IL SEGNO DEL COMANDO,
UNA LEZIONE CHE NON
SI DIMENTICA
IL CINEMA È NOIR
DI GIORGIO
GOSETTIL’OPINIONE
I
l 16 maggio si festeggia una data impor-
tanteperilmysteryeperlatvitaliana:
quasi 15 milioni di spettatoririmangono
incollati al teleschermo (allora si diceva
così) ed entrano nel magico mondo deIl
segno del comando. Se le serie di oggi hanno
ancorqualcosadaimparare,lastoriadelpro-
fessor Lancelot Edward Forsterche sbarca a
Roma sulle tracce di un mistero celato neldiario
di Lord Byrone finisce coinvolto in una folle
vicenda di esoterismo e reincarnazione, è esem-
plare e regge all'insulto del tempo. Sono passati
esattamente50 anni da quella serata– ore 21.15
del 16 maggio 1971 – che batté ogni record
d'ascolto e la tensione di una trama, capace di
infinite e inattese svolte, non venne meno per
tutte e cinque le domeniche fino a metà giugno.
La vicenda deIl segno del comandomerita di
essere raccontata perché, dal punto di vista degli
appassionati di noir,
èunodeipiùriusciti
esempi dirivisita-
zione del mystery
come genere gotico
e romantico.Ècome
andare alle origini
del tipo di storie che
sarebbero piaciute
a Vincent Price o
a Mario Bava,che
avrebberofattola
fortuna della vecchia
Hollywood, quando
si immaginava una donna che si trasforma in
pantera edEdgar Allan Poeera il soggettista
preferito.
Si trascura spesso il ruolo del primo canale
Rainella costruzione del linguaggio seriale e del
cosiddetto “racconto lungo” che oggi furoreggia
ma ha pur sempre le sue radici nelfeuilleton
ottocentesco. È vero che la televisione nasce in
America e che i primi sceneggiati italiani, girati
per lo più nei monacali studi tra Via Teulada e il
Delle Vittorie, avevano un forte stampo teatrale.
MaèpropriocongliAnni'60chemoltocambia
ritmo, si scoprono gli esterni e si crea un vero
50 anni fa debuttava sulla‘’prima
rete Rai”lo sceneggiato mistery che
ha cambiato la storia delle serie tv
internazionali. Tra divi nostrani e
oscuri diari diLord Byron
Carla Gravina(79 anni) in
una scena deIl segno del
comando.Un ritratto diLord
George Byron
(1788-1824),
considerato uno dei
massimi poeti
inglesi. Il ritrovamento
di un suo diario è al
centro deIl segno del
comando.A destra, la Gravina
conUgo Pagliai(83
anni).52 | CIAK