(^52) COELUM ASTRONOMIA
twitter di MASCOT: sarà il 3
ottobre la data prescelta e il
punto di atterraggio è quello
indicato con la sigla MA-9.
La scelta tiene conto, oltre che
delle caratteristiche del suolo,
dei possibili rimbalzi che il
lander farà per coprire quanta
più superficie possibile nelle 15
ore in cui sarà attivo, facendo in
modo che in quel periodo la
zona risulti illuminata dal Sole.
MASCOT, nonostante non sia un rover, ha un
meccanismo interno, una sorta di martello, che
agevolerà i salti e i rimbalzi, sfruttando la bassa
gravità sulla superficie, facendolo rotolare quasi
come un... dado truccato.
Allo stesso modo è stato indicato il punto in cui la
sonda Hayabusa 2 potrebbe invece effettuare il
primo prelievo, il punto L8 nella mappa.
Se tutto andrà come previsto, Hayabusa 2 studierà
il grande asteroide dall’orbita per altri 16 mesi e
scenderà più volte per raccogliere campioni di
materiale, mentre MASCOT e i tre piccoli rover
raccoglieranno informazioni dalla superficie
dell’asteroide.
«Siamo anche consapevoli [delle difficoltà]: sembra
che ci siano grossi macigni sulla maggior parte
della superficie di Ryugu e praticamente quasi
nessuna superficie di regolite pianeggiante», ha
aggiunto il project manager di MASCOT Tra-Mi Ho,
del DLR Institute of Space Systems tedesco. «
Sebbene scientificamente molto interessante,
questa è anche una sfida per un piccolo lander e per
la raccolta di campioni».
Sopra. Ecco indicato il punto MA-9 dove
probabilmente verrà rilasciato il lander
francotedesco MASCOT. Credit: JAXA/DLR.
Sotto. Una panoramica più ampia della superficie
dell'asteroide in proiezione, con indicati alcuni
dei punti selezionati da esperti delle tre agenzie
coinvolte, Jaxa, Drl e Cnes. Credit: JAXA/DLR
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