazione
Al fianco dei medici. Il supercalcolatore Marconi del Cineca sta fornendo potenza di calcolo alla piattaforma di ricerca scientifica Exscalate4CoV, che ha lo scopo di trovare una terapia efficace per il Coronavirus
Virus, supercalcolo a caccia della terapia
«Testeremo 500 miliardi di molecole»
Antonio Larizza
D
a un mese il supercalcolatore
Marconi del Cineca sta ela-
borando senza sosta, al rit-
mo di milioni di miliardi
di operazioni al secondo, le interazio-
ni tra le proteine del Coronavirus Co-
vid- e le molecole di mila farmaci
presenti sul mercato, prevalente-
mente antivirali. Una corsa contro il
tempo per capire su quali molecole
puntare per una terapia capace di
guarire le persone infette.
Lo strumento con cui si insegue
questo obiettivo è la piattaforma Ex-
scalate, realizzata da Politecnico di Mi-
lano, Cineca e gruppo biofarmaceutico
Dompé, che ne è il proprietario.
Da qualche giorno l’attività, avviata
d’urgenza un mese fa, può contare an-
che su milioni di euro di fondi Ue. Ri-
sorse del programma Horizon ,
che la Commissione ha destinato al
consorzio ExscalateCoV, creato ad
hoc per questo progetto riunendo
centri di ricerca di Paesi europei e co-
ordinato da Dompé Farmaceutici.
Tra i membri del consorzio c’è il
Politecnico di Milano, che sarà impe-
gnato nell’attività di «accelerazione del
processo computazionale». Un ruolo
chiave, vista la velocità con cui Covid-
si diffonde. Il Sole Ore ha rag-
giunto Cristina Silvano, professore or-
dinario di architettura dei calcolatori:
già responsabile del progetto di ricerca
europeo Antarex, oggi guida il team del
Polimi dedicato a ExscalateCoV.
Professoressa Silvano, per com-
battere il Covid- avete scelto un
fronte virtuale.
Sì, questa è stata la prima mossa. Come
ha riconosciuto anche la Commissione
Europea, decidendo di finanziare il
progetto, la piattaforma Exscalate è un
potente strumento per accelerare la fa-
se iniziale dello sviluppo di nuove tera-
pie, detta di virtual screening.
Con quali armi?
Exscalate può valutare milioni di mo-
lecole al secondo, su target biologici
diversi, nello stesso momento.
Come viene impiegata tanta po-
tenza di calcolo?
Si parte dalle proteine del virus da
sconfiggere. Poi, con tecniche di su-
percalcolo, big data e intelligenza arti-
ficiale si combinano virtualmente que-
ste proteine con le molecole dei vari
farmaci. Le interazioni più prometten-
ti vengono poi studiate e validate nelle
fasi successive. È un processo noto
nella ricerca del farmaco, che nel caso
del Coronavirus deve essere accelerato
il più possibile.
Vi concentrerete solo su farmaci
esistenti?
No. Per ragioni ovvie, è stato deciso di
iniziare dai farmaci già presenti sul
mercato: nel caso alcuni di questi si
dimostrassero potenzialmente effi-
caci durante il virtual screening, lo svi-
luppo di terapie sarebbe molto più
veloce. Ma presto entrerà nel vivo an-
che la seconda fase del progetto.
Che cosa succederà?
Si valuteranno le interazioni del Co-
vid- non più con i farmaci esistenti,
ma con i miliardi di molecole pre-
senti nella “biblioteca virtuale” di Ex-
scalate. La più grande del mondo.
Siete fiduciosi?
In passato abbiamo già applicato Ex-
scalate allo Zika virus, riuscendo a
identificare molecole potenzialmente
capaci di inibire cinque delle sette pro-
teine virali del virus. Oggi queste mole-
cole sono in fase di valutazione clinica
in un laboratorio brasiliano, quella
propedeutica al rilascio della terapia.
Che cosa farete se troverete mole-
cole potenzialmente capaci di inibire
il Covid-?
Qualora dal virtual screening dovessero
arrivare chiare indicazioni su singole
molecole, l’Istituto nazionale per le ma-
lattie infettive Lazzaro Spallanzani (uno
dei membri del consorzio guidato da
Dompé, ndr), è il centro ammissibile per
i test nei pazienti.
Quanto tempo vi servirà?
Il progetto europeo dura mesi. Ma
anche se è difficile fare previsioni, il
nostro orizzonte temporale è ovvia-
mente molto più vicino. Viste le forze
in campo, ci auguriamo di riuscire ad
avere risultati concreti molto prima.
Risultati promettenti da fornire agli
altri istituti di ricerca del consorzio per
le fasi successive di sviluppo della te-
rapia, che peraltro richiedono an-
ch’esse del tempo.
L’Oms ha classificato l’emergenza
Coronavirus come pandemia. I tempi
sono stringenti.
Già oggi i supercalcolatori del Cineca
elaborano informazioni al ritmo di
milioni di miliardi di operazioni al
secondo. Il compito mio e del mio team,
al Polimi, è quello di accelerare ulte-
riormente questa capacità di calcolo.
Faremo di tutto per vincere questa cor-
sa contro il tempo. E contro il virus.
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L’INTERVISTA
CRISTINA SILVANO
Progetto guidato da Dompé
Già in corso lo screening
su mila farmaci esistenti
Bonomi e Mattioli
al voto per la guida
di Confindustria
I saggi: il presidente
di Assolombarda supera
il per cento dei consensi
MANDATO 2020-
Al Politecnico di Milano
il compito di accelerare
il processo computazionale
CRISTINA
SILVANO
Professore
ordinario
di architettura
dei calcolatori
al Polimi
Emanuele Piasini, CEO e Founder di
Webtek S.p.A., agenzia creativa spe-
cializzata nello sviluppo altamente
tecnologico di Applicazioni mobile e
progetti per il Web. “Dopo aver ap-
preso del primo caso di Coronavirus
in Italia, abbiamo deciso di approfon-
dire la criticità della situazione con
le autorità locali che lamentavano
la difficoltà nel tracciamento dei casi
di contagio (chi è venuto a contatto
con chi) e, dopo una breve analisi in-
terna, ci siamo resi conto di avere la
tecnologia e le competenze per fare
qualcosa di concreto per aiutare la
collettività e le istituzioni a contenere
l’epidemia. Abbiamo così progettato
un’applicazione che, sfruttando i dati
di geolocalizzazione già presenti sui
nostri smartphone, è in grado di ca-
pire tramite un sistema di intelligen-
za artificiale quante persone sono
venute a contatto con un soggetto
contagiato e, dunque, rintracciarle
ed eventualmente isolarle prima che
diffondano a loro volta il virus. Dopo
aver appurato che, realmente, lo stru-
mento poteva aiutare a salvare delle
vite umane ho deciso di concentrare
tutte le risorse di Webtek in questo
sviluppo con l’obiettivo di fornire
solo alle autorità uno strumento che
possa aiutarle in questo difficile mo-
mento di emergenza. In meno di due
settimane di lavoro, coinvolgendo un
team di oltre trenta persone, abbia-
mo fatto nascere (in tempo record)
la prima versione di STOPcovid19.
Al contempo ci siamo occupati di ri-
solvere i maggiori problemi legati
alla pubblicazione e alla diffusione
dell’applicazione: in prima fase abbia-
mo coinvolto uno degli studi Privacy
più importanti d’Italia per progettare
la struttura dell’applicazione in ma-
niera che sia perfettamente compati-
bile con le leggi in materia di privacy
oggi vigenti. Poi abbiamo individuato
dei server di Amazon (fra i più sicuri
oggi esistenti) e creato un’infrastrut-
tura scalabile che permetta di gestire
un’eventuale evoluzione del sistema
e abbiamo ricevuto il loro contributo
nell’ambito del progetto “Solidarietà
Digitale” promosso dal MID - Mini-
stero dello Sviluppo Tecnologico e
Digitalizzazione. Ad oggi l’app è in
fase di approvazione sui marketplace
App Store e Google Play Store dopo
aver ultimato la fase di testing inter-
no. Siamo dunque pronti a lanciare il
progetto ai media e ai cittadini.
Piasini dichiara: “Chiediamo inoltre
alle Autorità di dare massima atten-
zione a questa iniziativa poichè come
successo in altri Paesi può essere una
soluzione pronta per contenere i con-
tagi e salvare vite umane”.
Chiaramente i dati raccolti dall’appli-
cazione saranno accessibili e decifra-
bili soltanto da parte delle autorità
competenti (nessun dato potrà essere
utilizzato a scopi commerciali o per
fini diversi da questo). Mettiamo dun-
que a disposizione in maniera gratui-
ta questo strumento tecnologico evo-
luto, nella speranza che sia adottato
e pubblicizzato direttamente dalle
autorità e che, come è successo in
Cina, dove esiste un’app simile utiliz-
zata dal governo, la tecnologia aiuti a
contenere l’epidemia, faccia ripartire
l’economia e soprattutto possa salva-
re delle vite umane.
Come funziona
STOPcovid19?
L’applicazione risponde a una pre-
occupazione molto diffusa tra i cit-
tadini di tutte le zone in cui si sono
registrati casi di Coronavirus, quella
di poter essere entrati in contatto con
una persona infetta senza saperlo – in
treno, in aeroporto, in coda al super-
mercato – e di esporre a loro volta al
contagio i propri familiari, colleghi
e conoscenti. Con questo strumento
in mano, le Autorità sono in grado
di monitorare la situazione sul ter-
ritorio e di avvisare singolarmente i
cittadini coinvolti. Il tutto avviene nel
massimo rispetto della privacy e della
libertà individuale, dal momento che
la app – oltre a richiedere il consenso
dell’utente all’utilizzo dei dati – non
utilizza alcuna informazione per
scopi commerciali ma si limita a for-
nire quanto registrato alle Autorità
competenti, che possono farne uso
in maniera discrezionale in caso di
emergenza sanitaria. Inoltre, tutti i
dati registrati vengono conservati per
un periodo limitato, previsto a norma
di legge e ogni utente ha facoltà di
richiederne la cancellazione definiti-
va o di stoppare la registrazione dei
dati in qualsiasi momento. L’intui-
zione dietro questa app evidenzia
l’immagine che Piasini ha delle nuove
tecnologie e cioè di strumenti al ser-
vizio del benessere della collettività.
Webtek, inoltre, si sta già adoperan-
do per rendere disponibile STOPco-
vid19 nelle principali lingue mondiali.
Con Webtek, un hub stile
Silicon Valley nel cuore della
Valtellina
A Sondrio, nel cuore della Valtellina,
è sorta nel 2008 una realtà impren-
ditoriale che, proprio come quelle
ospitate nella californiana “Silicon
Valley” degli anni Settanta, è partita
da un piccolo garage sviluppandosi
in un polo tecnologico proiettato nel
futuro. Webtek non è dunque una
semplice web agency con un approc-
cio creativo al mondo della comunica-
zione; la ragione sta nella visionarietà
del suo fondatore e CEO, Emanuele
Piasini. Partito offrendo sviluppo di
applicativi web, app e tutto ciò che
ha a che fare con il mondo social e
web marketing, Piasini è riuscito nel
tempo a individuare e inglobare nella
realtà di Webtek alte professionalità
ed oggi ad essere un’azienda unica
nel suo genere, fortemente ricono-
sciuta da clienti in tutto il mondo per
i suoi progetti su misura con un alto
tasso di creatività. Quello di Webtek
è un progetto unico: è un’azienda
che ha scelto di investire sul territo-
rio e che ha come effetto diretto il
rientro di tanti “cervelli in fuga” che
lavorano oggi nella struttura di via
Stelvio ribattezzata Khub che, oltre
a Webtek, ospita diverse società par-
tner operanti in sinergia per creare
una molteplicità di servizi e soluzioni
integrati per le aziende puntando a
diventare un hub di riferimento per
l’innovazione.
WEBTEK SPA - http://www.webtek.it
STOP Covid-19: un’app per aiutare
a contenere il Coronavirus
Webtek mette a disposizione uno strumento gratuito a supporto delle Autorità
LA SEDE DI WEBTEK