Internazionale - 28.02.2020

(backadmin) #1

di destra inclini alla violenza come “svita-
ti”, “vecchi incorreggibili”, “fanatici delle
armi”.
Nel 1979 il presidente della Baviera
Franz Josef Strauß dichiarò che bisognava
“lasciare in pace gli uomini che passeggia-
no in tuta mimetica” per le foreste della
Franconia. Si riferiva al gruppo paramilita-
re Hoffmann, il cui simpatizzante Gundolf
Köhler un anno dopo avrebbe fatto esplo-
dere una bomba all’Oktoberfest di Mona-
co: 13 morti, 200 feriti. Anche Köhler fu li-
quidato come un cane sciolto, come uno
stravagante che soffriva di pene d’amore.
Per molto tempo la società tedesca si è
illusa che il problema sarebbe stato presto
risolto dalla biologia: i leader dell’Unione
popolare tedesca (Dvu), dei Republikaner
e del Partito nazionaldemocratico tedesco
(Npd) erano anziani che, come Franz
Schönhuber, continuavano a vantarsi di
aver fatto parte delle Ss. Invece negli anni
novanta, prima nella Germania orientale
ma poi anche all’ovest, sono nati gruppi
violenti e formazioni neonaziste che hanno
trovato il loro riferimento politico nel-
l’Npd, sempre più radicale. Nel 2004 l’Npd
è entrato nel parlamento della Sassonia e
nel 2006 in quello del Meclemburgo-Po-
merania Anteriore. Il mondo politico si è
spaventato e ha cercato di metterlo fuori
legge, senza riuscirci. Così l’estremismo di
destra ha messo radici nei piccoli centri.
Oggi in Pomerania anteriore ci sono arti-
giani che assumono solo giovani “di con-
vinzioni nazionaliste”, e imprese edili che
usano annunci pubblicitari scritti in rune
germaniche.
Quanto siano solide le strutture dell’e-
strema destra lo si è visto nel processo con-
tro la cellula terroristica Nationalsozialisti-
scher Untergrund (Nsu), attiva tra la fine
degli anni novanta e il 2011. I dieci omicidi
compiuti dal gruppo non sono bastati a
scuotere gli animi. I testimoni, semplici cit-
tadini, impiegati, imprenditori, educatrici,
hanno alzato un muro di silenzio. Ha taciu-
to anche l’imputata principale, Beate
Zschäpe. Nel 2018 il processo è riuscito co-
munque a dimostrare che gli omicidi della
Nsu erano stati appoggiati dall’ambiente
circostante. Oggi l’Nsu è visto come un mo-
dello, e gli attentatori Uwe Mundlos e Uwe
Böhnhardt sono dei martiri.
Perfino i poliziotti di destra fanno riferi-
mento all’Nsu, che ha ucciso una loro colle-
ga. Qualche settimana dopo la sentenza, in
una stazione di polizia di Francoforte sono


stati acquisiti senza motivo i dati personali
dell’avvocata Seda Başay-Yıldız, che aveva
difeso la famiglia di una delle vittime. Poco
dopo Başay-Yıldız ha ricevuto un fax da
parte di un “Nsu 2.0” che minacciava di uc-
cidere sua figlia. Mittente: Uwe Böhnhardt,
il terrorista morto. Le autorità credono che
a inviarlo siano stati degli impiegati della
stazione di polizia. Che però non hanno
parlato.

L’obiettivo degli estremisti
Nel 2019 in Assia sono state aperte 38 in-
chieste su poliziotti accusati di eversione
di destra. A Schwerin è stato condannato
un ex tiratore scelto della polizia che aveva
accumulato illegalmente sessantamila
proiettili. Un suo amico, avvocato di estre-
ma destra, teneva una lista nera di politici
locali che avrebbero dovuto essere elimi-
nati. Un ufficiale dell’esercito si è creato
un’identità fittizia da profugo e si è procu-
rato un’arma. Secondo la procura federale
voleva compiere degli attentati contro dei
cittadini tedeschi fingendosi un richieden-
te asilo.
Il 14 febbraio è stato scoperto il gruppo
S., dodici estremisti di destra riuniti attorno
a un uomo di Amburgo, Werner S. Pare si
fossero dati appuntamento per attaccare le
moschee e sparare ai musulmani durante la
preghiera. In questo modo volevano creare
un clima di guerra civile. È quello che vo-
gliono anche i membri di Revolution
Chemnitz, un gruppo di estrema destra at-

tualmente sotto processo a Dresda. La
guerra civile è l’obiettivo di tutti questi
estremisti. L’idea risale ai “Diari di Turner”
dello statunitense William L. Pierce, la bib-
bia dei sovversivi di destra. Pierce credeva
che bisognasse scatenare una guerra tra
razze, uno scontro finale dei bianchi contro
tutti. Sosteneva l’idea della resistenza sen-
za leader: ognuno agisce nel luogo in cui si
trova, con i mezzi che ha a disposizione.
Non c’è bisogno di un capo. Com’è succes-
so a Hanau, a Halle e a Kassel.
Questa corrente di estrema destra è di-
ventata sempre più forte negli ultimi anni.
I sovversivi si sentono ascoltati, capiti. In
passato, quando i neonazisti parlavano di
“morte della razza” perché le famiglie dei
migranti facevano più figli dei tedeschi,
venivano presi in giro. Ed erano isolati
quando ipotizzavano di uno “scambio di
popolazioni” pianificato dal governo per
sostituire gli stranieri ai tedeschi. Ora però
queste teorie del complotto si sentono an-
che nei parlamenti regionali. Si chiede
continuamente al popolo tedesco di difen-
dersi dal proprio governo. E i sovversivi si
sentono legittimati a fare proprio questo: a
difendersi, con le armi.
Questa gente percepisce che l’aria sta
cambiando. Che l’ideologia nazionalista si
sta facendo strada nella società. E all’im-
provviso sente di non appartenere più a
una minoranza emarginata, ma di essere
quasi il braccio armato di un movimento
popolare. ◆ ct

Da sapere Il terzo attentato in nove mesi
◆ Il 19 febbraio 2020 un uomo
armato ha attaccato due shi-
sha bar a Hanau, in Assia, uc-
cidendo nove persone di origi-
ne straniera e ferendone cin-
que. L’autore della strage, To-
bias Rathjen, 43 anni, è poi
tornato a casa, ha ucciso la
madre e si è tolto la vita. Prima
dell’attacco Rathjen aveva
pubblicato su internet un ma-
nifesto in cui esprimeva idee
razziste e invocava lo stermi-
nio degli immigrati provenien-
ti da vari paesi extraeuropei.
◆ Quello di Hanau è il terzo
attentato di estrema destra av-
venuto in Germania negli ulti-
mi mesi. A giugno del 2019
Walter Lübcke, un politico
dell’Unione cristianodemo-
cratica (Cdu), è stato ucciso a

Kassel perché considerato
troppo favorevole all’immi-
grazione. A ottobre un uomo
ha ucciso due passanti a Halle
dopo aver cercato invano di at-
taccare una sinagoga.
◆ Il 23 febbraio 2020 il Partito
socialdemocratico ha vinto le

elezioni per il parlamento di
Amburgo. I verdi sono balzati
al 24,2 per cento, mentre la
Cdu ha ottenuto il suo peggior
risultato di sempre, perdendo
l’11 per cento dei voti. Anche il
partito di estrema destra Al-
ternative für Deutschland
(Afd) ha perso voti, fermando-
si al 5,3 per cento. Secondo la
Tageszeitung il risultato è
stato influenzato dalla strage
di Hanau e dalle polemiche
scoppiate dopo che in Turin-
gia la Cdu aveva votato insie-
me all’Afd per eleggere il pre-
sidente dello stato. In seguito
all’episodio la leader della
Cdu Annegret Kramp-Kar-
renbauer si è dimessa. Il par-
tito dovrebbe scegliere un
nuovo leader il 25 aprile.
Free download pdf