Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1

(^48) COELUM ASTRONOMIA
sarà facile identificare e separare l’elemento
contaminante dalle particelle di origine
extraterrestre (è alquanto improbabile che la
superficie di un asteroide di tipo C contenga
tantalio).
L’impatto del proiettile, che avverrà a circa 300
m/s contro la superficie dell’asteroide, creerà una
nuvola di particelle che si solleverà da Ryugu e, di
rimbalzo in rimbalzo, risalirà l’interno del corno
campionatore fino all’imboccatura superiore, dove
si trova il contenitore per la raccolta dei campioni
(a sua volta diviso in tre scompartimenti), che può
ospitare approssimativamente 10 grammi di
materiale. Ma per gli scopi scientifici della
missione è considerata già sufficiente una massa
totale di appena 100 milligrammi.
Il momento cruciale dell’atterraggio coincide
proprio con lo sparo del proiettile: Hayabusa2
dovrà infatti combattere contro le forze laterali
che possono compromettere l’assetto della sonda.
Dovrà essere dunque tutto perfettamente
sincronizzato: touch down, sparo, acquisizione dei
campioni di materiale, ripartenza immediata!
Dopo la chiusura delle tre camere del contenitore,
un apposito meccanismo spingerà il cilindro di
raccolta dei campioni all’interno della capsula che
sarà paracadutata sulla Terra nel 2020. All’interno
della capsula il cilindro sarà quindi sigillato, in
modo da essere impermeabile alla pressione
dell’atmosfera terrestre, preservando intatto e
incontaminato il suo prezioso carico, comprese le
eventuali sostanze volatili.
Sulla faccia del cilindro rivolta verso l’esterno
della capsula è installata una sorta di spioncino in
vetro di zaffiro, che consentirà di monitorare lo
stato dei campioni e la presenza di eventuali
contaminazioni.

Free download pdf