Coelum Astronomia - #226 - 2018

(WallPaper) #1

(^50) COELUM ASTRONOMIA



  • dovrà essere visibile dalla posizione di
    Hayabusa2, a 20 km dall’asteroide, per più del
    40% di un periodo di rotazione completo
    dell’asteroide. È necessaria infatti una linea di
    vista diretta tra il lander e la sonda, per la
    trasmissione dei dati acquisiti;

  • le temperature medie dovranno essere comprese
    tra −50°C e +25°C


È necessario, inoltre, che la velocità del
touchdown sia inferiore alla velocità di fuga
dall'asteroide, pena la perdita irreparabile di
MASCOT nello spazio.

Le incognite su dove il lander si fermerà non sono
poche, considerando che, nella bassissima gravità
di Ryugu, dopo il primo impatto col suolo
seguiranno numerosi rimbalzi, il che rende
impossibile prevedere in anticipo il punto preciso
in cui MASCOT si arresterà. A tal proposito
l’esperienza con Philae insegna.

Una volta effettuato il touchdown, il primo
compito del computer di bordo sarà controllare
l’assetto, cioè con che faccia il lander si sarà
posato al suolo. MASCOT è stato progettato con
una distribuzione delle masse interne, tale da
favorire la possibilità che si fermi sulla superficie
di Ryugu nella posizione corretta. Se ciò non
dovesse avvenire, i sensori lo rileveranno e a
questo punto entrerà in funzione il dispositivo
studiato per operare le correzioni di assetto. Si
tratta di un braccio rotante con un peso a una delle
estremità, che sfrutta il trasferimento di momento
angolare per consentire al lander di girarsi e
addirittura di saltare sulla superficie di Ryugu, fino
a una distanza massima di 220 metri, sfruttando la
bassissima gravità dell'asteroide.
Il progetto della missione prevede che MASCOT
compia almeno uno o due balzi nel corso del
soggiorno sulla superficie, così da poter studiare
con i suoi strumenti le caratteristiche del terreno
in luoghi differenti di Ryugu.
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