metri regolari, ben conservate e con terrazzamenti
oltre a una platea con un modesto rilievo centrale
e vari piccoli craterini, tra cui si segnalano
Cardanus-E di 6 km (a sudest) oltre a Cardanus-R e
Cardanus-B (a sudovest). Molto interessante sarà
scandagliare il sottile solco della Rima Cardanus
situato a sud dell'omonimo cratere, estesa per
circa 130 km, per la quale viene consigliato un
riflettore di 300mm di diametro.
Interessante è anche la Catena Krafft, il cui
aspetto morfologico ci riporta a una trincea o un
graben, oltre ai numerosi craterini lungo i suoi
bordi, estesa per circa 60 km dalla parete nord di
Cardanus alla parete sud di Krafft. A un'attenta
osservazione si nota come almeno
apparentemente tale catena entri nella platea di
Krafft andando poi a terminare alla base della sua
parete nord. Altro dettaglio da non perdere
riguarda un ulteriore allineamento
presumibilmente costituito da tubi di lava ormai
collassati, esteso da Krafft-D a Krafft, parallelo
all'omonima Catena e posizionato a ovest della
stessa. Per l'osservazione delle due strutture citate
è richiesto un riflettore intorno ai 200mm.
I Nomi
Cratere Krafft: nome assegnato nel 1802 da
Schroter e dedicato all'astronomo tedesco
Wolfgang Ludwig Krafft (1743-1814), fu allievo
di Leonhard Euler presso la Scuola di Meccanica
Celeste di Pietroburgo.
Cratere Cardanus: nome assegnato nel 1651 da
Riccioli e dedicato al medico e matematico
Gerolamo Cardano (1501-1576).